Iniziativa seminariale e di discussione
"Il lavoro femminile in Lombardia nel tempo della crisi"
C/o CGIL Lombardia – Salone - 25 giugno 2009 ore 9.30 - 13.30
L'iniziativa è la prima di una serie valutata e decisa in una discussione collegiale fra le compagne delle strutture confederali e di categoria e vuole interrogare il lavoro femminile in tempi di crisi provando ad andare più a fondo di rappresentazioni che lo chiudono nel paragone con quello maschile e lo indicano come quello più colpito dalla crisi. Di cosa parliamo quando parliamo di lavoro femminile? E come questa crisi cambia e/o modifica il lavoro di uomini e donne e la percezione di sé nel lavoro?
Introduzione di Fulvia Colombini Segreteria Cgil Lombardia
Lavoro femminile e crisi economica Prof. Alessandra Casarico Università Bicocca
Donne e Lavoro in Lombardia Katiuscia Calabretta Dip. Mercato del lavoro Cgil Lombardia
Donne e Lavoro in tempo di crisi - Spunti per la riflessione
Conclusioni Susanna Camusso Segreteria Cgil Nazionale
Politiche di Genere
L'INDIGNAZIONE DELLE DONNE E DEGLI UOMINI DELLA CGIL LOMBARDA: NON SI TRATTA DI FATTI PRIVATI
Lettera aperta
Siamo indignate/i dalle pratiche del Presidente del Consiglio del nostro Paese; lo siamo per noi stesse/i, per le nostre simili e per tutte e tutti coloro che scommettono su rapporti liberi e rispettosi fra uomini e donne.
Berlusconi è un anziano politico che si esibisce come patetico viveur con la complicità di troppi suoi simili. Questi, con lui, per connivenza o convenienza sul piano del costume e del potere, alimentano un parco divertimenti in cui lecito e illecito, dignità e degenerazione, si confondono e svelano la reale considerazione riservata a una donna, alle donne, di cui si ritengono ”utilizzatori finali”.
E con essa la misera considerazione che hanno di sé stessi.
L’indignazione che una donna prova non sempre prende parola; di fronte a tanto scempio e offesa, per di più a giovani donne pagate per il loro piacere, le parole muoiono in gola. Tuttavia in questa vicenda, non si può certo dire che le donne non abbiano parlato.
Più voci femminili, a partire da Veronica Lario, hanno denunciato il carattere politico della vicenda di cui è principale protagonista Silvio Berlusconi, e che segna l’intero sistema che ruota intorno a lui.
Il problema se mai è di ascolto della parola politica femminile, di quel che una donna pensa e giudica senza che sia interpretato, piegato o lasciato cadere nello spazio dove, al contrario, è troppo spesso la parola maschile ad essere accolta, sostenuta e rilanciata.
La situazione politica del nostro Paese è grave. L’incredulità internazionale oltre che i pesanti giudizi su di essa, sono lì a ricordarcelo.
Solamente totale assenza di senso di civiltà, spregio e indifferenza alle sue sorti, a quelle di coloro che lo abitano, possono portare a ridimensionare la gravità di quello che sta succedendo o ridurla o derubricarla come un fatto privato.
Il nostro pensiero va alle migliaia di donne che tutti i giorni si adoperano perché dalle case ai luoghi di lavoro si affermi dignità, libertà e pacifica convivenza.
Conflitti e crisi mettono a dura prova le loro vite. Di loro, degli uomini capaci di rapporti rispettosi, del loro lavoro parliamo e vorremmo che si parlasse. Che ci orientassero i loro pensieri e i loro stili di vita, personale e politica.
Donne e uomini della Cgil Lombardia, presenti all’incontro di oggi “Il lavoro femminile in tempo di crisi”
25 giugno 2009