Solidarietà con i migranti: il 15 marzo manifestiamo con il bollino rosso della vergogna sul cappotto


Solidarietà con i migranti:

il 15 marzo manifestiamo con il bollino rosso della vergogna sul cappotto

Dichiarazione di Giorgio Roversi responsabile welfare e nuovi diritti CGIL Lombardia



Partecipare alla manifestazione nazionale della Cgil del 15 marzo a Milano con un bollino rosso sul bavero, per solidarizzare con i migranti che, rispediti al paese d’origine dalla Bossi Fini, hanno visto in un attimo sfumare le speranze di regolarizzazione e di continuare a vivere nel nostro paese. E’ questa la proposta avanzata da Giorgio Roversi della Cgil Lombardia:


“A Milano 250 domande di regolarizzazione sono state rigettate senza alcuna motivazione su circa 4000 domande presentate.


Ma non si tratta di domande, sono persone, uomini e donne che da anni speravano di uscire dal limbo della clandestinità e che ora sono già nel loro paese di origine senza aver avuto alcuna possibilità di difendersi davanti ad un giudice.


700.000 domande di regolarizzazione hanno dimostrato che il popolo dei migranti nel nostro paese è un popolo di lavoratori e lavoratrici che stanno portando ricchezza e stanno aiutando lo sviluppo nel nostro paese, sostenendo nel contempo l’economia dei paesi di origine.


Tutto ciò al governo Berlusconi non è piaciuto e allora il lavoro, primo passo per il riconoscimento dell’esistenza della persona immigrata, è diventato non l’occasione di riscatto da una condizione incerta e precaria, ma lo strumento utile alle logiche repressive di un governo che vuole, attraverso le espulsioni, dimostrare quanto è andato sostenendo da tempo, e cioè che chi viveva nella clandestinità nel nostro paese era potenzialmente un soggetto ai margini della legge.


La sanatoria ha dimostrato che non sono criminali e oggi il governo si vendica gettando lo sconforto tra le persone immigrate e creando allarme tra i datori di lavoro che da tempo avevano investito su queste persone sia sul piano umano che sul piano professionale.


Il governo vuole dimostrare la bontà della Bossi Fini attraverso un alto numero di espulsioni.


Il 15 marzo saremo in piazza a Milano per la pace e per i diritti e sarà l’occasione per dimostrare ancora una volta la nostra contrarietà alla legge sull’immigrazione voluta da questo governo: per solidarizzare con le persone espulse, attaccheremo un cartoncino rosso sulla giacca o sul cappotto”.

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