Lombardia: le omissioni del rapporto irer 2005. dichiarazione di nicola nicolosi segretario cgil lombardia.




COMUNICATO STAMPA

Lombardia: le omissioni del rapporto IRER 2005. Dichiarazione di Nicola Nicolosi Segretario CGIL Lombardia.


Invece di esaltare i dati congiunturali, come fa Formigoni attraverso la ricerca dell'Irer, sarebbe molto più utile realizzare indagini strutturali e comparate con l’UE.
Forse per questa via sarebbe possibile almeno individuare i “vincoli economici e produttivi della Lombardia” ed evitare gli errori di valutazione del rapporto dell’IRER 2005 che, invece, mostra una Lombardia regione europea tra le più impegnate nella ricerca, con la più alta presenza di imprese straniere e con una crescita economica che le permette di essere nel ghota delle regioni europee.
Indubbiamente la Lombardia è una regione ricca se comparata con le altre regioni del Paese, ma ad una attenta analisi dei dati strutturali si palesa un significativo allontanamento dall’Europa, più che un suo avvicinamento.
Infatti, appare senza soluzione di continuità la relazione tra crescita del Pil, investimenti e importazioni. Gli investimenti non riescono ad assumere quel particolare ruolo di rilancio e riposizionamento del tessuto produttivo a causa della corrispondente relazione con la crescita delle importazioni di beni e servizi.
Non a caso la crescita del Pil è più contenuta che nel resto dell’UE. Tale relazione chiama in causa la specializzazione produttiva della regione.
La crescita tendenziale del Pil, della produzione industriale, il tasso di attività lavorativa, l’utilizzo degli impianti, la spesa in ricerca e sviluppo, per non parlare della capacità di invenzione (brevetti) sono pericolosamente molto più basse della media europea. Infatti, gli investimenti fissi lordi della Lombardia sono quasi il doppio dell’UE; a ciò fa riscontro un tasso di importazioni di alta tecnologia decisamente più alto del resto d’Europa, e comunque non compensato dalle esportazioni.
Detto con parole più semplici, se la Lombardia fosse uno stato, sarebbe pesantemente indebitato con i Paesi esteri.
Siamo in piena campagna elettorale, con tutto ciò non è possibile giustificare la manipolazione dei dati ai fini elettorali, i cittadini Lombardi hanno bisogno di verità per meglio confrontarsi con la difficile situazione economica e produttiva della Regione.

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