Insieme sabato a milano per i diritti dei migranti
COMUNICATO STAMPA
INSIEME SABATO A MILANO PER I DIRITTI DEI MIGRANTI
Dichiarazione di Giorgio Roversi Dip Immigrazione CGIL Lombardia
Il 16 dicembre saremo in piazza da tutta Italia a Milano per manifestare in occasione della giornata mondiale dei diritti dei migranti.
Non vogliamo sia solo una manifestazione dei nuovi cittadini, ma la risposta a chi pensa ad una società divisa tra noi e loro, ad una multiculturalità che non dialoga, anzi confligge, a chi vuole una società improntata alla diffidenza e alla paura. Nel contempo sarà una richiesta forte di rispetto della dignità di ogni persona che vive nel nostro paese, l’espressione di quella solidarietà attiva che aiuta l’accettazione reciproca, il ricordo della nostra storia di popolo migrante, il lancio di un seme per una società nuova dove uomini e donne convivano nelle differenze, l’occasione di conoscenza dell’altro contro i pregiudizi, i luoghi comuni e gli stereotipi, il segno di quale futuro vogliamo per il nostro paese e per i nostri figli.
Insieme, dunque, mettendo al centro la persona e i suoi diritti.
La Bossi Fini ha alimentato la precarietà e ha costretto alla clandestinità migliaia di cittadini immigrati; occorre una nuova legge che incentivi l’accoglienza e l’inclusione sociale, che aiuti i processi di convivenza a partire dalla scuola.
Al Governo chiediamo di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale e di offrire una vera alternativa alle politiche del centro destra che negli ultimi cinque anni hanno trasformato la persona che emigra in braccia da sfruttare.
La proposta di legge sulla cittadinanza e quella sullo sfruttamento sul lavoro sono sicuramente segnali significativi, ma il loro percorso risulta ancora incerto nei tempi.
Nel 2007 ci saranno in molte parti d’Italia le elezioni amministrative: è troppo presto per dare il diritto di voto ai cittadini migranti che risiedono in quei territori?
Crediamo di no.
Se non sarà cosi, avremo ancora una volta una democrazia monca, non in grado di valorizzare il contributo civile e politico dell’intera collettività.
Dobbiamo ricordare sempre le loro storie e se (impariamo a chiamarli per nome), Dragan, Alì o Musthafà vogliono lavorare nel nostro paese, dobbiamo evitare che subiscano i ricatti dei trafficanti di esseri umani, rischiando spesso la vita.
Diamo loro la possibilità di avere un permesso temporaneo per ricerca lavoro affinché non cadano nella rete della tratta e della clandestinità.
Infine dal 1993 la convenzione dell’ONU sui diritti dei migranti attende di essere ratificata dal nostro Governo. Coraggio!!! Sarebbe un forte segnale di giustizia sociale. Smettiamola di continuare a considerare l’immigrazione solo un problema di emergenza e sicurezza.
Vi aspettiamo in Piazza Castello alle 13.30 di sabato prossimo.