Legge 194 cgil, “occorre difenderla e rilanciarla”


Legge 194
Cgil, “Occorre difenderla e rilanciarla”

(U.S. Cgil, 5 set) “Gli attacchi portati in questi giorni alla legge 194 devono essere respinti con assoluta fermezza”.
Lo afferma la Cgil nazionale per bocca del responsabile delle politiche per la salute, Stefano Cecconi, e di Aitanga Girali, responsabile delle politiche per le pari opportunità.
“La legge 194 del 1978, che ha reso legittimo per le donne italiane il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza (IVG), -affermano i due sindacalisti - conserva inalterata la sua funzione a tutela della salute e della dignità della donna, a distanza di trent’anni dalla sua approvazione. Non si può dimenticare che, prima della legge 194, oltre trecentomila donne erano costrette all’aborto clandestino per interrompere una gravidanza non desiderata.
“Oggi, grazie a questa legge, il numero di aborti è dimezzato e continua a calare: dal 1982 il numero assoluto di IVG è diminuito del 44,8%, mentre il tasso di abortività (n. IVG/1000 donne in età feconda - che è l’indicatore più accurato per una corretta valutazione della tendenza) è diminuito del 45,9%.
“La legge – osservano inoltre Cecconi e Giraldi- ha agito in profondità, non solo riducendo il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza, ma anche perché, non trasformando l’aborto in metodo contraccettivo, è stata fondamentale per la crescita della cultura della maternità e della paternità responsabile. E’ una legge preziosa, non solo da difendere – in particolare contro gli attacchi subiti anche in questi giorni - ma da rilanciare, soprattutto per la parte che riguarda gli interventi di prevenzione e di educazione alla maternità ed alla paternità responsabili, da rivolgere soprattutto alle/ai giovani e alle immigrate. In questo senso diventa fondamentale l'estensione della rete dei consultori familiari pubblici, il cui ruolo in questi anni è stato indebolito.
“Per questo – concludono Cecconi e Girali -la Cgil ritiene apprezzabili le dichiarazioni del Ministro della Salute a difesa della legge 194 e gli impegni assunti per una sua compiuta applicazione a partire dal potenziamento dei consultori familiari”.




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