Perche’ cgil-cisl-uil della lombardia hanno aderito al patto per la riforma del trasporto pubblico


COMUNICATO STAMPA

PERCHE’ CGIL-CISL-UIL DELLA LOMBARDIA HANNO ADERITO AL PATTO PER LA RIFORMA DEL TRASPORTO PUBBLICO


Milano, 12.11.2008. Nella giornata di ieri, dopo un confronto durato molti mesi è stato sottoscritto dalle rappresentanze isituzionali, delle aziende, delle organizzazioni sindacali e degli utenti, il Patto per la riforma del trasporto pubblico in Lombardia.
CGIL-CISL-UIL esprimono un giudizio positivo sul risultato raggiunto che, partendo dalla presa d’atto che l’attuale trasporto pubblico non risponde alle esigenze di mobilità dei cittadini e che la scarsità di risorse e il mancato adeguamento dei trasferimenti statali rischia di produrre un peggioramento della quantità e della qualità dei servizi offerti, punta a realizzare nel prossimo triennio una condivisa riforma che risponda in modo adeguato ed efficace alle esigenze di mobilità dei cittadini.
Condividiamo gli obbiettivi di miglioramenti indicati nel patto (più treni e autobus per incrementare i servizi offerti, migliorare la velocità commerciale e la puntualità, migliorare l’affidabilità e il confort, ecc.) e la necessità di una nuova legge regionale che aggiorni l’attuale L.R. 22/1998.
La nuova riforma del TPL punta su bacini territoriali più ampi, riducendo l’attuale frammentazione, per un governo complessivo del sistema maggiormente integrato del servizio sia su gomma che su ferro.
La decisione di trasferire la gestione del servizio nei nuovi bacini ad agenzie pubbliche che avranno il compito di programmazione, organizzazione, gestione delle gare, sviluppo dell’integrazione tariffaria e di nuovi servizi, risponde all’esigenza di garantire un quadro più efficace di offerta di trasporto pubblico.
Sul fronte delle tariffe abbiamo concorso a determinare che, l’adeguamento sia vincolato alla realizzazione di obiettivi concreti di miglioramento che per gli anni a venire dovranno essere individuati nelle sedi di confronto istituzionalizzato e per il 2009, prima dell’applicazione, essere oggetto di verifica anche in considerazione della ricaduta sociale dell’attuale crisi, la cui portata è oggetto di monitoraggio al Tavolo appositamente istituito da parte della Regione.
Un fatto di civiltà è l’impegno fatto inserire nel patto del vincolo al rispetto della clausola sociale, che prevede tutele occupazionali e il mantenimento applicazione dei contratti di lavoro per i lavoratori del settore, da recepire a partire dai capitolati di gara e negli accordi per l’affidamento dei servizi.
Rimane del tutto evidente che per migliorare l’offerta di mobilità del trasporto pubblico c’è bisogno di maggiori risorse pubbliche, in tal senso i firmatari del patto chiedono allo Stato, alla Regione e gli Enti Locali di far fronte.
CGIL-CISL-UIL verificheranno nei prossimi mesi se le volontà assunte nel patto dalla Regione, dalle Province e dai Comuni si tradurrà in risultati reali che offrano ai cittadini Lombardia un servizio di trasporto pubblico all’altezza delle aspettative e che incentivi un incremento del suo utilizzo.

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