La cgil lombardia contro l’emendamento che modifica l’art.35 del testo unico sull’immigrazione


COMUNICATO STAMPA





LA CGIL LOMBARDIA CONTRO L’EMENDAMENTO CHE MODIFICA L’ART.35 DEL TESTO UNICO SULL’IMMIGRAZIONE: QUANDO ESTREMIZZARE LA SICUREZZA PUÒ DIVENTARE INSICUREZZA PER TUTTI.



Gli stranieri irregolari eviteranno di farsi curare per paura di essere denunciati.

Questo è il risultato di un emendamento che modifica l’art.35 del T.U. sull’immigrazione presentato dalla Lega Nord in commissione Giustizia e Affari Costituzionali.

Un emendamento che si inserisce nell’ambito della discussione al Senato del cosiddetto “Pacchetto Sicurezza”

La CGIL Lombardia, nel sostenere l’appello lanciato dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, denuncia l’atteggiamento irresponsabile della Lega Nord che, dopo aver alimentato con la Bossi Fini la presenza di immigrati irregolari nel nostro paese, ora nega loro anche il diritto costituzionale della tutela della salute.

L’emendamento si colloca in una strategia tesa a rendere invivibile la vita per centinaia di migliaia di persone che, pur in condizione di irregolarità, vivono e lavorano nel nostro paese.

Dopo il divieto a trovare casa ora si nega loro anche il diritto alla salute.

Il provvedimento obbligherà gli stranieri a vivere in condizioni di disagio estremo e ad accedere alle strutture sanitarie solo in casi di estrema urgenza o ad usufruire di organizzazioni sanitarie parallele al di fuori dei sistemi di controllo e di verifica della sanità pubblica, e tutto ciò potrà avere ripercussioni sulla salute di tutti.





Sesto San Giovanni 27 ottobre 2008



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