TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: LA CGIL LOMBARDIA CHIEDE PIÙ CONFRONTO DEMOCRATICO, PIÙ TRASPARENZA, PIÙ REALE VOLONTÀ DI RISOLVERE I PROBLEMI E MENO PROPAGANDA. DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.

 

A proposito del Trasporto Pubblico Locale Oriella Savoldi, della Segreteria della Cgil Lombardia ha dichiarato: “in tempi di evidente sofferenza e insicurezza di utenti e pendolari, e di disagio dei lavoratori del trasporto pubblico locale lombardo, le Province, senza alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni dei consumatori, stanno adottando i Piani triennali dei Servizi di Trasporto con l’obiettivo dichiarato di recuperare risorse, di razionalizzare ed elevare l’offerta di servizio.

Questa mancanza è grave perché, di fatto, le amministrazioni provinciali stanno violando palesemente la normativa regionale in materia di consultazione preventiva e obbligatoria (l.r. 11/2009 art.41, comma 2) e si privano in questo modo di contributi che permetterebbero una lettura complessiva della situazione, il che fa sorgere dubbi sulle loro reali intenzioni.

La mancata consultazione sui Piani adottati a Brescia, Mantova, Lecco e Varese, ha rappresentato un limite non superabile nell’incontro che avrebbe dovuto consegnare alla Conferenza dei Servizi regionale, convocata per il pomeriggio con gli Enti Locali, le osservazioni, le integrazioni e/o le richieste di modifica delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni.

L’incontro, pur non potendo svilupparsi oltre la sintetica presentazione dei Piani, ha tuttavia permesso a questi ultimi di avanzare la richiesta alla Regione di farsi parte attiva per richiamare le Province ai loro obblighi, e di chiarire la sua reale volontà di confronto e i tempi per l’adozione di Piani condivisi anche dalle parti sociali.

Nonostante l’impegno dei Sindacati e delle Associazioni a far pervenire formalmente le proprie osservazioni, la necessità di un chiarimento da parte della Regione - secondo Oriella Savoldi - si impone, dopo le recenti omissioni in materia di tariffe e consultazione rilevate nel pdl attualmente in discussione, che avrebbe dovuto recepire integralmente il Patto di Riforma del TPL lombardo sottoscritto nel novembre 2008.

Queste omissioni in materia di consultazione permettono alla Giunta di avocare esclusivamente a sé la definizione degli obiettivi di miglioramento del servizio cui il Patto ha condizionato gli aumenti tariffari. Se poi si conferma, come sembra essere nelle intenzioni della Regione, che il monitoraggio degli obiettivi di miglioramento del Servizio dei trasporti lombardi viene appaltato ad un ente esterno, oltre che prefigurarsi un “conflitto di interessi”, diventa evidente che l’assenza di confronto è funzionale alla reale intenzione di scaricare i costi del funzionamento e risanamento del TPL ancora su utenti e pendolari, i quali, in aggiunta alle inefficienze, ai ritardi, alla restrizione di bonus e rimborsi, si vedrebbero caricati di incomprensibili aumenti di tariffari.

Se invece non fossero queste le reali intenzioni, Province e Regione sono in tempo a chiarirlo, ha concluso Oriella Savoldi, non con comunicati stampa ma attivando un reale confronto che favorisca davvero l’accoglimento dei problemi e la ricerca di soluzioni capaci di alleviare le troppe sofferenze che il sistema attuale alimenta”.

 

Sesto San Giovanni 17 novembre 2009

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