A FIANCO DEL POPOLO IRANIANO, CONTRO LA DITTATURA,
PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA

La repressione poliziesca attuata del regime iraniano, le centinaia di arresti di giornalisti, di attivisti dei diritti civili, di studenti, di donne e uomini che manifestano in modo non violento, le intimidazioni e la censura persino contro i famigliari delle vittime (affinché non parlino neppure dei propri figli uccisi) sono segno del grave pericolo dittatoriale in cui si trova l’Iran, la cui situazione sociale è da tempo segnata da intolleranza nei confronti dell’attività sindacale con l’incarcerazione di sindacalisti e attivisti.

La brutale reazione contro i manifestanti e l’esercizio indiscriminato della violenza hanno messo in evidenza la volontà di non accettare alcun confronto reale con chi denuncia brogli elettorali, ormai peraltro ammessi da autorevoli esponenti dello stesso regime iraniano.

Morti e feriti sono il risultato delle efferatezze compiute che hanno insanguinato le strade percorse dalle manifestazioni di protesta. Di fronte alla disobbedienza civile e alla mobilitazione non violenta, la repressione è arrivata al punto di usare persino cecchini che tirano sulla folla dai tetti dei palazzi.

Quei giovani e quelle donne esprimono un alto senso della democrazia ed un irrinunciabile desiderio di libertà. Sono i volti di un Iran con cui siamo solidali, è un Iran che chiede diritti, rifiuta la dittatura, l’oscurantismo ed il fondamentalismo rivolti soprattutto contro la libertà delle donne. È un Iran che vuole aprirsi al mondo e che non può lasciarci inerti.

Per questo chiediamo al Governo italiano ed all’Unione Europea di porre in essere tutte le possibili iniziative diplomatiche affinché cessi la repressione in Iran e siano ripetute le elezioni, sotto l’egida di osservatori internazionali che ne possano garantire un corretto e trasparente svolgimento.

Ci rivolgiamo alle forze politiche democratiche, alle Associazioni, alle lavoratrici ed ai lavoratori, alle pensionate ed ai pensionati, alle studentesse ed agli studenti, ai cittadini tutti affinché si mobilitino a fianco del nascente movimento per la libertà e la democrazia in Iran e partecipino, insieme al Sindacato confederale al

PRESIDIO DAVANTI AL CONSOLATO IRANIANO
PIAZZA DIAZ - MILANO
VENERDI’ 26 GIUGNO 2009 ALLE ORE 18

 


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