COMUNICATO STAMPA

PRIMO MAGGIO INSIEME IN LOMBARDIA.
Dichiarazione di Nino Baseotto, Gigi Petteni e Walter Galbusera, segretari generali regionali di Cgi, Cisl e Uil

La Festa dei lavoratori vedrà, il prossimo primo maggio, tante iniziative comuni di Cgil, Cisl e Uil - a partire dall’appuntamento di solidarietà con la popolazione abruzzese - e un importante momento caratterizzante il territorio lombardo con la manifestazione regionale nella città di Varese.
Qui convergeranno le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil delle altre province lombarde, a testimonianza del fatto che pur tra le difficoltà di rapporto tra organizzazioni, queste si possono superare definendo azioni e obiettivi a sostegno dei lavoratori e dei pensionati.
Mai come quest’anno la festa del lavoro deve essere l’occasione per richiamare tutti ad un grande sforzo progettuale, ad una azione in grado di affrontare la difficile congiuntura.
La manifestazione a Varese - una delle realtà che più di altre è costretta a ricorrere in modo forte agli ammortizzatori sociali - vuole essere il modo per esprimere questa necessaria unità e responsabilità, e intende rilanciare l’iniziativa sindacale a favore di interventi che riportino il lavoro al centro dell’agenda politica e istituzionale nella nostra regione.
Ribadiamo con convinzione unanime la necessità di una diffusa e intensa attenzione ai temi della centralità del lavoro, del sostegno al reddito, della tutela delle troppe instabilità lavorative e sociali.
Come ci siamo battuti uniti per portare sul territorio il governo degli ammortizzatori sociali, ora insisteremo per la loro ulteriore estensione e per una rinnovata iniziativa sul versante sociale, dove la perdurante crisi rende necessari interventi di contrasto agli arretramenti delle tutele e per la difesa del reddito da lavoro e pensioni.
La scelta di essere a Varese, città vicina al confine e allo scalo di Malpensa, sta a significare le due grandi sfide per questa regione: l’apertura ai mercati e alle migliori pratiche europee, e la necessità di valorizzare gli ingenti investimenti già effettuati e, ora, penalizzati dalle scelte di C.A.I. e dal preoccupante rallentamento della attenzione delle istituzioni, dalla Regione al Comune di Milano e le Province di Varese e Milano.

Sesto San Giovanni, 29 aprile 2009
 

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