Ancora una volta una giunta leghista, il Comune di Montichiari, viene costretta a rimangiarsi una delibera discriminatoria nei confronti di cittadini immigrati

Dichiarazione di Fulvia Colombini Segretaria Cgil Lombardia e di Giorgio Roversi Responsabile Dipartimento Immigrazione.

In provincia di Brescia sono ormai diverse le ordinanze dei sindaci leghisti che vengono annullate dal tribunale per incostituzionalità.

L’ultima in ordine di tempo è stata quella del comune di Montichiari dove un ordinanza prevedeva per la richiesta della residenza della documentazione aggiuntiva per i migranti.

Il ricorso presentato da un cittadino immigrato e patrocinato dalla CGIL di Brescia, dalla Fondazione Piccini e dall’ASGI e la relativa sentenza possono e devono diventare punto di riferimento per contrastare, sul tema del riconoscimento della residenza, le ordinanze discriminatorie che diverse amministrazioni in tutta la regione stanno mettendo in campo, in particolare dopo l’approvazione della legge Maroni denominata “pacchetto per la sicurezza” che la Cgil è impegnata a contrastare.

La magistratura opera un intervento sicuramente determinante per la difesa dei diritti e per l’affermazione dell’uguaglianza dei cittadini sulla base dei principi affermati nella Costituzione.

Come CGIL Lombardia auspichiamo che questi continui pronunciamenti possano diventare patrimonio delle comunità che vivono su quei territori e ricostruire un terreno di convivenza, rispetto e dignità per tutti coloro li vivono.

13 aprile 2010

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