Comunicato stampa CGIL e FP CGIL della Lombardia

Sulla Riforma delle ALER il Giornale dà "i numeri" e diffama il sindacato, falsificando la realtà

In merito alla riforma delle ALER, e più precisamente ai 6 progetti di legge presentati sulla scelta della nuova governance negli attuali 13 ambiti Territoriali, il Giornale oggi "dà i numeri" e diffama Il sindacato e le sue categorie.

Infatti è totalmente falso il dato riportato sul numero dei sindacalisti impegnati con distacco sindacale nelle strutture territoriali delle ALER, come è altrettanto falso sostenere che si utilizzino permessi sindacali con costi per la collettività.
In ALER, a livello regionale, non esistono distacchi sindacali a tempo pieno per i sindacalisti della Funzione Pubblica, e le uniche ore di permesso sindacale, utilizzate come in ogni altro CCNL, riguardano esclusivamente le assemblea e le ore per le Rappresentanze Sindacali Unitarie.
Ancora una volta il Giornale si distingue nel tentativo di strumentalizzare la realtà, disinformando colpevolmente i suoi lettori e scaricando sul sindacato le responsabilità della gestione delle ALER, responsabilità che sono invece della cattiva politica e della mancanza di controllo da parte della Regione. C'e' stata una colpevole irresponsabilità su come affrontare i problemi che invece i cittadini lombardi vivono quotidianamente, nel grave clima di incertezza rispetto al diritto fondamentale alla casa, determinato dalla crisi e dall'assenza di indirizzo e di risorse per una politica pubblica dell'abitare.
La CGIL e la Funzione Pubblica CGIL Lombardia riaffermano con forza la propria posizione espressa in più occasioni e rappresentata in un Documento comune con il Sindacato Inquilini Sunia, il Sindacato dei pensionati e quello dei lavoratori edili della CGIL, inviato alla Regione, in cui si chiede il contenimento dei costi della politica e la riorganizzazione complessiva di queste strutture: per migliorare innanzitutto le condizioni degli attuali ambiti territoriali in materia di trasparenza nella gestione e di accesso alla casa popolare, e per una corretta gestione e manutenzione del patrimonio delle ALER.
Non vorremmo assistere al tentativo, da parte del presidente Maroni, di accentrare il potere nelle mani della Giunta, e di appropriarsi del patrimonio ALER dei diversi territori, costruito quasi esclusivamente dai contributi GESCAL versati dalle lavoratrici e dai lavoratori.
Chiediamo alla Regione e alle autonomie locali un vero e puntuale confronto con le parti sociali per affrontare con decisione e concretezza le tante questioni che fino ad oggi sono state affrontate esclusivamente dalle lavoratrici e dai lavoratori che operano nelle Aler, lasciati soli a rispondere alle esigenze dei cittadini. Nella totale confusione, in questa ultima fase, della Direzione Politica e Gestionale. LA CGIL e le sue categorie hanno chiesto inoltre chiarezza sui numeri del disavanzo e sugli errori e le responsabilità politiche e amministrative: restiamo in attesa di risposte convincenti; nel frattempo continueremo a sviluppare l'iniziativa e la mobilitazione affinché nella sessione del 26 novembre del Consiglio regionale, si approvi una legge adeguata a dare soluzione ai problemi aperti.

21 ottobre 2013

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies