IL DECRETO N° 148 DEL GOVERNO RIDUCE LE COPERTURE PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI E PRODUCE INIQUITA’ E DISEGUAGLIANZE, A PARTIRE DAL SETTORE ARTIGIANO.

Il Dipartimento regionale Artigiano della Cgil Lombardia denuncia la gravità degli effetti del decreto n° 148 del 23 settembre scorso, contenente disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, ha abrogato l’art. 3 comma 17 della legge 12 del 2012 (indennità di disoccupazione Aspi).  

Da questo ne deriva il rischio del parziale annullamento degli accordi sindacali stipulati fra le parti sociali regionali, e della stessa convenzione sottoscritta in Lombardia con Inps Regionale, in ordine al pagamento dell’Aspi ai lavoratori del settore artigiano che ne avevano diritto fino al 31/12/15, ovviamente in costanza di rapporto di lavoro.

L’INPS stesso ha immediatamente pubblicato sul proprio portale, nell’applicazione dichiarazione di Sospensione dei Lavoratori, il seguente messaggio che recita: 
“a seguito della pubblicazione del decreto n.148 del 23/09, l’Istituto non potrà erogare le indennità di disoccupazione ASPI per i lavoratori sospesi per le giornate di sospensione intervenute dal 24 settembre”. Contenuto fra l’altro ribadito nel messaggio n. 3021 dell’INPS Nazionale. 

Ne consegue che in Lombardia da subito ben 60 aziende, per un totale di circa 300 dipendenti potrebbero, dal 24 settembre trovarsi senza alcuna copertura economica e col pesante rischio di perdita del rapporto di lavoro. 

L'insieme della CGIL ha chiesto il ripristino della situazione preesistente; per quel che ci riguarda, tramite Elba, abbiamo richiesto un chiarimento alla direzione regionale dell’INPS, ricevendo una comunicazione di conferma delle nostre preoccupazioni.

La CGIL Regionale ritiene questo fatto molto grave, e si unisce il giudizio negativo che la CGIL Nazionale dà sulle scelte del Governo, che nel decreto N° 148 abbassa le coperture del sistema di protezione sociale dei lavoratori colpiti dal perdurare di una pesante crisi produttiva ed occupazionale ancora presente nel settore artigiano non solo lombardo. 

In queste ore la stessa CGIL Nazionale è impegnata sia ad un chiarimento con L’INPS per garantire innanzitutto l’attuazione degli accordi sottoscritti prima del 24 settembre, che con  CISL ed UIL per definire una Piattaforma unitaria che modifichi profondamente i contenuti decretati in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e lo stesso approccio da parte del Governo. 

Permane inoltre l’esigenza di dare tutela al settore artigiano anche per il periodo dal 24 settembre a tutto il 31 dicembre 2015, e di realizzare dal 2016 l’accordo di estensione e tutela degli ammortizzatori sociali ai lavoratori di questo particolare settore, che altrimenti resterebbero scoperti da qualsiasi tutela economica e occupazionale. 

Milano 1 ottobre 2015       
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