Una istantanea di cosa è oggi la CGIL in Lombardia

La CGIL Lombardia ha presentato oggi alla stampa, in vista delle Conferenza di organizzazione delle Camere del lavoro e di quella nazionale del 17 e 18 settembre, i dati relativi alla sua attività, al tesseramento, all’uso delle risorse, ai suoi bilanci.

Il segretario organizzativo Franco Stasi ha sottolineato come “la CGIL, non da oggi, punti alla trasparenza relativamente alle risorse materiali e umane a disposizione.
Lo testimoniano in particolare la pubblicazione dal 2011 dei bilanci, dei dati sulla propria forza organizzata - senza reticenze sulle difficoltà che si incontrano - e la richiesta, a chi stipula con noi delle convenzioni, di aderire alla Carta dei valori. Il bilancio sociale, ha proseguito Stasi, che pubblichiamo ormai da tre anni, è la fedele fotografia delle moltissime iniziative organizzate dalla CGIL Lombardia, dalla partecipazione a tutto il percorso di realizzazione dell’evento EXPO, con proposte concrete anche sull’utilizzo futuro di quell’area, all’impegno per la legalità, contro il crimine organizzato, fino al lavoro di studio e di ricerca sui cambiamenti sociali.
L’obiettivo è di ampliare il campo di intervento anche con attività non tradizionali, come la nuova App “Noicgil” e il progetto rivolto alle fasce di lavoro precario, in particolar modo giovanile. Tutto questo è al centro delle conferenze di organizzazione delle Camere del lavoro”.
Il segretario generale della CGIL Lombardia Elena Lattuada, analizzando la realtà relativamente ai 901.591 tesserati del 2014, ha rilevato come, “pur in presenza di un calo di iscritti, diretta conseguenza della crisi del tessuto produttivo e industriale della regione, il 16% nel 2014 è rappresentato da nuovi iscritti. La composizione delle iscrizioni vede un 40% di donne e un 15% di lavoratori migranti, rispetto ai quali l’impegno costante sta dando i suoi frutti.
Molti nuovi iscritti - ha proseguito Lattuada - sono frutto dell’attività di tutela individuale svolta dalla CGIL nelle sue sedi: ben 186 punti del Patronato Inca nella regione, e 216 sedi del CAAF (assistenza fiscale).
Questo è il patrimonio di presenza e di insediamento della CGIL Lombardia.
Da qui si parte per continuare e rafforzare l’iniziativa di contrattazione ad ogni livello: contrattazione nei luoghi di lavoro, nei territori, nel rapporto con le istituzioni locali, ricomponendo e rafforzando l’iniziativa a favore di tutte quelle forme di lavoro non subordinato oggi presenti nel territorio lombardo.
Questo è l’impegno della CGIL - ha concluso - e la sfida coraggiosa che la CGIL Lombardia intende perseguire, a partire dalla riscrittura delle regole quali il “nuovo statuto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, e con forme di promozione anche innovative come l’App rivolta alle giovani e ai giovani artigiani”.

Milano 17 giugno 2015
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