Elezioni, è caccia alle streghe. di susanna camusso


Elezioni, è caccia alle streghe
Susanna Camusso, 12 febbraio 2008, 19:43

L'agone politico pre elezioni ha già dato prova di quali saranno, soprattutto a destra, i suoi contenuti, con la moratoria contro l'ivg che diventa il faro di forze misogine. Mentre a Napoli si è avuto un blitz delle forze dell'ordine, provocato da una soffiata anonima, contro un presunto aborto fuori legge


L'Italia è un paese laico, lo dimostra qualunque inchiesta, lo ha sancito più volte nel voto, aborto e divorzio, e per buona memoria lo ha sancito grazie al voto delle donne.
La crociata contro l'aborto, quella assurda misoginia che permette di paragonare il boia di stato alla scelta di una donna, non ha al centro la vita.
Bisogna dirlo con chiarezza, perchè è al centro la vita che si chiama salute, prevenzione, pratica contraccettiva, educazione, lotta contro la violenza alle donne, diagnosi anticipate. Tutto questo fa si che l'aborto diminuisca, sia l'ultima ratio, e non l'unica scelta in un mondo di divieti.

Nella tradizione della politica italiana, molto abituata a legiferare sulle donne senza domandarsi se hanno un'opinione e senza farsi domande sulla loro libertà, le donne sono scomparse in campagna elettorale: dalle liste, dagli argomenti, al massimo una citazione negli appelli al voto.
Il 2008 si annuncia diverso, perchè la regressione è grave, e si prepara una campagna contro le donne!
Ha iniziato Ferrara con la moratoria, che adesso diventa una lista: ostacolare l'autodeterminazione, con l' impedire la libera scelta che diventa programma politico.
Non solo non c'è un programma per, ma si rompono gli argini e la misoginia, la cattiveria, l'accusa di omicidio diventano un manifesto da esibire.
Con tutto il contorno arrogante di chi brandisce la clava (e la chiama vita, libertà) per reprimere, isolare, colpevolizzare.

L'annuncio è connotato dall'affermazione che troverà voti anche da sinistra. Bisognerebbe stupirsi, ma stupirsi in questa fase è difficile, eppure rimane indispensabile farsi una domanda: è sufficiente dirsi di sinistra per riconoscere libertà alle donne, per dare senso all'autodeterminazione, per sapere che non è obbligatorio per sentirsi "uomo" esercitare il controllo sul corpo delle donne e sulla procreazione?
Perché è indubbio che la rivoluzione civile della libertà delle donne ha messo in discussione il potere e le relazioni tra i sessi, ed il ripensarsi maschile non procede a grandi passi.
Pur facendosi queste domande non si può non vedere l'arroganza di chi pensa che un "programma contro" sia di per sè trasversale! Si insegue un'idea di trasversalità della politica che forse può realizzarsi solo contro, per qualcosa o in nome di è evidentemente difficile.

Siccome, non possiamo farci mancare nulla, da stamattina siamo certi che anche Berlusconi scende in campo!
Cosa lo attira nell'agone? Cercare voti, si risponderebbe ma in modo banale. Vi deve essere infatti qualcosa di più che ha attirato questa attenzione. Ipotizzo una profonda misoginia. Per altro assolutamente visibile, basta osservare i comportamenti concreti del presidente, l'uso esplicito che fa della presenza delle donne nella sua formazione politica, l'indifferenza anzi l'insofferenza verso i temi concreti, verso l'idea che una donna sceglie, e può anche non scegliere, lui!
Non le ragioni nobili della politica, non un'idea della cittadinanza, la società dei potenti: furbi e prepotenti.
Questo gran schierarsi, porta con sè, purtroppo, anche gli scherani zelanti; come quelli che telefonano alla forza pubblica, segnalando presunti aborti fuori norma a Napoli. E' impressionante un intervento come quello che pare si sia verificato al policlinico partenopeo nelle sale del reparto di ginecologia e che fa pensare all'esistenza di una vera e propria invidia da terroristi antiabortisti americani.
Il campo della campagna elettorale si presenta dunque molto complicato e fosco, ma offre tante ragioni per non cedere il passo!


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