Gli atti della Conferenza regionale

Bergamo,  10 aprile 2012

I cambiamenti epocali indotti dalla crisi mondiale, per il nostro sindacato hanno significato un acuirsi delle modificazioni che già negli anni precedenti abbiamo visto crescere nel nostro paese a causa sia delle trasformazioni della struttura produttiva, occupazionale, demografica e sociale, sia degli attacchi portati ai diritti dei lavoratori dai governi di centro destra e da un' imprenditoria miope ed alla ricerca di scorciatoie per sottrarsi all’onere degli investimenti economici e tecnologici necessari a tenere il passo della concorrenza internazionale, nonché desiderosa di rivincite nei confronti del movimento sindacale.

La velocità dei cambiamenti e la loro straordinaria dimensione ha costretto la nostra organizzazione ad un impegno straordinario e continuo, fatto di lavoro politico e organizzativo.

Infatti non solo ci siamo trovati davanti alla necessità di una continua rielaborazione delle strategie sindacali, ma anche al bisogno di ripensare, alla luce di questa nostra analisi, agli assetti organizzativi delle nostre strutture.

In questo senso uno dei settori dove il cambiamento ha costretto a una significativa revisione dei nostri assetti organizzativi è costituito proprio dai nostri servizi, che hanno ormai assunto una fondamentale importanza nella nostra attività.

Infatti se è vero che la nostra iniziativa sindacale si fonda sull'interazione fra le attività contrattuali e quelle di servizio, abbiamo visto negli anni crescere a dismisura la domanda di tutela individuale di iscritti e non iscritti, anche in considerazione del fatto che, sovente, senza la tutela individuale non vi è alcuna effettività di diritti pur formalmente previsti nelle norme di legge..

La struttura dei nostri servizi non è più in grado, conseguentemente, di sostenere in modo adeguato l’enorme richiesta di cui i servizi sono destinatari, e ciò pone l’esigenza di un salto di qualità nell’attività degli stessi.

Hanno contribuito a questa situazione una serie di fattori concomitanti, a partire dai cambiamenti nel mercato del lavoro fino alla crisi economica attuale, insieme a scelte governative e degli enti previdenziali ed assistenziali in tema d’innovazione tecnologica mancate od inadeguate, che hanno scaricato sui cittadini utenti ( lavoratori e pensionati in prevalenza, spesso con caratteristiche di utenza debole), ed a cascata sulle nostre strutture, scelte in se’ corrette ma gestite drasticamente in ordine alla gestione telematica o informatizzata delle procedure : il sostanziale blocco degli sportelli dell’INPS, le code bibliche ai patronati, le difficoltà degli Uffici Vertenze, specialmente per le procedure concorsuali, testimoniano inequivocabilmente la pesantezza della situazione.  >> continua

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