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2 giugno 1946 Nasce la Repubblica Italiana
Il 2 giugno del 1946 gli italiani sono chiamati a votare per il referendum che porta alla nascita della Repubblica e per l’elezione dell’Assemblea Costituente. Nel 1946 con il riconoscimento dei diritti politici alle donne, le italiane diventano a tutti gli effetti cittadine potendo esprimere la propria volontà politica, prima sul referendum tra monarchia o repubblica e per eleggere i membri dell’Assemblea costituente, poi nelle successive tornate elettorali su tutte le decisioni che connoteranno lo sviluppo della società democratica italiana fondata sulla Carta costituzionale.
******************** Appello del "Comitato 2 Giugno Insieme per la Costituzione" (2 giugno 2013) Viva la Costituzione, Viva la Repubblica fondata sul Lavoro! La Repubblica e la Costituzione italiana sono legate in un rapporto indissolubile. Hanno radici comuni nella nostra storia e in particolare nella Resistenza: Il 2 giugno è la Festa della nascita della Repubblica e della Carta Costituzionale. La Costituzione ha consacrato sentimenti, speranze, valori profondamente radicati, in cui si riconoscono tutti gli italiani. Essa è il frutto del lavoro unitario della costituente, ma non può essere ridotta al semplice compromesso tra partiti da mutare ad ogni stormir di fronde: La Costituzione è base della nostra libertà. In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia: i diritti umani e la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica; la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, egualmente riconosciuti a tutti. l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), compreso quello dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi. La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire; la sua terra è il Lavoro! Oggi un’equivoca cultura della libertà dei mercati sta sprofondando il nostro paese e l’Europa intera in una spirale recessiva senza termine che mette in discussione il primo fondamento della Carta Costituzionale e della Repubblica, il suo primo articolo: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. e il suo imperativo corollario che nel terzo articolo prevede: E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Le riforme per rinnovare l’Italia non possono prescindere da Lavoro e Giustizia Sociale. Per queste ragioni invitano tutti coloro i quali si riconoscono nei principi fondamentali della Carta costituzionale e nella sua attualità a sottolineare il suo legame con il Lavoro festeggiando insieme Repubblica, Costituzione e Lavoro domenica 2 giugno a Milano presso il teatro San Babila, c.so Venezia 2a con inizio alle ore 9,30. Saranno con noi insieme a Natascia Lusenti: Valerio Onida, Carlo Smuraglia, Giorgio Benvenuto, Susanna Camusso, Basilio Rizzo, Gigi Petteni. Comitato 2 Giugno Insieme per la Costituzione (Acli, Arci, Anpi, associazione Adesso Basta, Associazione culturale Punto Rosso, Casa della Carità, Casa della Cultura, CGIL, Libera, Libertà e Giustizia)
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