ISEE

Indicatore della Situazione Economica Equivalente

Le politiche sociali in Italia sono investite da significativi cambiamenti strutturali tali da configurare un processo di transizione il cui sbocco definitivo non è tuttora facilmente identificabile.

Come nel resto dell’Europa il sistema di welfare in Italia assiste a profonde ed accentuate trasformazioni della domanda di salute e di benessere sociale che richiedono una crescita della capacità di governo, per sostenere adeguatamente il bisogno di ulteriori espansioni quantitative e qualitative, specie per la crescita delle condizioni di fragilità (vecchiaia, disabilità, malattia mentale, disadattamento familiare e minorile, dipendenza, ecc…); contemporaneamente in conseguenza delle politiche fiscali si assiste ad un crescente divario, non contingente ma strutturale, tra le risorse disponibili e le risorse necessarie per sostenere adeguatamente i sistemi di tutela della salute e di protezione sociale.

Fermo restando l’obiettivo di invertire la politica del Governo che ha sistematicamente sottostimato la spesa sociale e sanitaria negli ultimi anni, per adeguarla invece alla media degli altri paesi europei, con quest’iniziativa si affronta il tema dell’equità nell’accesso alle prestazioni sociali.

Da questo punto di vista, la disciplina di ordine generale contenuta nel d.lgs n. 109/98, tesa a promuovere l’uso di criteri unificati di valutazione della condizione economica (ISEE) per l’accesso alle politiche sociali per cui sia richiesta la prova dei mezzi, ha rappresentato un passo importante a difesa di un sistema di protezione sociale che, anche in presenza di criteri di selettività, non abbandona i principi di universalità e di globalità dell’inclusione di tutte le persone.

 

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