Materiali
“Sanità - assistenza H24. Linee per la contrattazione sociale”
Pagina web speciale della Cgil
Piano Regionale di Sviluppo 2013-2018
Osservazioni e proposte di CGIL Lombardia (documento del 13 maggio 2013)
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CGIL Lombardia intende, con queste note, portare il proprio contributo critico, costruttivo e propositivo alla definizione del PRS 2013/2018.
A nostro parere, Regione Lombardia deve proporsi nei prossimi cinque anni un programma di governo e di prospettiva che abbia al centro quattro fondamentali priorità:
• una Lombardia capace di guardare all’Europa, determinata a svolgere la funzione nazionale che le compete di concerto con le altre Regioni italiane, operando instancabilmente per la coesione sociale e territoriale. In questo contesto, il progetto della macro regione ha per noi senso solo se si propone di contribuire alla ripresa della crescita e dello sviluppo di tutto il Paese, anche attraverso lo sviluppo di un federalismo solidale, mentre sarà da noi fermamente contrastato qualora assumesse le caratteristiche di una iniziativa tesa a dividere e contrapporre aree geografiche, minando il principio costituzionale dell’unità nazionale;
• dare centralità al lavoro, inteso come consolidamento e sviluppo della buona occupazione e sostegno al sistema delle imprese, incentivando i processi di innovazione di processo e di prodotto, gli investimenti produttivi e la creazione di nuova occupazione stabile, volta soprattutto a dare risposte concrete ed immediate al dramma della disoccupazione giovanile;
• una Lombardia che faccia della sostenibilità la bussola del proprio progetto di sviluppo, che non può basarsi esclusivamente sulla previsione di interventi di natura fiscale, bensì deve assumere l’obiettivo del rilancio produttivo, della difesa e promozione delle nostre eccellenze nei settori manifatturieri e terziari;
• investire su un sistema regionale di welfare moderno ed inclusivo, fondato sulla qualità e la preminenza dell’intervento pubblico in un corretto rapporto sussidiario con il privato, dove Regione Lombardia mantiene per sé gli inalienabili compiti di indirizzo e controllo. In questo contesto, auspichiamo che vi sia la volontà di apportare significative innovazioni al sistema sanitario e socio assistenziale, in direzione di una più forte centralità della persona e di un più diffuso radicamento territoriale dei servizi.
Infine, dirimente per noi sarà il metodo con il quale saranno assunte le scelte di governo nei prossimi anni. Il mandato ricevuto dagli elettori è un incontestabile punto di riferimento, ma non può e non deve divenire fonte di autoreferenzialità. La qualità dell’azione di governo si misurerà per noi sulla scelta strutturale e non episodica del metodo dell’ascolto e del confronto con l’insieme della società civile, dei corpi intermedi della società lombarda, a partire dalla ricerca costante di convergenze con le Parti Sociali e con le Associazioni più rappresentative del Terzo Settore e del volontariato.
I temi:
Area Economica
Programmazione Comunitaria
Settori produttivi
Sistema di istruzione formazione lavoro
Il Piano dell'offerta formativa regionale
Il diritto allo studio
Infrastrutture trasporti diritto alla mobilità
Energia e diversificazione delle fonti energetiche
Politiche per i cittadini stranieri
Area Territoriale
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente
Area sociale
Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Le politiche abitative in Lombardia
Tutela e promozione della salute
Riequilibrio ospedale-territorio: la continuità assistenziale
La riorganizzazione della rete ospedaliera e il rapporto pubblico-privato.
Investimenti sanitari
La compartecipazione alla spesa sanitaria: maggiore equità.
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NON AUTOSUFFICIENZA
Verbale di accordo tra il Presidente della Regione Lombardia, l'Assessore regionale alla famiglia e solidarietà sociale e CGIL, CISL e UIL Lombardia e SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL Lombardia 3 novembre 2009