Costruire reti di solidarietà è un banco di prova delle politiche sociali e sociosanitarie del nostro paese, per questo il sindacato ha intrapreso un serrato confronto con la Regione sulla riforma sociosanitaria che prevede come punto centrale l’integrazione tra sanitario, sociosanitario e sociale.  

 

Come Spi si è cercato di costruire una rete solidale in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini più fragili. Questa rete si chiama Sportello sociale dello Spi. 

Nato nel 2013 oggi è presente in diversi luoghi della Lombardia, sono infatti 72 gli sportelli attivati e 130 i volontari che vi operano. 

 

Fra gli anziani col più di 85 anni il 37% vive da solo e in questa fascia le donne rappresentano il 60%. Non solo, il 50% vive con redditi inferiori ai 1.000 euro al mese e fra questi il 20% non raggiunge nemmeno i 500 euro.

Una delle sfide che abbiamo davanti è anche quella di far conoscere a questi anziani, e non solo, i loro diritti e come renderli esigibili.

Durante il convegno sarà presentato lo Sportello sociale e la nuova piattaforma informatica che supporta il lavoro dei volontari.

 

All’iniziativa partecipano Cristiano Gori, presidente Lombardia sociale; Egidio Turetti, presidente Ordine assistenti sociali Lombardia; Fiorenzo Corti, segretario Fimmg Lombardia; Graziano Pirotta, presidente del dipartimento Welfare Anci regionale; Carlo Borghetti, vicepresidente Commissione sanità Regione Lombardia; Giulio Gallera, assessore al Reddito di autonomia e inclusione sociale Regione Lombardia, Melissa Oliviero, segreteria Cgil Lombardia.