FONDI INTERPROFESSIONALI 


6 ottobre a EXPO Cascina Triulza 14.45

I fondi interprofessionali tra presente e futuro: i nuovi fabbisogni 

Percorso formativo per delegati: Sviluppo delle professionalità per maggiore occupabilità e ampliamento della contrattazione di secondo livello. Valorizzazione dei lavoratori e del welfare aziendale.  » Continua

 



 

I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua sono strumenti promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Loro fine è promuovere lo sviluppo della formazione continua in un'ottica di competitività delle imprese e di garanzia di occupabilità per i lavoratori. 
Nel corso del 2003, con l´istituzione dei primi dieci Fondi Paritetici Interprofessionali, si realizza quanto previsto dalla Legge 388 del 2000, che consente alle imprese di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione dei propri dipendenti. I datori di lavoro possono infatti chiedere all’INPS di trasferire il contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali, che provvederà a finanziare le attività formative per i lavoratori delle imprese aderenti.
Possono essere istituiti Fondi Paritetici Interprofessionali per ciascuno dei settori economici dell´industria, dell´agricoltura, del terziario e dell´artigianato; gli Accordi Interconfederali possono prevedere l´istituzione di Fondi anche per settori diversi, nonché, all´interno degli stessi, la costituzione di un´apposita sezione per la formazione dei dirigenti.
I Fondi Paritetici Interprofessionali finanziano piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, che le imprese in forma singola o associata decideranno di realizzare per i propri dipendenti. Oltre a finanziare, in tutto o in parte, i piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, con le modifiche introdotte dall’art. 48 della Legge 289/02, i Fondi Interprofessionali potranno finanziare anche piani formativi individuali, nonché ulteriori attività propedeutiche o comunque connesse alle iniziative formative.
Fermo restando le disposizioni di Legge, ogni Fondo è dotato – in modo autonomo – di una propria struttura operativa e opera sulla base di regolamenti e procedure definite al proprio interno.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è chiamato a svolgere, accanto a compiti di vigilanza e controllo, una funzione strategica di monitoraggio delle attività finanziate.

>> Come si aderisce ad un Fondo Paritetico Interprofessionale 

» Protocollo d'intesa del 25 marzo 2010  tra Regione Lombardia - Api Lombardia - CGIL CISL UIL per la sperimentazione di azioni integrate tra Regione e Fondo Interprofessionale: Comunicato  -  Protocollo di Intesa

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