CRISI IN LOMBARDIA E AMMORTIZZATORI SOCIALI.

Dichiarazione di NINO BASEOTTO, Segretario generale della CGIL Lombardia

Ben lontana dall'essere finita, la crisi presenta ora il suo salatissimo conto sul piano sociale ed occupazionale.

È sempre piu' urgente una riforma degli ammortizzatori sociali, come chiediamo da tempo, ed anche i recenti provvedimenti del Governo non sono sufficienti a garantire la stabilità occupazionale. In particolare occorre da subito aumentare il numero delle settimane di cassa integrazione fruibili, contestualmente ad una politica che favorisca la ripresa dei consumi, sostenga il reddito delle famiglie, i salari dei lavoratori e il rilancio del sistema produttivo e terziario del paese.

La situazione in Lombardia e', come avevamo previsto, molto preoccupante sul piano occupazionale e delle crisi aziendali, a cui si aggiunge in queste settimane il tema del personale precario della scuola.

Ecco perche' sollecitiamo ancora una volta la Regione ad aprire il tavolo sulla crisi per monitorare la situazione, costruendo con le parti sociali le risposte adeguate sul piano generale e sulle singole realta' aziendali in difficolta'.

Si è infatti aperta da tempo una fase nella quale non è sufficiente intervenire solo sul tema degli ammortizzatori in deroga.

Peraltro, l'accordo siglato con Cgil Cisl Uil sugli ammortizzatori in deroga, permette un intervento a sostegno dei redditi dei lavoratori e delle lavoratrici anche di quelle aziende di grandi dimensioni che hanno esaurito la cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Tuttavia la quantita' di richieste già decretate dalla Regione, dai dati in nostro possesso, (a luglio oltre 6000 autorizzate su 7100 pervenute, per oltre 55.000 lavoratori) ha comportato che i 250 milioni di euro fin qui erogati dal Governo siano gia' esauriti.

Chiediamo a questo punto alla Regione quale siano le ulteriori risorse certe messe a disposizione dal Governo per la Lombardia."

4 settembre 2009