Da circa un anno è entrata in vigore la modifica dell’art. 38 del testo unico sul pubblico impiego. Ma tra chi non si è allineato ci sono enti importanti, come anche il ministero dell'Istruzione. 

Lo rivela un monitoraggio dell'Asgi

27 novembre 2014 
MILANO - Ci sono anche il Ministero dell'istruzione, la Banca d'Italia e l'ordine degli avvocati di Milano tra gli enti che non vogliono assumere immigrati extracomunitari e lanciano bandi di concorso che violano palesemente la legge. Da circa un anno, infatti, è entrata in vigore la modifica dell’art. 38 del testo unico sul pubblico impiego e prevede che possano partecipare ai concorsi pubblici anche gli stranieri soggiornanti di lungo periodo, i familiari dei cittadini comunitari e i titolari di protezione internazionale. L'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) ha monitorato l'applicazione di questa norma e sta scoprendo che molti enti pubblici non la rispettano. Sono due le tipologie delle violazioni: c'è chi riserva il bando solo a chi ha la cittadinanza italiana o comunitaria, chi aggiunge alle due cittadinanze precedenti anche quella "equiparata" senza spiegare cosa si intenda. Inoltre ci sono poi società a partecipazione pubblica che pur non rientrando nella nozione di pubblica amministrazione, ne applicano le norme, ma quelle ormai superate. L'Asgi continua pertanto a mandare lettere a tutti questi enti e società per ricordare loro che ora i bandi devono essere aperti anche altre categorie di persone, "svolgendo un ruolo di consulenza davvero singolare - spiega Alberto Guariso di Asgi -. Gli enti pubblici dovrebbero essere i primi a rispettare la legge". 
Nell'elenco degli enti che emanano bandi fuorilegge, oltre alla Banca d'Italia (bando di assunzione di 60 coordinatori), l'Ordine degli avvocati di Milano (operatori amministrativi) e il Ministero, ci sono comuni (Vanzago, Orgosolo, Reno, S. Antonio Abate e Acerra), l'Anas (reclutamento spalatori neve), l'azienda sanitaria locale di Caserta, l'ospedale Maggiore di Crema, la Casa di riposo Cassinelli, la ferrovia Circumetnea, l'azienda regionale emergenze della Regione Lombardia, l'ospedale di Garbagnate, l'azienda pubblica della Regione Campania per il diritto alla studio universitario, Munianum spa (società partecipata del Comune di Mugnano di Napoli). Alcuni hanno modificato il bando dopo la lettera di Asgi, altri no. Il rispetto della legge, per alcuni enti pubblici, è insomma solo un optional. (dp) 
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