Intervento di susanna camusso alla manifestazione del primo maggio a belem (brasile)



Il Primo maggio è la festa internazionale del lavoro, quindi delle lavoratrici e dei lavoratori. In questa giornata, ovunque nel mondo, la parola, le strade, i volti, le piazze sono quelle del lavoro.
E’ un grande onore per me celebrare quest'anno il Primo maggio in Brasile, a Belem: non solo è il segno di una forte tradizione internazionale che lega la Cut alla Cgil, non solo è il segno della cooperazione, dello scambio e dei progetti comuni, ma è il segno che c'e' un altro mondo possibile, quello che contrasta una globalizzazione che si caratterizza con il liberismo piu' sfrenato, quello piu' comunemente noto come neoliberismo, quello che applica le regole del wto e si fa dettare legge dal fondo monetario internazionale.
Quello stesso che copre e permette il crac di parmalat, azienda italiana i cui disastri finanziari si sono scaricati sulle spalle dei lavoratori in tante parti del mondo; anche in Brasile i lavoratori e le lavoratrici sanno che vi è un'altro mondo possibile, quello dove l'interdipendenza tra i paesi è democratica e regolata, dove i paesi possono decidere del loro modello di sviluppo, dove le scelte si integrano, non si cancellano per volonta' di qualche potenza o della finanza.
Interdipendenza come modello di rispetto dei paesi, dei loro popoli, della loro storia, delle loro tradizioni, della loro cultura; questo vuol dire che non ci puo' essere riduzione della sovranita',

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