Dichiarazione congiunta su alitalia


Dichiarazione congiunta di
Nicoletta Rocchi, segretaria confederale Cgil,
Fabrizio Solari, segretario generale Filt-Cgil,
Susanna Camusso, segretaria generale Cgil Lombardia,
Walter Schiavella, segretario generale Cgil Lazio


A seguito del moltiplicarsi delle esternazioni da parte di alcuni esponenti del governo centrale e degli enti locali, con annunci sulla vicenda Alitalia e più specificatamente sul mantenimento o meno dei due hub aereoportuali di Fiumicino e Malpensa, la Cgil nazionale unitamente alla Filt nazionale, alle strutture regionali del Lazio e della Lombardia a conclusione della riunione che si è tenuta in data odierna a Roma congiuntamente dichiarano che: rimane l’Alitalia l’unica possibilità per il nostro paese di dotarsi di un vero sistema di trasporto aereo che ha una missione nazionale, in quanto è essenziale ai fini della competizione economica nell’era della globalizzazione.
Ecco perché la Cgil considera fuorviante la polemica su i due grandi aeroporti oggi esistenti, Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa. Le diverse caratteristiche, sia per le forti potenzialità di bacino e di attrazione internazionale che entrambi rivestono gli mantengono forti potenzialità per il mercato.
E’ indispensabile mantenere e sviluppare maggiormente i due hub, vanno dotati di una vera rete infrastrutturale per connettersi con rapidità ed efficacia con le esigenze di una mobilità di standards europei.
Sappiamo tutti, e in primo luogo i lavoratori Alitalia, che hanno compiuti i sacrifici più duri in questi anni, che non è più rinviabile una vera strategia che sappia costruire le giuste alleanze internazionali, che faccia perno sul valore del patrimonio umano e di potenzialità di mercato.
Alitalia nonostante tutte le difficoltà conosciute e le mancanze nella capacità del management è, e deve rimanere, una grande azienda strategica per l’interesse economico del paese.
E’ con questo spirito che abbiamo accettato la tregua richiestaci dal Presidente Prodi che ci dichiarò esplicitamente, che per evitare il fallimento, avrebbe messo tutto il suo prestigio, per dotare Alitalia di un partner internazionale, alla luce di un nuovo e strategico piano industriale avrebbe permesso alla compagnia di bandiera di occupare il posto che gli spetta: rappresentare degnamente uno degli otto paesi più industrializzati del mondo.
Se tutto questo dovesse venir meno crediamo che diventerà difficile mantenere la tregua sindacale concordata.

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