Dopo il ricorso della cgil lombardia e dopo la bocciatura del tar e della corte costituzionale, si vota in regione: ora anche sui trasporti i cittadini sono tutti uguali, a prescindere dal colore dell

COMUNICATO STAMPA

DOPO IL RICORSO DELLA CGIL LOMBARDIA E DOPO LA BOCCIATURA DEL TAR E DELLA CORTE COSTITUZIONALE, SI VOTA IN REGIONE: ORA ANCHE SUI TRASPORTI I CITTADINI
SONO TUTTI UGUALI, A PRESCINDERE DAL COLORE DELLA PELLE.
DICHIARAZIONE DI SUSANNA CAMUSSO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che giudicava illegittima la norma, da noi già contestata e già bocciata dal TAR della Lombardia, riguardante il rifiuto di concedere ai lavoratori e ai cittadini stranieri gli abbonamenti sui trasporti della Lombardia, oggi anche la Commissione Territorio del Consiglio regionale lombardo ha modificato la Legge n. 1 del 12/1/02.
La CGIL della Lombardia, assistita dal Prof. Vittorio Angiolini, aveva patrocinato la causa di un lavoratore bresciano con cittadinanza egiziana che doveva recarsi tre volte alla settimana a curarsi per una grave malattia e che, con la nuova legge, perdeva la possibilità di avere il tesserino.

Susanna Camusso, Segretario generale della Cgil Lombardia ha dichiarato: “questo voto, come le sentenze successive al nostro ricorso, fa giustizia dell’impostazione xenofoba di molti provvedimenti regionali, aiutando i soggetti sociali che si battono per la difesa dei diritti delle persone. Formigoni, dopo essere stato bocciato due volte, oltre che dal Tar anche dalla Corte Costituzionale, che ha sancito l’obbligo, per la Giunta lombarda di riconoscere i tesserini a tutti i richiedenti, a prescindere dalla loro nazionalità e dal colore della loro pelle”, si è trovato di fronte anche ad un voto della Commissione Territorio del Consiglio regionale che ha fatto giustizia di norme che mettevano in discussione l’universalità dei diritti”.

Sesto San Giovanni 19 ottobre 2006