Block Notes n. 12, novembre 2013

 
Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Errani: insostenibili ulteriori tagli alla sanità
Tagli sanità: a rischio Patto Salute
Errani: ora costruiremo il Patto per la salute
Lorenzin: legge stabilità, spesa sanità rimane inalterata
Lorenzin: costi standard in Conferenza Stato-Regioni
Corte dei Conti: costi standard, più facile a dirsi che a farsi
Fiaso: studio su costi standard in sanità
Sanità: Conferenza delle Regioni su costi standard
Stretta UE sulla malpractice
Def 2013. Commissione Affari Sociali “boccia” la selezione delle prestazioni
Medici farmacisti, veterinari a Letta: “Impensabile tagliare ancora la sanità”
Esclusivo. “Le mie cinque ricette per risparmiare in sanità”
Congresso Aiom. Tutti i numeri del cancro. Tre milioni di malati
Vaccini. L’indagine: solo il 33% degli italiani è a favore
Bozza legge di stabilità. Per la sanità taglio di 2,65 miliardi in tre anni
Legge di stabilità. Saltano i tagli alla sanità. Assicurati i 2 mld per i ticket
I tempi d’attesa del ricovero in Italia. Ecco i dati del ministero
Federalismo. La spesa sanitaria procapite può variare fino a 150 euro tra le Regioni
Il tumore in Italia. Colon retto, mammella e prostata sono i più frequenti
Legge stabilità. I tagli alla sanità ci sono
Legge di stabilità. Ministero: Fondo sanitario 2014 sale a 109,901 miliardi
Speciale. “La sanità senza frontiere”. Scadenza slitta al 4 dicembre
Legge di stabilità. Iniziato l’esame in Parlamento. Ecco tutte le norme sulla sanità
Sanità senza frontiere. Il memorandum della UE
Sul web i migliori ospedali italiani. Il privato lancia il “suo” portale
Medicina di genere. la mortalità per infarto colpisce più le donne degli uomini
Cancro. Studio Ocse. Mortalità nel mondo in aumento del 70% da qui al 2030
Forum Meridiano Sanità. La spesa sanitaria nel 2050 al 9,5% del Pil
Ocse. La classifica del benessere. Italiani al 29° posto
Ma per Bloomberg l’Italia ha il 6° sistema sanitario più efficiente del mondo
Usa. La riforma sanitaria non decolla. Obama chiede scusa agli americani
Legge di stabilità. “Governo faccia chiarezza su copertura 2 miliardi ticket”
Legge di Stabilità. Ecco gli emendamenti alla sanità
Costi standard. La nuova proposta delle Regioni

1. Dalle Agenzie di stampa nazionali
 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2360 dell’11 ottobre 2013.
Errani: insostenibili ulteriori tagli alla sanità.
“Ulteriori tagli alla sanità non sarebbero assolutamente sostenibili, si prospetterebbe un rischio default per tutto il servizio sanitario nazionale che si tradurrebbe in una riduzione drastica dei servizi ai cittadini”, è tornato a ribadirlo il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, dopo aver rappresentato la situazione attuale alla “Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica”, convocata ieri dal Ministro Delrio. Rispetto alla prossima Legge di stabilità Errani ha ricordato che le Regioni partono da un taglio del 43%, dal 2010 al 2013, delle risorse di competenza e sulla sanità poi c’è un taglio che, nell’ultimo quadriennio, pesa per oltre 31 miliardi. “Le Regioni, ha spiegato Errani, sono pronte ad affrontare da subito e in tempi contenuti il nuovo “patto per la salute”, ma questo significa avere chiarezza sul complessivo quadro finanziario, considerando anche i necessari investimenti nel settore. C’è bisogno, ad esempio, di chiarezza definitiva rispetto all’impegno, assunto dal Governo, di garantire i 2 miliardi necessari per la copertura ticket del 2013, considerando questi 2 miliardi come aggiuntivi rispetto al previsto fondo sanitario, a partire dal 2014, in un quadro certo di programmazione quadriennale. Su questo tema, ha concluso Errani, il Governo si era ufficialmente impegnato e tutto ciò dovrebbe trovare riscontro nei provvedimenti finanziari che l’esecutivo sta predisponendo”.

Da Regioni.it n. 2362 del 15 ottobre 2013.
Tagli sanità: a rischio Patto Salute
A rischio Patto Salute con i tagli alla sanità. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, afferma che se nella legge di stabilità siano effettuati dei tagli al Fondo Sanitario nazionale: ‘‘Nel caso di tagli noi reagiremo e porremo il problema al Governo, anche perché a fronte di una mancata entrata di una situazione che può portare diverse Regioni al default scatterebbero automaticamente le tasse’’. Alla domanda se è a rischio la firma del Patto per la salute, Errani ha risposto: ‘‘Non c’è dubbio che lo è se cambia la base dell’accordo. E’ chiaro che molto dipende dal rispetto dell’accordo sulle risorse per il 2014 che abbiamo fatto col Governo”. “La sanità, ha sottolineato Errani, è un comparto della spesa pubblica che ha dato in questi anni un contributo enorme alla riduzione della spesa. Sul contenimento dei costi standard procederemo ancora, ma sottolineo che già la sanità è il comparto della spesa pubblica italiana che ha ridotto di piu’ le spese in questi anni, per oltre 30 miliardi di euro, non ci sono più le condizioni per altri taglia, confido nella ragionevolezza di questa posizione, ora vediamo che succede in concreto nella legge di stabilità’’. Per il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, il disegno è togliere competenze alle Regioni: “Spero che il governo ci ripensi e che il Parlamento corregga questo errore dei tagli alla sanità”. Per Maroni, ‘‘c’e’ un disegno, che vogliamo contrastare: togliere risorse e competenze alle Regioni e portarle a Roma, un errore. Va bene rimodulare il Titolo V’, ha aggiunto, ‘ma non per tornare a un ipercentralismo’’.

Da Regioni.it n. 2363 del 16 ottobre 2013.
Errani: ora costruiremo il Patto per la salute. Nessun taglio alla sanità dalle legge di stabilità.
“Ora costruiremo il Patto per la salute”. Nessun taglio alla sanità dalla legge di stabilità, così come spiegato dal premier dei ministri Enrico Letta al termine del Consiglio dei ministri del 15 ottobre.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, commenta: “E’ molto positiva la scelta fatta sul tema della sanita’. Siamo soddisfatti che siano state ascoltate le nostre buone ragioni”.
“Sono quindi un risultato positivo e frutto del lavoro e della capacita’ di ascolto del governo. Si da’ futuro alla sanita’”. “Ora costruiremo il patto per la salute dando il via ad un lavoro necessario di definizione dei livelli essenziali di assistenza, di contrasto agli sprechi. Si esce finalmente da una visione ragionieristica”. Errani evidenzia che il comparto della sanita’ e’ quello che piu’ ha contribuito al risanamento della spesa pubblica con 30 miliardi di minori costi. “E’ infine importante che siano previsti, come pare, - afferma Errani - i due miliardi per evitare l’introduzione dei ticket in sanità dal primo gennaio 2014”. Invece sugli altri tagli previsti dalla legge di stabilità sulle Regioni, Errani si limita a dire: “Valuteremo in modo serio e responsabile, come del resto abbiamo sempre fatto”.

Da Regioni.it n. 2366 del 21 ottobre 2013.
Lorenzin: legge stabilità, spesa sanità rimane inalterata. Risparmi da informatizzazione.
Niente tagli alla sanità. Lo ribadisce il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “La spesa che riguarda il Fondo sanitario nazionale rimane inalterata”. Lorenzin interviene in merito alle indiscrezioni su possibili tagli alla sanità nell’ambito della legge di stabilità: “Non sono, ha detto Lorenzin, tagli previsti dalla legge di stabilità, ma si tratta del blocco del turnover che riguarda tutta la pubblica amministrazione”. Inoltre la Lorenzin ha parlato anche della informatizzazione in sanità, affermando che con la digitalizzazione del comparto sanitario in Italia “si potrebbe conseguire un risparmio diretto di 7 miliardi di euro in 5 anni” e spiegando che la digitalizzazione del comparto per approdare anche a un’anagrafe sanitaria richiede “uno sforzo importante, che bisogna fare in tempo reale”. Lorenzin ha ricordato infine che il 12% del Pil italiano ruota intorno alla sanità e questo dato potrebbe essere portato al 13%.

Da Regioni.it n. 2369 del 24 ottobre 2013.
Lorenzin: costi standard in Conferenza Stato-Regioni.
È possibile abbattere i costi tra il 20% e il 30%. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, annuncia che i costi standard saranno presto approvati in Conferenza Stato-Regioni, affermando che in sanità “ci sono ancora molti sprechi e questi si evitano applicando i costi standard, che verranno presto approvati in conferenza Stato-Regioni”. Per quanto riguarda la legge di stabilità, Lorenzin sostiene che “non ci sono tagli al Fondo sanitario nazionale; come ho sempre detto, la sanità ha già dato tanto, ovvero 22 miliardi di euro negli ultimi anni, e un ulteriore taglio lineare avrebbe inciso sulla qualità delle prestazioni”. Aggiunge Lorenzin: “ciò non vuol dire che non bisogna fare un’azione di riforma interna, e questo è il tema del Patto per la salute”. L’assenza di tagli alla Sanità nel testo della Legge di stabilità varato dal governo ‘‘è una buona notizia che ci consente di mettere in sicurezza il Fondo sanitario nazionale per i prossimi 3 anni”, ma c’è anche la necessità, sostiene il ministro della Salute, di “attuare un sistema di informatizzazione e trasparenza capace di valutare in tempo reale esiti, prestazioni e costi, reparto per reparto”. Inoltre c’è il problema della carenza del personale sanitario tra le questioni da affrontate nel Patto per la salute. “Siamo tutti preoccupati. La carenza di personale, attualmente, ha rilevato il ministro, diventa particolarmente complessa, soprattutto nelle Regioni in piano di rientro. Purtroppo c’è un blocco del turnover da anni e nei pronto soccorso, ad esempio, ci sono operatori che fanno anche straordinari non retribuiti. È una questione che affronteremo nel patto per la salute”. E’ necessario, ha aggiunto Lorenzin, “programmare il fabbisogno di medici sul territorio nazionale e sulla base di ciò fare anche una valutazione in relazione ai corsi universitari e di specializzazione”.

Da Regioni.it n. 2372 del 29 ottobre 2013.
Corte dei Conti: costi standard, più facile a dirsi che a farsi.
La Corte dei Conti interviene sulla questione dell’introduzione dei costi standard, e non solo in sanità: “se ne parla da 10 anni: è più facile a dirsi che a farsi’’. E infatti, sostiene la Corte dei Conti, la Commissione ad hoc “non è riuscita a levare un ragno dal buco per resistenze della politica più che della burocrazia’’. Le dichiarazioni sono del presidente designato della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri. ‘‘Trovare il costo standard non è semplicissimo. Ci sono contesti economici diversi, spese di trasporto diverse. È facile sul piano teorico, ma non è facile concretizzare. Ma bisognerà arrivarci, non è più concepibile questa differenza di costi. Dobbiamo trovare una graduazione per attenuare queste macroscopiche differenze tra le diverse aree del Paese, dovute tra le altre cose anche alle diversità nelle spese dei trasporti e nelle infrastrutture’’. Squitieri ha quindi aggiunto di essere ‘‘un po’ pessimista’’ sulla possibilità di raggiungere un risultato in tal senso. Inoltre nella legge di stabilità le norme di taglio ‘‘severe’’ sul pubblico impiego ‘‘non sono replicabili all’infinito’’. Lo rileva sempre la Corte dei Conti spiegando che serve ora ‘‘la capacità di ripensare l’organizzazione stesse dalle funzioni pubbliche’’. e questo ‘‘per evitare che la riduzione di dipendenti determini il degrado nella qualità dei servizi’’.

Fiaso: studio su costi standard in sanità.
Sui costi standard è stato anticipato alla stampa uno studio della Fiaso, la Federazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere che ha preso in esame gli approvvigionamenti fatti tra il 2008 e il 2009 di alcune regioni. In questo studio della Fiaso, condotto in collaborazione con il Ceis di Tor Vergata, si rileva che grazie alle Centrali di acquisto sia valutabile in circa 5 miliardi di euro la somma risparmiata in un anno da Asl e ospedali per l’acquisto di beni e servizi in sanità, circa il 25% della spesa. Un risultato di grande rilievo da prendere però con le molle, spiega la Fiaso: “Questo notevole risparmio potrebbe essere frutto di un boom iniziale. In un primo momento le imprese, pur di entrare nel mercato, hanno fissato prezzi molto competitivi, che hanno portato a un risparmio notevole”. Una volta monopolizzato il mercato però, soprattutto le grandi multinazionali, avrebbero rialzato l’asticella. “Recentissimi rilievi, ancora parziali, spiegano fonti della Fiaso, stanno infatti dando risultati ben più contenuti: siamo nell’ordine di un risparmio del 7% sulla spesa totale. Circa 1,5 miliardi, altro che 5”. Dallo studio emerge che le Regioni con i maggiori importi relativi ad acquisti aggregati sono la Campania (2 miliardi e 282 milioni di euro), la Toscana (950 milioni), l’Emilia Romagna e il Veneto (753 milioni a base d’asta, 627 aggiudicati). Ad eccezion fatta per il Veneto, gli importi più consistenti trattati sono quelli delle Regioni che hanno un modello ‘forte’ di gestione degli acquisti: Toscana con 3 aree vaste, Emilia Romagna con un’Agenzia pubblica regionale e 3 aree vaste, e la Campania con una società per azioni pubblica. I risparmi delle procedure di acquisto centralizzate sono comunque evidenti e vanno dal 30% sui prezzi storici di acquisto della Lombardia, al 16,6% del Veneto calcolati però sulla base d’asta, al 45% risparmiato sui soli farmaci dall’Emilia Romagna, che vanta anche un -19% in media su tutti i prezzi di acquisto. Percentuali importanti, soprattutto se riferite a una spesa, quella per beni e servizi sanitari, che nel 2007 ha sfiorato complessivamente il tetto dei 20 miliardi di euro e che dal 2004 al 2007 ha fatto registrare un aumento del 33,8% con un tasso annuo di crescita superiore all’11%, evidenzia la Fiaso.

Da Regioni.it n. 2377 del 6 novembre 2013.
Sanità: Conferenza delle Regioni su costi standard.
Sono state affidate ad un comunicato stampa le conclusioni a cui è pervenuta la Conferenza delle Regioni e delle province autonome, presieduta da Vasco Errani, dedicata al nuovo “patto per la salute” e tenutasi il 6 novembre. “Le Regioni considerano fondamentale e non più rinviabile l’applicazione dei costi standard: una questione che abbiamo per primi proposto come Conferenza delle Regioni e che ora vogliamo accelerare. Occorre quindi partire da subito, sapendo che l’applicazione per l’anno 2013 sarà di tipo sperimentale, mentre il 2014 sarà l’anno dell’applicazione a regime. Chiederemo un incontro con il Ministro della Salute, che condivide con noi la necessità di accelerare il buon lavoro già avviato sul Patto per la Salute, confermando in quella sede la nostra decisione di approvare in Conferenza Stato-Regioni il Decreto che individua le 5 regioni di riferimento per partire subito sperimentalmente sui costi standard già nel riparto 2013, considerando che siamo alla fine dell’anno, e nel 2014 si andrà pienamente a regime. Sottoporremo inoltre al Ministro una proposta innovativa per migliorare ulteriormente la definizione dei costi standard e la loro applicazione”.

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter n. 669, del 7 ottobre 2013.
Stretta UE sulla malpractice. I sanitari coinvolti non potranno esercitare in altri paesi europei.
Sarà votato mercoledì 9 ottobre dal Parlamento Europeo il nuovo regolamento per negare ai medici, infermieri, farmacisti, dentisti e veterinari che incorrono in azioni disciplinari o sanzioni penali nel loro paese d’origine la possibilità di esercitare la professione in tutti gli altri Stati membri dell’Ue.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=17349&fr=n

Dalla Newsletter n. 671, del 9 ottobre 2013.
Def 2013. Commissione Affari Sociali “boccia” la selezione delle prestazioni.
E sulla minaccia di tagli alla sanità insorgono PD, Regioni e medici. Parere favorevole, quello dalla 12ª Commissione della Camera, ma a una condizione: “Occorre chiarire che non si vuole restringere il perimetro dei Lea”. Per la governance ci vuole “un’attenzione specifica al ruolo delle professioni sanitarie”. Lea solo su evidenze scientifiche.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17395&fr=n Parere integrale: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=9987399.pdf

Medici (pubblici e convenzionati), farmacisti, veterinari e dirigenti del Ssn a Letta: “Impensabile tagliare ancora la sanità”.
Il Ssn non può essere ancora una volta il “salvadanaio” da depauperare per necessità di cassa. Ulteriori manovre sulla spesa sanitaria sono impensabili. Così tutti i sindacati della dirigenza medica, sanitaria e amministrativa del Ssn e della medicina convenzionata e privata in una lettera al presidente Letta.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=17408&fr=n
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=7947338.pdf

Dalla Newsletter n. 672, del 10 ottobre 2013.
Esclusivo. “Le mie cinque ricette per risparmiare in sanità”. Così parlava Cottarelli il neo commissario alla spending review.
Concorrenza tra pubblico e assicurazioni, rigore su appalti e gestione, tetti di spesa, selezione della domanda e buon uso delle tecnologie. I cinque assi del dirigente del Fmi, scelto da Letta e Saccomanni per guidare la revisione della spesa pubblica e che dal 23 ottobre prossimo sarà a Roma. Era il 2 novembre 2011, a Washington, e Cottarelli diceva che... http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17431&fr=n

Dalla Newsletter n. 673, dell’11 ottobre 2013.
Congresso Aiom. Tutti i numeri del cancro. Tre milioni di malati. Ma aumenta guarigione tra gli uomini.
La sopravvivenza a 5 anni è raggiunta dal 57% dei casi. Nel 2013 verranno registrate in Italia 366.000 nuove diagnosi di cancro; erano 364mila nel 2012. E’ quanto emerge dal volume “ “I numeri del cancro in Italia 2013”, presentato durante il congresso dell’Associazione italiana di oncologia medica e dall’Airtum
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=17465&fr=n

Dalla Newsletter n. 674, del 13 ottobre 2013.
Vaccini. L’indagine: solo il 33% degli italiani è a favore. Quelli per adulti neanche considerati.
Secondo i dati raccolti via web da Eikon, il 52% degli italiani a cui viene chiesto di esprimere un pensiero sulle vaccinazioni si dice contrario, mentre il 15% esprime ancora perplessità. Quando si parla di immunizzazione, inoltre, si pensa ai bambini e c’è completa indifferenza, invece, nei confronti del vaccino in età adulta.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=17460&fr=n

Dalla Newsletter n. 675, del 14 ottobre 2013.
Bozza legge di stabilità. Per la sanità taglio di 2,65 miliardi in tre anni: 500 milioni nel 2014.
Lo prevede la bozza del ddl stabilità ancora in lavorazione. Il taglio si articola così: 500 milioni nel 2014, 1.040 milioni nel 2015 e 1.100 milioni nel 2016. Abbassati tetti farmaceutica (sia territoriale che ospedaliera) e per prestazioni ospedaliere e specialistiche convenzionate. La durata delle scuole di specializzazione di area sanitaria passa da 5 a 4 anni.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17495&fr=n

Dalla Newsletter n. 676, del 15 ottobre 2013.
Legge di stabilità. Saltano i tagli alla sanità. Assicurati i 2 mld per i ticket. L’annuncio dallo stesso premier Letta a Consiglio dei Ministri in corso. Dovrebbero quindi saltare i 2,65 miliardi di tagli nel triennio 2014/2016 di cui si è parlato fino a poche ore fa. Il Cdm si è riunito attorno alle 18,30. Il testo della manovra atteso a Bruxelles entro la mezzanotte di oggi. E poi dovrebbe essere anche garantita la copertura del mancato gettito dei ticket che sarebbero dovuti scattare nel 2014.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17507&fr=n

Dalla Newsletter n. 677, del 16 ottobre 2013.
Dal bypass alla protesi d’anca. I tempi d’attesa del ricovero in Italia. Ecco i dati del ministero.
Per un intervento di bypass in Piemonte si attendono 12 giorni, mentre in Veneto in media 60. Mentre per una emorroidectomia in Sicilia si attende in media 15,6 giorni, in Piemonte ne devono passare 90,6, a fronte di una media italiana di 47,1 giorni di attesa. Questi alcuni numeri sul monitoraggio dei tempi di attesa per il ricovero forniti dal Ministero della Salute.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=17537&fr=n
Link alle tavole: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3341638.pdf

Federalismo. La spesa sanitaria procapite può variare fino a 150 euro tra le Regioni.
Per la spesa farmaceutica territoriale la deviazione è di 30 euro. L’analisi dell’Istituto per la Competitività, che per razionalizzare la spesa, garantire equità e pari accesso alle cure propone un Fondo Farmaceutico Nazionale, in cui confluiscano le risorse della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=17529&fr=n
Sintesi: http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?approfondimento_id=4241

Il tumore in Italia. Colon retto, mammella e prostata Sono questi i più frequenti.
Con 54 mila nuove diagnosi l’anno è il tumore al colon retto il più diagnosticato in Italia. Segue la mammella con 50mila nuovi casi l’anno e poi la prostata con 42 mila casi. Lo rileva uno studio di Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Istituto Superiore di Sanità e Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM). Descritta la situazione dal 1970 al 2015 nelle 20 regioni Italiane.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=17521&fr=n
Link agli studi su: http://www.tumorionline.it/

Dalla Newsletter n. 681, del 20 ottobre 2013.
Legge stabilità. I tagli alla sanità ci sono.
Colpo alla spesa del personale sanitario: - 540 mln nel 2015 e - 610 nel 2016. Il Fondo sanitario cala così di 1,150 miliardi nel biennio. I risparmi dal blocco delle indennità di vacanza contrattuale fino al 2017 e dagli interventi sugli straordinari. Confermato blocco parte economica di contratti e convenzioni fino al 2014. Le altre misure: scuole di specializzazione ridotte a 4 anni; Iva al 4% per le prestazioni socio sanitarie delle cooperative sociali; Fondo non autosufficienze, più 250 milioni.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17601&fr=n

Dalla Newsletter n. 682, del 21 ottobre 2013.
Legge di stabilità. Ministero: “Fondo sanitario 2014 sale a 109,901 miliardi.
Coperti i 2 mld del ticket. Ma dal 2015 sarà ridotta spesa per il personale: - 1,150 miliardi nel biennio. Le nostre anticipazioni di ieri sull’abbassamento del fondo sanitario hanno creato scompiglio tra i sindacati e le forze politiche. Per capire come stanno le cose siamo riusciti a parlare con l’Ufficio legislativo della Salute. “La copertura dei 2 miliardi per il ticket sarà iscritta nelle tabelle della legge di stabilità”. Ma c’è anche la conferma che “i risparmi sul personale ci saranno e impatteranno sul fondo sanitario”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17635&fr=n

Dalla Newsletter n. 683, del 22 ottobre 2013.
Speciale. “La sanità senza frontiere”. Scadenza slitta al 4 dicembre.
Ma la direttiva UE è in marcia. Per l’entrata a regime della ‘Schengen dell’assistenza’ il termine previsto è formalmente il 25 ottobre, ma il 4 settembre è entrata in vigore la legge delega per il recepimento della direttiva che fissa in 3 mesi il timing per emanare i decreti legislativi. Per cui ci sarà tempo fino al 4 dicembre per adeguarsi. Ecco cosa dovrebbe succedere dopo.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17663&fr=n

Dalla Newsletter n. 685, del 24 ottobre 2013.
Legge di stabilità. Iniziato l’esame in Parlamento. Ecco tutte le norme sulla sanità.
Ridotto il fondo sanitario per 1,150 mld nel 2015/2016. Confermato il blocco della parte economica di contratti e convenzioni fino al 2014. Scuole di specializzazione ridotte a 4 anni e rifinanziati i Fondi per le non autosufficienze e per la violenza sessuale e di genere. Ma anche interventi sull’Iva e sulle tariffe dei certificati.
Link al testo: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=5496543.pdf

Dalla Newsletter n. 686, del 25 ottobre 2013.
Sanità senza frontiere. Il memorandum della UE.
Tonio Borg: “Con direttiva miglioramenti per cittadini e per sistemi sanitari”. Il Commissario per la Salute ha sottolineato che si concretizzeranno “scelta tra molteplici servizi di assistenza sanitaria e riconoscimento delle prescrizioni su scala transfrontaliera facilitato”. Benefici anche per gli Stati: “migliorerà la cooperazione”. Per l’Italia il termine slitta al 4 dicembre. Il memorandum della UE: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1826206.pdf

Dalla Newsletter n. 690, del 30 ottobre 2013.
Dove mi curo? Sul web i migliori ospedali italiani. Il privato fa prima di Agenas e lancia il “suo” portale. Si chiama Doveecomemicuro.it. e contiene i dati di 1.233 strutture sanitarie italiane censite in base a 50 indicatori. Con il posto migliore dove curarsi. Il portale, edito da Formex srl di Milano, è coordinato da Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica del Gemelli insieme ad altri ricercatori ed esperti. Arriva sul web anticipando l’annunciato portale del PNE dell’Agenas.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=17781&fr=n
Migliori 10 strutture: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1747675.pdf

Dalla Newsletter n. 691, del 31 ottobre 2013.
Medicina di genere. Un mito da sfatare: la mortalità per infarto colpisce più le donne (38%) degli uomini (25%)
E le differenze biologiche incidono non solo sulle malattie ma anche sull’accesso ai servizi. Il tema è stato affrontato oggi a Roma per la presentazione di “Appropriatezza delle cure”, il progetto sulla medicina di genere dell’Istituto superiore di sanità. La scheda dell’Iss sulla medicina di genere:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2995829.pdf

Dalla Newsletter n. 693, del 3 novembre 2013.
Cancro. Studio Ocse. Mortalità nel mondo in aumento del 70% da qui al 2030. Le politiche da attuare per fermare la strage.
Senza nuove politiche si passerà dai 7,6 milioni di morti l’anno attuali ai 13 milioni in poco meno di un ventennio. Lo rileva l’ultima pubblicazione Ocse “Cancer Care: assuring quality to improve survival”. In molti Paesi la mortalità è calata ma restano aree con indici ancora in aumento. Ecco le indicazioni per invertire la rotta.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=17819&fr=n

Dalla Newsletter n. 695, del 5 novembre 2013.
Forum Meridiano Sanità. La spesa sanitaria tornerà a crescere: nel 2050 al 9,5% del Pil. A quota 255 miliardi.
Solo puntando su prevenzione, innovazione e sostenibilità si potrà affrontare la crescita della spesa e salvaguardare il Ssn. No a nuovi tagli, più investimenti e diversa allocazione delle risorse. Ecco alcune delle proposte di Meridiano Sanità lanciate oggi durante la presentazione dell’ottavo Forum organizzato da The European House-Ambrosetti. Link al Rapporto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=5689305.pdf

Dalla Newsletter n. 696, del 6 novembre 2013.
Ocse. La classifica del benessere. Italiani al 29° posto. In crisi anche l’accesso alle cure.
Abbiamo meno posti di lavoro, e minore qualità dell’impiego: se la crisi è stata mondiale e ha colpito tutti i paesi Ocse, il nostro è tra quelli in cui il benessere personale e la fiducia nelle istituzioni sono più basse. Un quadro negativo che non risparmia la salute, nonostante la nostra aspettativa di vita alla nascita sia tra le più alte in assoluto.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=17913&fr=n

Ma per Bloomberg l’Italia ha il 6° sistema sanitario più efficiente del mondo.
La multinazionale della comunicazione americana ha stilato la classifica dei Paesi con i sistemi sanitari più efficienti. E l’Italia, nella classifica guidata da Hong Kong, Singapore e Giappone, è sesta (seconda in Europa solo alla Spagna).
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2667876.pdf

Dalla Newsletter n. 698, dell’8 novembre 2013.
Usa. La riforma sanitaria non decolla. Obama chiede scusa agli americani in diretta tv.
Una frase laconica e che non lasca spazio ad interpretazione: “I’m sorry”. Così il presidente degli Stati Uniti si è rivolto agli americani parlando del difficile avvio della riforma sanitaria. Cause tecniche stanno di fatto lasciando milioni di cittadini senza assicurazione.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=17966&fr=n

Dalla Newsletter n. 699, del 9 novembre 2013.
Legge di stabilità. “Governo faccia chiarezza su copertura 2 miliardi ticket”.
È stato firmato da quasi tutti i gruppi (tranne Lega e Sel) l’ordine del giorno alla legge di stabilità che ci aveva anticipato la settimana scorsa la sen. Dirindin (PD). Impegna il Governo a “ripristinare in modo esplicito il livello di finanziamento cui concorre lo Stato per il Ssn per garantire la copertura del mancato introito derivante dall’applicazione della sentenza della Corte costituzionale”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18037&fr=n

Dalla Newsletter n. 701, del 12 novembre 2013.
Legge di Stabilità. Ecco gli emendamenti alla sanità. Dal personale alla non autosufficienza.
I testi delle proposte all’esame della Bilancio. Sono oltre 3000 gli emendamenti presentati di cui quasi un centinaio sulla sanità. Abbiamo esaminato e raccolto i testi delle principali proposte di modifica in materie attinenti la salute ora all’esame della Commissione Bilancio e poi, dal 18 novembre, dell’Aula del Senato. Molte proposte sul personale per ammorbidire i tagli alla PA per il comparto sanità. Ma sono veramente molti i temi oggetto di emendamento.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18051&fr=n

Dalla Newsletter n. 702, del 13 novembre 2013.
Costi standard. La nuova proposta regionale: “Via le Regioni benchmark. Gli standard si basino su tutte le realtà in regola con i conti”.
La proposta, elaborata dalla Toscana e approvata dalla Conferenza delle Regioni, è di calcolare gli standard utilizzando come riferimento tutte le regioni non in piano di rientro. “Altrimenti gli obiettivi saranno troppo alti per essere raggiunti nelle realtà più in difficoltà”. E poi occorre introdurre indicatori di qualità per evitare che si raggiungano gli obiettivi tagliando i servizi.

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=18063&fr=n
Il documento: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=165989.pdf

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