Block Notes n. 13, dicembre 2013

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle agenzie di stampa regionali
Liste d’attesa: nessun abbattimento, fallita la sperimentazione
Lombardia. Salute, Mantovani: non corretti dati forniti da minoranza
Città Salute. Presidente:progetto straordinario, massimo impegno di Regione
Lombardia. Numero unico, come funziona il 112
Maroni: decisa riduzione dei ticket. Grazie a costi standard abbiamo risorse necessarie
Lombardia. Ospedali, Maroni e Mantovani: nessuna chiusura
Mantovani: diabete cronicità su cui agire

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Ministero: il fondo per il servizio sanitario nazionale 2014 è di oltre 109 miliardi
Censis, Rapporto 2013: gli italiani bocciano i tagli alla sanità
Le future Regioni secondo la Società geografica italiana
Immigrazione. La sanità non è uguale per tutti. Solo sette le Regioni in regola.
Erogazione Lea 2011. Salgono a 9 le Regioni adempienti
40% popolazione mondiale con una o più allergie
Spending review. Obiettivo: risparmiare 32 miliardi in tre anni
Spending review. Lorenzin “stoppa” Cottarelli
Emilia Romagna. L’Azienda sanitaria unica assisterà 1.106.375 di persone
Forum Non Autosufficienza. L’assistenza scarseggia, a danno di 5 milioni di persone
Ocse. Il Rapporto sanità 2013: spesa sanitaria italiana in calo: - 2,4% nel 2011-2012
La crisi è finita? Per i farmaci spesa record nel 2014: più di 1.000 mld di $
Gli italiani vogliono la sanità pubblica. Il 65,1% soddisfatto del Ssn
Rapporto Eurostat sulla spesa sociale in Europa
Studio Usa. Pandemia influenzale 2009. E’ stata una strage: 400mila morti
Istat: nel 2012 oltre 12 mila bimbi in meno rispetto anno precedente
Allarme Sip: “Personale dimezzato, Dipartimenti di Salute Mentale in ginocchio
Giornata Mondiale contro l’Aids. L’epidemia in Europa non si arresta
Isee. CdM vara riforma. Letta: “Misure a favore delle persone che ne hanno bisogno”
Assistenza transfrontaliera. Governo approva decreto legislativo
Bissoni (Agenas): illegalità e corruzione in sanità ci costano 5-6 mld di euro l’anno
Ecco l’Atto di indirizzo per le convenzioni
Costi standard. Le Regioni Benchmark 2013 saranno Emilia Romagna, Umbria e Veneto
Tumori. In Italia si sopravvive di più che nel resto d’Europa
Rapporto Censis 2013: oggi più che mai la sanità cammina sulle gambe degli operatori
Bambini e sesso. L’Oms raccomanda: “A 4 anni il gioco del ‘dottore’, a 9 il preservativo”
Piccoli ospedali. L’elenco dei 175 a rischio chiusura
La sanità secondo l’Aiop: l’XI rapporto
Servizi socio-sanitari. Il 62% dei presidi è in mano ai privati, il 22% agli enti pubblici
Precari sanità. Fadda firma direttiva a Regioni per proroga contratti fino al 2016
Dispositivi medici. Lombardia leader per numero di imprese
Cronicità. Rapporto Cittadinanzattiva
Medicina territoriale, la Cgil sull’atto d’indirizzo per il rinnovo delle convenzioni

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
 Da “Settegiorni PD” newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale
È uscito il n. 248, del 29 novembre 2013.
Liste d’attesa: nessun abbattimento, fallita la sperimentazione.
Il Pd denuncia il flop, Mantovani si nasconde dietro la parzialità dei dati. Due mesi per una risonanza. Anche 70 giorni per un’ecografia mammaria bilaterale. E non va meglio per le visite specialistiche. La misura sperimentale messa in campo dalla Giunta regionale, da luglio, per abbattere le liste d’attesa non sta funzionando. A dirlo è il Pd, che critica la misura sia per il metodo di distribuzione degli incentivi alle strutture sia per la mancata informazione verso i cittadini. I soldi messi a disposizione, 25 milioni di euro (di cui solo 20 realmente impegnati), sono andati per il 74% alle strutture private e in alcune Asl lombarde gli ospedali pubblici non hanno neanche partecipato al bando. “Paradossalmente le risorse non sono state messe a disposizione di quelle strutture che avevano contenuto il budget. I limiti imposti alle strutture pubbliche e alle private già accreditate per poter partecipare e la mancata informazione ai cittadini hanno portato al fallimento della sperimentazione, ha spiegato Sara Valmaggi. Ad oggi non sappiamo ancora ufficialmente se i soldi stanziati sono serviti a contenere almeno in parte le liste d’attesa nella nostra regione perché l’assessorato non ha ancora effettuato un monitoraggio”. L’assessore Mantovani si è limitato ad appellarsi all’incompletezza dei dati. E il Pd è tornato dunque a chiedere a Regione Lombardia una verifica puntuale, che ancora non c’è. “Si prenda piuttosto in considerazione l’esperienza portata avanti da altre Regioni, a partire dal Veneto, che per poter far accedere alle prestazioni più rapidamente un maggior numero di pazienti ha ampliato orari e giorni per visite ed esami” ha detto Valmaggi. Il Veneto ha infatti allungato gli orari negli ospedali pubblici dalle 18 alle 24 due giorni alla settimana e fino alle 20 sabato e domenica.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 27 novembre 2013
Lombardia. Salute, Mantovani: non corretti dati forniti da minoranza.
“Non è possibile misurare il rispetto dei tempi di attesa, concentrandosi solo su alcuni presidi. In Lombardia i pazienti possono scegliere gli ospedali a cui rivolgersi e il tempo di attesa va misurato rispetto alla possibilità del sistema nel suo complesso di garantire la prestazione. Se poi il paziente valuta preferibile rivolgersi a una determinata struttura, si tratta di una legittima scelta personale”. Risponde così il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani in merito a un comunicato diramato dal Gruppo Pd in Consiglio regionale, secondo il quale la delibera di luglio, approvata dalla Giunta, per l’abbattimento delle liste d’attesa sarebbe stata un “flop”. Dati fuorvianti. L’assessore alla Salute spiega che i dati forniti non sono corretti. “Per le prime visite di riabilitazione - sottolinea - esistono almeno 10 strutture nell’Asl di Milano che garantiscono tempi inferiori ai 30 giorni. Per la risonanza encefalo esistono almeno 5 strutture che la garantiscono entro 40 giorni. Tempi ancora migliori per la risonanza della colonna e per l’ecografia mammaria bilaterale, con più di 10 strutture che erogano la prestazione in tempi inferiori ai 40 giorni e con presidi in grado di erogarla anche in poco più di una settimana”. 48 milioni di euro di maggior produzione. “Riguardo all’affermazione circa il mancato effetto del provvedimento nella riduzione delle liste di attesa, ha commentato Mantovani, preciso che, nel 2013, le prestazioni erogate dal Sistema sanitario lombardo sono aumentate di circa il 2 per cento rispetto al 2012, corrispondenti a 48 milioni di euro di maggior produzione. L’aumento dell’offerta di prestazioni, attuato anche grazie al provvedimento citato, ha permesso di rispondere al costante aumento della richiesta di prestazioni ambulatoriali. Ci si dovrebbe chiedere quale sarebbe stato l’effetto sui tempi di attesa, se non vi fosse stata, davanti a una domanda sempre crescente, questa iniezione di risorse”. L’apertura ai privati senza contratto. “Gli erogatori pubblici e privati che non riuscivano a gestire le richieste già in essere - ha concluso l’assessore - difficilmente avrebbero potuto erogare le prestazioni aggiuntive ai fini della riduzione delle liste d’attesa; per questo si è scelto di aprire ai privati accreditati ma non a contratto, proprio per poter garantire più prestazioni”.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 3 dicembre 2013
Lombardia. Città Salute. Presidente:progetto straordinario,massimo impegno di Regione.
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni questa mattina ha partecipato alla presentazione del progetto della Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni (Milano). Ha sottolineato l’impegno della Regione Lombardia per la realizzazione di questa importante opera di riqualificazione delle aree ex Falck. “Circa il 75% dei fondi necessari al progetto, 330 milioni di euro, sono della Regione”, ha ricordato il governatore, osservando che è sempre Palazzo Lombardia, attraverso Infrastrutture lombarde, “a sovraintendere alla direzione e alla conduzione dei lavori”. “La salute è un bene pubblico da tutelare” ha proseguito Maroni, evidenziando che “la Lombardia già oggi è un’eccellenza in questo campo”, ma, con la realizzazione della nuova sede di Besta e Istituto Tumori, “diventerà un’eccellenza anche a livello europeo”. Un’opera, ha aggiunto, “che sarà importante per la cura, ma anche per la ricerca. Noi non vogliamo finanziare i ricercatori, ma la ricerca applicata. Quella cioè che ricade immediatamente, o nei tempi stabiliti, sulla vita di tutti”. Maroni ha assicurato che in questo settore la Regione Lombardia implementerà il suo impegno. “Voglio arrivare entro la fine della legislatura – ha affermato - a raddoppiare l’impegno della Regione negli investimenti per la ricerca. Oggi è l’1,6 per cento del Pil regionale, io voglio portarlo, entro il 2018, al 3 per cento, cioè quasi 10 miliardi di euro. Un impegno straordinario, che la Lombardia merita, perché abbiamo le risorse e le capacità per farlo”. Il presidente ha garantito che il progetto verrà seguito con molta attenzione in ogni sua fase. Maroni ha sottolineato che sarà oggetto di bonifica “tutta l’area e non solo quella destinata alle strutture ospedaliere. Un territorio molto ampio, pari a circa un milione e quattrocentomila metri quadri, una volta e mezza l’area Expo”.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 4 dicembre 2013
Lombardia. Numero unico, come funziona il 112
Il servizio ‘Emergenza 112’ rappresenta un modello unico in Italia di servizio di emergenza, così come già avviene in diversi Paesi europei. Tutte le telefonate di emergenza confluiscono in un’unica Centrale operativa, qualsiasi numero di soccorso sia stato composto, compreso lo stesso 112. Smistamento. Gli operatori della Centrale smistano le chiamate, dopo aver localizzato chi sta telefonando e individuata l’esigenza, all’ente competente per la gestione: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza sanitaria (118). Soccorso immediato. Quando arriva alla Centrale competente l’attivazione del soccorso è immediata; al limite potrà essere richiesta solo una rapida verifica dell’esattezza dei dati anagrafici. Servizio cofinanziato. Il servizio è cofinanziato da Regione Lombardia e dal Ministero dell’Interno. Regione Lombardia ha identificato l’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) come soggetto attuatore, in ottemperanza a un convenzione stipulata tra Ministero dell’Interno e la stessa Regione. In Lombardia sono previste tre centrali: quella di Milano (per l’area di Milano) è attiva da ieri, mentre quella di Varese (per le aree di Varese, Lecco, Como, Bergamo e Monza e Brianza) è attiva dal giugno 2010. Nella prossima primavera diventerà operativa anche la terza centrale, con sede a Brescia.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale dell’8 dicembre 2013
Maroni: decisa riduzione dei ticket. Grazie a costi standard abbiamo risorse necessarie.
“La notizia di oggi è che, grazie all’applicazione immediata dei costi standard, già a partire da questi ultimi due mesi del 2013, come Regione Lombardia abbiamo risorse aggiuntive per circa 40-50 milioni di euro, risorse che abbiamo deciso di utilizzare per la riduzione dei ticket”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nella conferenza stampa dopo la seduta della Giunta regionale, a Palazzo Lombardia. Applicazione immediata costi standard dà risorse aggiuntive. “Siamo ovviamente molto soddisfatti dell’approvazione dei costi standard da parte della Conferenza delle Regioni, perché così viene affermato un principio e viene iniziato un percorso di virtuosità, a cui, come Regione Lombardia, siamo molto interessati. Nelle scorse settimane tra le Regioni c’è stata una discussione lunga e difficile, c’è stato il rischio, ad un certo punto, che i costi standard venissero rinviati, invece siamo riusciti a ottenere questo via libera e persino che i costi standard vengano applicati fin da subito già in questi ultimi due mesi rimanenti del 2013. Questa decisione è stata importante per due motivi: il primo perché per noi significa che questi soldi ci arrivano subito, il secondo perché nella legge si prevede che la prima definizione dei costi standard valga per i primi due anni, ovvero 2013 e 2014, e questo significa che nel corso del 2014 potremo metterci al lavoro per affinare ulteriormente i criteri, in modo che, dal 2015, parta un sistema migliorato ulteriormente, che consentirà a Regioni come la Lombardia di avere vantaggi ancora maggiori”. Riduzione ticket già in legge finanziaria 2014. “Questo intervento di riduzione verrà certamente inserito nella nostra Legge finanziaria. Non avevamo ancora potuto inserirlo, semplicemente perché non sapevamo se in Conferenza delle Regioni saremmo arrivati o no alla definizione dei costi standard e se avremmo potuto avere o meno queste risorse aggiuntive. Invece questa prima definizione ci mette a disposizione tra i 40 e i 50 milioni di euro, che saranno utilizzati per la riduzione dei ticket. Adesso quindi sappiamo quante sono le risorse che abbiamo a disposizione, per questo nella seduta della Giunta abbiamo dato mandato all’assessore Mario Mantovani di formulare una proposta su quali platee intervenire e di trattare con il Consiglio regionale, perché vogliamo condividere con il Consiglio questo intervento, che verrà inserito nella Legge finanziaria 2014”.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 9 dicembre 2013
Lombardia. Ospedali, Maroni e Mantovani: nessuna chiusura.
“In Lombardia non vi è alcuna necessità di modificare la situazione delle attuali strutture sanitarie presenti nelle province lombarde”. Lo precisano, in una nota congiunta, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, in riferimento alle notizie di stampa pubblicate oggi relative alla possibile chiusura di alcuni presidi ospedalieri. “Sono già infatti in corso valutazioni e verifiche - riporta ancora la nota congiunta - proprio nell’ottica di valorizzare ciascuna realtà, con alcuni ospedali che potranno trasformarsi in presidi territoriali per la cura della cronicità e delle attività sub acute. Questo al fine di ottimizzare le risorse umane e tecnologiche e così continuare a garantire una sanità d’eccellenza a tutti i Lombardi”.

Mantovani: diabete cronicità su cui agire.
Il tema della cronicità è per Regione Lombardia “di grande rilevanza” e sarà uno dei “pilastri della riforma alla quale stiamo lavorando”. Su 10 milioni di abitanti, in Lombardia ci sono 3 milioni di pazienti cronici e il 70% circa del bilancio è impegnato per la cura delle patologie croniche. In particolare, i diabetici sono 450.000 (con un tasso di incidenza del 45 per 1000) e il 90% di questi pazienti consuma farmaci. Cronicità al centro dell’attenzione. “Anche gli ospedali cominciano a comprendere che, se la cronicità non trova risposte adeguate sul piano territoriale, i pazienti si rifugiano in ospedale, con tutto quello che ne consegue in termini di affollamento dei pronto soccorso e inappropriatezza di ricoveri e prestazioni. È necessario garantire la qualità delle cure e la tenuta finanziaria del sistema, ma anche operare sulla prevenzione, tema sul quale io sto puntando moltissimo, con la promozione di sani stili vita e di abitudini alimentari corrette”. Impegno Regione su tema diabete. Regione Lombardia ha assunto impegni e sta operando sul tema del diabete, anche programmando l’applicazione del Piano nazionale”. E’ dello scorso 18 novembre inoltre l’accordo con Federfarma, perché presso le 3000 farmacie della Lombardia ci sia disponibilità ad affrontare le problematiche legate al diabete: “Abbiamo fatto diversi passi avanti; ora è fondamentale fare rete, il che richiama anche la responsabilità dei medici di base”. A questo proposito Mantovani ha riferito di una modalità di gestione dei pazienti cronici che si sta sperimentando a Tel Aviv e che prevede la presenza di 50 infermieri in un call center, che hanno contatti quindicinali in videoconferenza con i pazienti: con questo sistema c’è una riduzione del ricorso all’ospedale pari al 15-20%. Revisione mission ospedali. Affrontando i temi di carattere nazionale, il vice presidente ha ricordato quanto ottenuto anche grazie all’impegno di Regione Lombardia, ossia lo stop ai tagli lineari ed i costi standard. Per quanto riguarda infine il tema dei piccoli ospedali, Mantovani ha garantito che “in Lombardia non c’è nessuna intenzione di tagliare gli ospedali. Si profila una revisione della mission delle diverse strutture, secondo il principio che non è possibile che tutti abbiano tutto sotto casa, ma non è prevista alcuna chiusura”.

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2394 del 29 novembre 2013.
Ministero: il fondo per il servizio sanitario nazionale 2014 è di oltre 109 miliardi.
Il Ministero della Salute ha ribadito con un comunicato stampa che, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale, ė stata cancellata, con effetto retroattivo, la norma che istituiva ticket per due miliardi di euro a partire dal 2014. Dopo la sentenza, il Governo ha provveduto, in seguito al Documento di Economia e finanza, a rivedere a rialzo il fabbisogno del Servizio sanitario nazionale per il 2014. Pertanto la legge di stabilità nulla avrebbe potuto aggiungere, dal momento che la norma introduttiva dei nuovi ticket non è mai entrata in vigore. Il finanziamento dello Stato al fondo del Servizio sanitario nazionale, dunque, ammonta nel 2014 a oltre 109 miliardi di euro.

Da Regioni.it n. 2399 del 6 dicembre 2013.
Censis, Rapporto 2013: gli italiani bocciano i tagli alla sanità.
Per il 40,9 % dei cittadini il servizio sanitario è inadeguato. Il 41,2% degli italiani ritiene che il Servizio sanitario nazionale offre le prestazioni essenziali mentre le altre vanno pagate di tasca propria, il 14% reputa insufficiente la copertura per sè e la propria famiglia, mentre il 45% ritiene che la copertura sia sufficiente. Links al Rapporto Censis 2013 sulla situazione sociale del Paese:
http://www.regioni.it/it/show-2399/newsletter.php?id=1889#art11937

Da Regioni.it n. 2402 dell’11 dicembre 2013.
Le future Regioni secondo la Società geografica italiana.
Trentuno o trentasei nuove regioni a statuto speciale per ‘ridisegnare’ l’assetto territoriale, amministrativo e giuridico dell’Italia, con una riorganizzazione territoriale e un miglioramento dei servizi, a fronte di un abbattimento dei costi. È la proposta che la Società geografica italiana ha elaborato, in collaborazione con il ministero per gli Affari regionali e le Autonomie, e che è stata presentata il 10 dicembre alla stampa.
http://www.regioni.it/it/show-2402/newsletter.php?id=1892#art11952

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter n. 703, del 14 novembre 2013.
Immigrazione. In Italia si stimano 5.186mila stranieri residenti. Ma la sanità non è uguale per tutti. Solo sette le Regioni in regola.
La denuncia nel Dossier 2013 curato da IDOS. I residenti “ufficiali” sono 4.387.721, ma la stima reale sale a più di 5 milioni. Nel dicembre 2012 la Stato Regioni ha sancito un accordo per la corretta applicazione delle norme sull’assistenza sanitaria agli immigrati, ma la maggior parte non l’ha ancora recepito.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18112&fr=n
 Sintesi del dossier: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2589194.pdf

Dalla Newsletter n. 704, del 15 novembre 2013.
Erogazione Lea 2011. Salgono a 9 le Regioni adempienti. New entry la Liguria. Migliorano Lazio, Sicilia e Molise Pubblicato dal Ministero il nuovo report sulla qualità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Rispetto al r apporto 2010 si nota una diminuzione dei ricoveri e un aumento dell’appropriatezza. Inseriti anche i risultati delle Regioni e Province a statuto speciale.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=18143&fr=n
 Link al Rapporto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3386857.pdf

Dalla Newsletter n. 705, del 17 novembre 2013.
Ormai siamo quasi tutti allergici: 40% popolazione mondiale con una o più allergie.
Numeri impressionanti quelli diffusi dall’Oms. Stiamo parlando di asma, rinite, anafilassi e poi allergie alimentari, ai farmaci, al veleno di insetti e così via. L’allarme lanciato nel corso del Congresso Internazionale “Highlights in Allergy and Respiratory Diseases” a Genova, dove è emerso anche un altro problema tutto italiano. Quello dei rimborsi per le terapie.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=18151&fr=n

Dalla Newsletter n. 706, del 18 novembre 2013.
Spending review. Ecco il programma di Cottarelli. Obiettivo: risparmiare 32 miliardi in tre anni. Per la sanità sotto osservazione gli acquisti, i protocolli terapeutici e i Lea.
Una cifra equivalente al 2% del Pil. I risparmi serviranno ad abbassare le tasse, a finanziare investimenti e a ridurre il debito pubblico. I tagli riguarderanno tutti i settori della PA e a proporli saranno una ventina di gruppi di lavoro che affiancheranno il Commissario. I primi interventi a inizio 2014, ma il grosso arriverà in due tranche: una a fine febbraio e l’altra a fine luglio.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18171&fr=n
Link al programma: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=4485764.pdf

Dalla Newsletter n. 707, del 19 novembre 2013.
Spending review. Lorenzin “stoppa” Cottarelli: “Ai risparmi in sanità (30 mld in 5 anni) ci pensiamo noi nel Patto per la Salute”.
Il Commissario alla revisione della spesa potrà intervenire solo se le Regioni falliranno. E comunque questi nuovi risparmi saranno reinvestiti nel comparto. Per il ministro “non c’è bisogno di interventi dall’alto”. Anche perché la sanità ha già dato con “22 mld di riduzione di risorse. Ora serve fase di programmazione e riorganizzazione”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18195&fr=n

Dalla Newsletter n. 708, del 20 novembre 2013.
Emilia Romagna. È nata l’Azienda sanitaria unica. Assisterà 1.106.375 di persone.
Accorpa Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini e sarà la quinta Ausl più grande di Italia. Lusenti: “Il nostro obiettivo non è risparmiare ma spendere fino all’ultima risorsa disponibile per continuare a garantire i nostri elevati livelli di assistenza con un progetto che è di innovazione, sviluppo e crescita”. http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=18219&fr=n

Forum Non Autosufficienza. L’assistenza scarseggia. A danno di 5 milioni di persone.
A tanto ammonta il numero di persone coinvolte, tra non autosufficienti (secondo le stime circa 4 milioni), i loro familiari, i professionisti dei servizi sanitari e sociali e gli assistenti familiari privati. Nel 2012 azzerati i fondi statali. Nel 2013 stanziati 300 milioni per le politiche sociali e 275 milioni per le non autosufficienze. Ma si tratta del 60% in meno rispetto al 2008. I dati nel IV Rapporto del Network Non Autosufficienza.
http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=18221
 Link al Rapporto http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3929169.pdf

Dalla Newsletter n. 709, del 21 novembre 2013.
Ocse. Il Rapporto sanità 2013: “Spesa sanitaria italiana in calo: - 2,4% nel 2011-2012. Ma restiamo i più longevi dopo la Svizzera.
Il dato nell’edizione 2013 di Health at a Glance 2013. Contrazioni in altri 10 Pesi europei a seguito della crisi e della conseguente necessità di consolidamento fiscale. Tra i rilievi dell’Ocse al nostro Paese: tanti medici e pochi infermieri, pochi generici, troppi cesarei, obesità infantile. Ma per l’influenza i nostri anziani si vaccinano più di molti altri. Link al rapporto integrale:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=4749616.pdf
Art.: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18238&fr=n

Dalla Newsletter n. 710, del 22 novembre 2013.
La crisi è finita? Per i farmaci sembra di sì. Spesa record nel 2014: più di 1.000 mld di $. E la Cina diventerà il 2° mercato mondiale.
La spinta, che proseguirà fino al 2017 in tutto il mondo, grazie al sempre maggiore accesso ai farmaci nei paesi fino a pochi anni fa considerati “in via di sviluppo”. Ma non solo. L’exploit sarà frutto anche di molti farmaci innovativi in arrivo. In ogni caso 8 Paesi (tra cui l’Italia) continueranno ad avere da soli il 60% del mercato mondiale. Le stime dell’IMS nell’ultimo report.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18312&fr=n
Report (in inglese) http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1501906.pdf

Dalla Newsletter n. 711, del 24 novembre 2013.
Gli italiani vogliono la sanità pubblica. Il 65,1% soddisfatto del Ssn e l’80% promuove medici e infermieri.
Il dato nell’indagine di Ilvo Diamanti per conto di ATBV presentata oggi a Bologna. Insoddisfatto il 34,3% della popolazione. Netto il giudizio tra pubblico e privato: la sanità pubblica è più conveniente e più equa nell’accesso alle cure e per il 55,2% la tutela della salute dovrebbe restare appannaggio esclusivo del pubblico. Ottimo il giudizio su medici e infermieri.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18321&fr=n

Dalla Newsletter n. 712, del 25 novembre 2013.
Rapporto Eurostat sulla spesa sociale in Europa. Italia al top per le pensioni. Sulla sanità sotto la media UE.
Pubblicati i dati comparativi della spesa sociale nei Paesi dell’Unione Europea. Si conferma che spendiamo molto più degli altri per la previdenza e meno per la sanità. Siamo poi in coda per il sostegno alle abitazioni popolari con una quota dell’0,6% contro una media europea del 3,6%.
http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=18352

Dalla Newsletter n. 714, del 27 novembre 2013.
Studio Usa. Pandemia influenzale 2009. È stata una strage: 400mila morti.
Bilancio oltre 20 volte maggiore di quanto stimato finora. Se si contano tutti i decessi per malattie respiratorie influenzali nel periodo della pandemia di H1N1, e ci si aggiunge il numero di morti per altre condizioni aggravate dall’influenza, si arriva al numero record di 400 mila vittime. Uno studio della George Washington University getta nuova luce sulla pandemia che ha spaventato il mondo nel 2009.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=18395&fr=n

Dalla Newsletter n. 715, del 28 novembre 2013.
Istat: “Nel 2012 oltre 12 mila bimbi in meno rispetto anno precedente”.
Si conferma la tendenza alla diminuzione delle nascite avviatasi dal 2009 e che in quattro anni ha fatto registrare oltre 42 mila nati in meno. Se i nati da genitori stranieri continuano ad aumentare, continua il calo delle nascite all’interno di coppie italiane. A dirlo i dati del bilancio demografico della popolazione residente.
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=18421&fr=n

Dalla Newsletter n. 716, del 29 novembre 2013.
Centri psichiatrici. Allarme Sip: “Personale dimezzato, Dipartimenti di Salute Mentale in ginocchio”.
A causa delle difficoltà dei Centri Psichiatrici, infatti, oltre 1,2 milioni di pazienti vengono presi in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale. Mencacci (presidente Sip): “Si tratta di un numero elevatissimo considerate le condizioni spesso gravi dei pazienti.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=18440&fr=n

Dalla Newsletter n. 717, del 1° dicembre 2013.
Giornata Mondiale contro l’Aids. L’epidemia in Europa non si arresta.
Sono stati 131mila i nuovi casi nel continente. Attenzione al dato della “vecchia” Europa (in tutto 29 mila nuovi casi, Italia esclusa) dove il 40% è costituito da “uomini che hanno rapporti con altri uomini”. L’epidemia preoccupa soprattutto per l’età bassa dei contagiati. Ma il problema sono anche le ripercussioni a lungo termine delle cure e lo stigma che ancora colpisce le persone sieropositive.
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=18426&fr=n

Dalla Newsletter n. 719, del 3 dicembre 2013.
Isee. CdM vara riforma. Letta: “Misure a favore delle persone che ne hanno bisogno”.
Nel testo, grande attenzione alle prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria. Il disabile adulto che vivesse con i propri genitori potrebbe fare nucleo a sé. Differenziata, poi, la condizione economica dell’anziano non autosufficiente che ha figli che possono aiutarlo, da chi non ha alcun sostegno per fronteggiare le spese per il ricovero in struttura.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18498&fr=n
Link al dossier: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3199297.pdf
Link al testo: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=6994366.pdf

Assistenza transfrontaliera. Governo approva decreto legislativo. Più facile curarsi all’estero.
Il Cdm ha approvato il decreto legislativo che recepisce la direttiva della UE sui diritti dei pazienti per l’assistenza sanitaria transfrontaliera. Sarà consentito recarsi in un altro Stato membro al fine di riceverne cure ed ottenere al proprio rientro il relativo rimborso. Agevolato il riconoscimento delle ricette mediche.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18496&fr=n
Link al testo: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=9926215.pdf

Illegalità e corruzione in sanità. Bissoni (Agenas): “Ci costano 5-6 mld di euro l’anno”.
Una cifra, quella rilevata dal presidente dell’Agenzia, pari al 5-6% della spesa sanitaria. I dati presentati nel corso di un convegno su Trasparenza, Legalità ed Etica nel Ssn. “Ogni fatto corruttivo o anche solo il cattivo uso delle risorse, in sanità, è doppiamente inaccettabile perché incide direttamente sul diritto essenziale di accesso alle cure”.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18508&fr=n

Dalla Newsletter n. 720, del 4 dicembre 2013.
Anteprima. Ecco l’Atto di indirizzo per le convenzioni. Obiettivo: un nuovo modello di assistenza e l’H24 per tutta la settimana.
Sarà domani in discussione alla Conferenza dei presidenti delle Regioni la bozza che vi anticipiamo oggi. Tra i punti forti l’applicazione del ruolo unico per i medici di medicina generale e l’obbligatorietà dell’adesione dei medici ai nuovi assetti organizzativi regionali e al sistema informativo nazionale.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=18535&fr=n
Link alla bozza: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1253334.pdf

Dalla Newsletter n. 721, del 5 dicembre 2013.
Costi standard. Le Regioni Benchmark 2013 saranno Emilia Romagna, Umbria e Veneto
Lo ha deciso la Conferenza Stato-Regioni confermando la scelta di stamani in Conferenza dei Presidenti. Lorenzin: “Giornata importante”. Marini (Umbria): “Si parte da subito. Per il 2014 al lavoro su nuova proposta”. Zaia (Veneto): “Ho apprezzato decisione Lombardia di fare un passo indietro”. Annunciata anche conferenza straordinaria la prossima settimana per il riparto 2013.
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=18554&fr=n

Tumori. In Italia si sopravvive di più che nel resto d’Europa. Lo dimostra lo studio Eurocare.
A 5 anni dalla diagnosi di un tumore allo stomaco il 32% dei pazienti italiani sono ancora vivi, contro il 25% della media europea. Per il tumore del rene la percentuale è 67% contro 61% sempre a favore dell’Italia. Per la prostata 89% contro 83%. Per il colon 61% a 57% e per la mammella (86% contro il 82%).
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18549&fr=n

Dalla Newsletter n. 722, del 6 dicembre 2013.
Rapporto Censis 2013. “Oggi più che mai la sanità cammina sulle gambe degli operatori”.
E’ anche per questo che, a fronte dei tagli, si punta a migliorare il benessere e il clima organizzativo dei professionisti. Ma se nel rapporto con i pazienti i risultati sono evidenti, resta invece alta l’insoddisfazione del personale per la mancata corrispondenza tra impegno, risultato e riconoscimento. L’analisi nel capitolo “Welfare” del 47° Rapporto Censis sulla Situazione sociale del Paese.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18567&fr=n
Link al Rapporto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=4648823.pdf

Dalla Newsletter n. 724, del 9 dicembre 2013.
Bambini e sesso. L’Oms raccomanda: “A 4 anni il gioco del ‘dottore’, a 9 il preservativo”.
Già all’asilo i bambini devono conoscere il piacere della masturbazione e scoprire il corpo dell’altro sesso. A 9 anni devono sapere come usare il preservativo e a 15 essere ben consapevoli del diritto di abortire. A stabilirlo il documento sugli Standard per l’educazione sessuale elaborato dall’Oms Europa e dal Centro per l’educazione alla salute di Colonia.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18601&fr=n
Link al doc.: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=6982320.pdf

Piccoli ospedali. L’elenco dei 175 a rischio chiusura
L’ha pubblicato il quotidiano La Stampa citando dati del ministero della Salute. In tutto 12 mila posti letto che andrebbero chiusi o riconvertiti in strutture per riabilitazione e lungo degenza. Ma è subito polemica e la lista delle chiusure potrebbe assottigliarsi.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18613&fr=n
Link all’art.: http://m.lastampa.it/2013/12/08/italia/cronache/inefficienti-e-fonte-di-sprechi-ospedali-a-rischio-chiusura-CzLTrGdp4ipQ2mfmUJvkjP/pagina.html
Link alla mappa: http://www.lastampa.it/italia/la-mappa-degli-ospedali-che-chiudono
Link all’art.: Ospedali che devono chiudere, i 175 nomi e indirizzi: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca
-italia/ospedali-che-devono-chiudere-175-nomi-indirizzi-1739578/?

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Dalla Newsletter n. 726, del 10 dicembre 2013.
La sanità secondo l’Aiop, l’XI rapporto: “Milioni di italiani in fuga dalla sanità per colpa dei tagli e della crisi”. Per fermarli serve “più” privato.
Sempre meno risorse e il carico sui cittadini aumenta. Solo i ticket sono incrementati del 22% per visite e analisi e del 63% per i farmaci. E così sono sempre di più gli italiani che rinunciano o rimandano le cure. Che fare? Per l’ospedalità privata la ricetta è una: “Più soldi al privato convenzionato e meno all’ospedale pubblico e trasparenza nella gestione”.
Link alla sintesi: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3028991.pdf

Servizi socio-sanitari. Il 62% dei presidi è in mano ai privati, il 22% agli enti pubblici
Report dell’Istat sui presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari d’Italia che assistono 369.523 persone, per lo più anziani non autosufficienti, ma anche giovani con disturbi mentali o problemi di dipendenza. In totale 12.033 strutture per 386.803 posti letto. Solo il 7% al Sud.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18628&fr=n
Link al Report: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1064782.pdf

Dalla Newsletter n. 726, dell’11 dicembre 2013.
Precari sanità. Fadda firma direttiva a Regioni per proroga contratti fino al 2016.
Secondo la direttiva del sottosegretario alla Salute, dovranno essere prorogati tutti i contratti di lavoro precari in sanità, compresi quelli atipici e flessibili. Freno alle esternalizzazioni delle funzioni assistenziali. Fadda: “Proroga finalizzata a far sì che le Aziende sanitarie programmino al meglio l’utilizzo delle risorse umane e professionali”.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18642&fr=n
Link al testo: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3225972.pdf

Dalla Newsletter n. 727, del 12 dicembre 2013.
Dispositivi medici. Lombardia leader per numero di imprese.
Qui il 49% del fatturato italiano. Il Rapporto di Assobiomedica con Assolombarda e Regione. Boggio: “Un settore da volorizzare”. Bifulco: “Defiscalizzare investimenti in ricerca”. Melazzini: “Lavorare in squadra”. La massima concentrazione di imprese nella provincia di Milano.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18689&fr=n
Link al Rapporto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3248925.pdf

Dalla Newsletter n. 728, del 13 dicembre 2013.
Cronicità. Rapporto Cittadinanzattiva.
Tra costi elevati e difficoltà sul lavoro, curarsi è un lusso. Presentato a Roma il XII Rapporto sulle politiche della cronicità. Il disinvestimento nel welfare mette a dura prova i cittadini che, costretti confrontarsi con la crisi dei redditi familiari e con le discriminazioni regionali nell’accesso alle prestazioni socio sanitarie, ritardano o rinunciano alle cure necessarie. http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18686

 Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it
Le news del 20.09.2013.
Primo piano: Standard in Sanità: Intesa Stato Regioni indica come riferimento (Benchmark) Emilia Romagna, Umbria e Veneto. Precari Sanità: Intesa Ministero Sindacati e impegno per proroga incarichi al 2016. Riforma ISEE: il Governo approva il Decreto sul nuovo indicatore della situazione economica equivalente. I primi commenti. Metodo Stamina: TAR Lazio sospende decreto nomima esperti. L’ordinanza Tar e i commenti.
Interventi: Il nuovo reddito minimo ? Una beffa. di Chiara Saraceno. Il sistema sanitario inglese alle prese con il libero mercato. di Filippo Vecchia. Legge di stabilità, per Forum Terzo Settore il bicchiere è rimasto vuoto. di Pietro Barbieri.
Approfondimenti. Trasparenza, Legalità ed Etica nel Servizio Sanitario Nazionale - da Agenas. Progetti di umanizzazione per i pazienti fragili - da Ministero della Salute. Primo Rapporto sul secondo welfare in Italia 2013 - da Percorsi di II Welfare

Medicina territoriale, Cgil: servono indicazioni forti su atto d’indirizzo Regioni per il rinnovo delle convenzioni.
“Valorizzare i professionisti e garantire ai cittadini l’assistenza distrettuale h24”. Sono queste le indicazioni che la Cgil fornisce alla vigilia della presentazione, in Conferenza delle regioni, dell’atto di indirizzo per avviare le trattative per il rinnovo degli Accordi collettivi, le cosiddette ‘convenzioni’, della medicina territoriale. Un atto, affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Vera Lamoncia, e il responsabile Politiche della salute del sindacato, Stefano Cecconi, “che deve dare indicazioni forti e chiare per una riforma dell’assistenza territoriale e delle cure primarie, per rispondere ai bisogni legati ai cambiamenti demografici (invecchiamento della popolazione) ed epidemiologici (aumento delle cronicità)”. La Cgil, ricordano i due dirigenti sindacali, “ha presentato da tempo proposte organiche e sostenibili per garantire l’Assistenza sette giorni su sette, con centri socio sanitari h 24 del distretto socio sanitario in cui operano, insieme a specialisti ambulatoriali, infermieri e agli altri professionisti, i medici di medicina generale associati nelle Unità di cure primarie (e con i loro ambulatori diffusi nel territorio). La proposta - aggiungono - prevede un’unica figura di Medico di medicina generale, e superando la figura del medico di guardia medica, appare anacronistico mantenere forzate differenziazioni tra medici che hanno gli stessi titoli: i medici di famiglia e quelli di guardia medica”. La riforma proposta dalla Cgil per l’Assistenza Distrettuale, concludono Lamonica e Cecconi, “è vantaggiosa economicamente: combatte gli sprechi, favorisce una spesa più appropriata e può avere un forte impatto occupazionale. Per questo merita investimenti iniziali per essere avviata. La Cgil confederale sosterrà la categoria del settore (Fp Cgil Medici) che è impegnata nella contrattazione per tutelare insieme ai diritti dei lavoratori interessati anche quelli dei cittadini utenti”.

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