Block Notes n. 14, dicembre 2013

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:
1. Dalle agenzie di stampa regionali
Delibera regionale sui ticket: ci saremmo aspettati più equità
Il diritto alla salute dei minori figli di stranieri privi di permesso di soggiorno va garantito e tutelato!
Farmaci: primo taglio sui ticket. Un piccolo passo in avanti
Ticket/1, Maroni: approvati tagli per 54 milioni
Lombardia. Ticket/2, Mantovani: 6 milioni cittadini esenti
Lombardia. Maroni: più investimenti in welfare e sanità: non chiudiamo nessuno dei nostri ospedali

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
Ludopatia: la posizione delle Regioni sulle proposte di legge in materia
Professioni sanitarie. Perdono appeal tra i giovani: -11,5% le domande all’Università
Sì al Ddl Lorenzin. Ecco le nuove norme su sperimentazioni, riforma ordini, prevenzione.
Personale Ssn. Conto annuale 2012. In cinque anni quasi 9.000 in meno
Conferenza Stato Regioni. Fsn 2013. Pronto il primo riparto coi costi standard
Opg. Relazione Lorenzin in Parlamento. Dimessi finora 1.016 pazienti

1. Dalle Agenzie di stampa regionali
 Dalla Cgil Lombardia.
16/12/2013. Comunicato stampa. Dichiarazione di Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia. “Delibera regionale sui ticket: ci saremmo aspettati più equità”.
Nino Baseotto, Segretario generale della Cgil Lombardia ha dichiarato: "Le decisioni di oggi della giunta, apprezzabili nel ridurre il peso della compartecipazione sugli anziani con basso reddito, attenuano però solo in parte le iniquità del sistema. In particolare, non affrontano il problema di quelle famiglie che, per mancanza di mezzi e per il costo delle prestazioni, sono costrette a rinunciare alle cure. Di queste aveva parlato l'assessore Mantovani, ma nella delibera non se ne fa cenno. Così come non si è voluto affrontare il problema dei disoccupati, dei cassintegrati e dei lavoratori in mobilità, per i quali sono state confermate le condizioni di esenzione in vigore; ribadiamo quindi la critica espressa già l'anno scorso, quando erano state fortemente ridotte le esenzioni. Dopo tanti annunci, conclude il segretario generale della Cgil Lombardia, ci saremmo aspettati più equità verso coloro che stanno già pagando pesantemente la crisi".

16/12/2013 - Comunicato stampa. Dichiarazione di Fulvia Colombini e Melissa Oliviero della Segreteria della Cgil Lombardia.
“Il diritto alla salute dei minori figli di stranieri privi di permesso di soggiorno va garantito e tutelato! Fulvia Colombini e Melissa Oliviero, della Segreteria della Cgil Lombardia, a proposito dell’annunciata delibera regionale relativa alle regole di gestione 2014 per la sanità in Lombardia hanno dichiarato: “Si potrebbe dire ‘Meglio tardi che mai!’ Ci riferiamo alla novità, contenuta nelle regole varate dall'Assessore Mantovani, che prevedono l'iscrizione al Servizio Sanitario dei minori residenti in Lombardia, figli di stranieri privi di regolare permesso di soggiorno e la possibilità di accesso al Pediatra di libera scelta, che è la figura di riferimento sanitario di tutti i bambini e adolescenti. Cgil Cisl Uil Lombardia hanno chiesto fin dalla scorsa primavera all'Assessore Mantovani di rendere disponibile questo diritto a favore dei minori, come indicato dalle linee guida varate nel gennaio scorso dalla Conferenza Stato e Regioni, ma non abbiamo ricevuto risposta. Analogamente si erano mosse altre associazioni che hanno promosso un ricorso legale contro la Regione e anche l'opposizione in Consiglio Regionale aveva sollecitato la Giunta a dare risposta positiva. Oggi, dopo mesi di pressioni, finalmente sembra aprirsi una possibilità. Chiediamo che la norma diventi immediatamente operativa e che ai minori sia assegnato, in via stabile il pediatra di riferimento, che è la figura indispensabile per garantire la tutela della salute, il regolare svolgimento delle vaccinazioni e il controllo della crescita negli anni più delicati della vita. Pensiamo che questa scelta sia nell'interesse dei singoli minori e delle loro famiglie, ma anche nell'interesse di tutta la comunità lombarda. Per la Cgil va però tutelato il diritto alla salute di tutti, indipendentemente dall'avere o meno il permesso di soggiorno; così facendo si tutela meglio la salute di tutta la popolazione, e si alleggerirebbero anche i servizi di Pronto Soccorso degli ospedali, che sono sempre intasati. Il problema vero per il nostro paese è quello di cambiare la legge Bossi/Fini che è sbagliata perché costringe tanti nell'illegalità. La Cgil non si stancherà di chiederlo e di mobilitarsi per ottenerlo”.

 Dallo Spi Cgil Lombardia.
18/12/2013. Comunicato stampa. Dichiarazione di Stefano Landini, segretario generale e Claudio Dossi, segretario Spi Cgil Lombardia. “Farmaci: primo taglio sui ticket. Un piccolo passo in avanti quello operato dalla Giunta Lombarda con la riduzione dei ticket sanitari.
Dal 31 marzo 2014 gli over 66 con un reddito annuo inferiore ai 18mila euro non pagheranno più la ricetta sui farmaci. Sono stati alzati i limiti di reddito utili per l’esenzione: dagli attuali 8.263 euro per le persone sole e 11.362 se con coniuge a carico, ai 18mila previsti. La Regione valuta in ottocentomila i cittadini lombardi che potranno trarne beneficio, con un costo complessivo di circa 40 milioni di euro. I cittadini lombardi rimangono, comunque, a livello nazionale quelli che pagano i ticket più cari. Si stimano in più di 265 milioni di euro i ticket pagati per l’acquisto di farmaci a cui dobbiamo aggiungere altri 150 milioni pagati per le prestazioni nelle macro aree ambulatoriali, per visite ed esami. Pur considerando questo un primo positivo impegno della Regione per ridurre il carico della tassazione sulle persone più fragili, riteniamo lo strumento ancora insufficiente per affrontare la piaga sociale della povertà, oggi sempre più dilagante. Molti, troppi sono i cittadini lombardi che preferiscono non acquistare farmaci o non eseguire accertamenti o visite per i costi che devono sostenere, costi che andrebbero a ridurre drasticamente il piccolo reddito familiare di cui dispongono. Quella povertà, che da tempo denunciamo, colpisce ormai una famiglia su quattro, mentre un pensionato su due non dispone di un reddito sufficiente per far fronte ai bisogni personali. Si tratterebbe di una cifra minima di 30 euro, da calcolare per ogni cittadino lombardo, come per altro proposto da tempo da importanti centri di ricerca universitari anche lombardi ; da trovare nelle pieghe del bilancio regionale, per tentare di risolvere alla radice il problema della povertà in una Regione ancora ricca, come la Lombardia. Recentemente l’assessorato alla Famiglia si è posto un obiettivo simile nei documenti di programmazione, chiedendo un impegno di spesa di circa 330 milioni di euro per poter affrontare le problematiche sociali più urgenti. La messa a disposizione di una tale somma permetterebbe, infatti, l’attivazione di politiche strutturate di contrasto al fenomeno della povertà. Questo permetterebbe la definizione di interventi complessivi che non guardino solo al problema della salute, ma anche a quello dell’abitazione o del come poter mantenere i figli a scuola. Interventi che avrebbe anche l’indubbio vantaggio di aiutare quelle persone e quelle famiglie che oggi non arrivano più a fine mese e che devono ogni giorno combattere per avere il pasto o la cena. Noi da tempo ci stiamo adoperando, anche con gli accordi sottoscritti con la stessa Regione, perché si arrivi alla costruzione di una vera politica sociale organica a tutela degli anziani fragili e di tutti coloro che oggi vivono con profondo disagio questa situazione di crisi.”

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 18 dicembre 2013
Lombardia. Ticket/1, Maroni: approvati tagli per 54 milioni.
Il presidente: realizzato punto importante nostro programma. La Regione dà prova di riuscire a ridurre pressione fiscale. Dal programma ai fatti: tagliati i ticket sanitari. Ne hanno dato notizia il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani al termine della riunione di Giunta di questa mattina, presentando le nuove esenzioni varate dall’Esecutivo lombardo in materia sanitaria, rese possibili grazie all’applicazione dei costi standard, rivendicata con forza da Palazzo Lombardia. Le misure. La delibera da 54 milioni, ha spiegato il governatore, “è modulata su tre misure: 40 milioni sono destinati all’esenzione completa dei ticket sui farmaci per i cittadini lombardi con più di 65 anni e con reddito inferiore ai 18.000 euro”. “Riguarda, ha fatto notare il presidente, di 800.000 persone”. “A questo intervento principale – ha proseguito - si aggiungono uno da 12 milioni di euro, per il mantenimento delle esenzioni per disoccupati, cassaintegrati e minori di 14 anni, e uno da 2 milioni di euro per il mantenimento dell’esenzione per numerosi interventi chirurgici in ‘day surgey’. Questi ticket, ha ricordato ancora Maroni, dovevano entrare in vigore nel giugno scorso, a seguito di una delibera del dicembre 2012, ma l’avevamo sospesa per sei mesi. Oggi abbiamo deliberato una nuova sospensione per tutto il 2014”.

Lombardia. Ticket/2, Mantovani: 6 milioni cittadini esenti.
“La decisione sulla riduzione dei ticket è stata presa e fa parte delle norme della Regione, per cui mi auguro di non leggere più interrogativi, dubbi o supposizioni su questo tema”. E’ quanto ha detto il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, commentando la delibera approvata oggi dalla Giunta. “È una norma, ha proseguito Mantovani, che incide sul piano sociale, aiutando le persone anziane. Togliere agli over 65 anche solo la spesa di 2 o 4 euro ogni volta che vanno in farmacia per comprare le medicine è una soluzione straordinaria. Le 800.000 persone che esentiamo oggi dal pagamento dei ticket sui farmaci si aggiungono ai 5 milioni di Lombardi già esenti. Raggiungiamo dunque la cifra di quasi 6 milioni: si tratta di un numero molto considerevole”.

 Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 18 dicembre 2013
Lombardia. Maroni: più investimenti in welfare e sanità: non chiudiamo nessuno dei nostri ospedali.
“Nel welfare e nella sanità investiamo l’1,6% in più rispetto al 2013. Il nostro servizio socio-sanitario è un servizio d’eccellenza, che vogliamo migliorare, per questo investiremo ancora di più”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, a Palazzo Pirelli, per presentare il Bilancio 2014 della Regione Lombardia. Non chiuderà nessun ospedale. “Ribadisco che non chiuderemo alcun ospedale, neppure quelli piccoli, che sono fondamentali, ha chiarito Maroni. Noi non abbiamo bisogno di chiuderli, perché siamo in grado di mantenerli tutti. E domani licenzieremo la delibera che stanza 256 milioni per l’edilizia sanitaria. Inoltre, facciamo altri interventi impegnativi sul welfare come i 53 milioni per il fabbisogno abitativo delle famiglie e i 60 milioni sul fondo regionale a sostegno delle famiglie e dei suoi componenti fragili”.

2. Dalle Agenzie di stampa nazionali
 Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter
Da Regioni.it n. 2407 del 18 dicembre 2013.
Ludopatia: la posizione delle Regioni sulle proposte di legge in materia.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 5 dicembre ha approvato un documento di osservazioni sulle proposte di legge d’iniziativa parlamentare in materia di prevenzione, cura e riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Il Documento è stato poi trasmesso alle Commissione Affari sociali della Camera, presieduta da Pierpaolo Vargiu, ed è stato pubblicato sul sito www.regioni.it.
Si riporta il testo integrale del documento al quale è stato allegato anche una precedente posizione assunta dalla Conferenza delle Regioni in materia, del 19 aprile 2012:
http://www.regioni.it/it/show-2407/newsletter.php?id=1897#art11989

 Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it/
Dalla Newsletter n. 730, del 16 dicembre 2013.
Professioni sanitarie. Perdono appeal tra i giovani: -11,5% le domande all’Università.
Resta però stabile il numero dei posti a bando e il rapporto tra domande e posti a disposizione scende da 4,4 a 3,9. Ma cresce la disoccupazione e il fabbisogno va rivisto.
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18734&fr=n
Il Rapporto: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=9515300.pdf

Dalla Newsletter n. 731, del 17 dicembre 2013.
Sì al Ddl Lorenzin. Ecco le nuove norme su sperimentazioni, riforma ordini, sicurezza alimentare, prevenzione (e molto altro).
Approvato in prima lettura dal Cdm del 26 luglio scorso, è riapprovato in Consiglio dei ministri per il sì definitivo il ddl del ministro della Salute che recepisce in parte il “vecchio” omnibus Fazio-Balduzzi. Parere favorevole delle Regioni.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18778&fr=n
Il testo: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1537101.pdf.

La sintesi: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=4568

Personale Ssn. Conto annuale 2012. In cinque anni quasi 9.000 in meno. Ma la spesa aumenta.
In tutto 673.335 operatori dipendenti (65% donne), più 33.322 flessibili. Il calo dal 2007 è stato dell’1,3%. La spesa nel 2012 è stata di 40,131 miliardi (+2,8% rispetto al 2007). Retribuzione media 38.781 euro. Ecco i dati del rapporto del Mef.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=18784&fr=n
La sintesi: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=5928050.pdf

Dalla Newsletter n. 732, del 18 dicembre 2013.
Conferenza Stato Regioni. Fsn 2013. Pronto il primo riparto coi costi standard.
In tutto 107 mld. Ma è polemica sulla popolazione. Di questa cifra 104,082 mld sono fondi indistinti e 2,654 mld vincolati e 267 milioni accantonati. All’attenzione di Governo e Regioni la prima intesa sul riparto del fondo sanitario 2013 basata sulle tre regioni benchmark. Alcune regioni perdono rispetto al criterio 2012 ma soprattutto per effetto della riduzione della popolazione. Ripartite anche le risorse per gli obiettivi di Psn. La proposta di riparto:

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18805&fr=n
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2738015.pdf

Opg. Relazione Lorenzin in Parlamento. Dimessi finora 1.016 pazienti.
Ma serve un’altra proroga. L’andamento delle dimissioni ha registrato un trend in crescita negli anni, passando dai 286 pazienti dimessi nel 2010, ai 312 del 2011, fino a 418 nel 2012. Ecco il testo della relazione che illustra i programmi regionali per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma sarà necessaria una nuova proroga.
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=18786&fr=n
La relazione: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=1050410.pdf

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