Lombardia: cig e licenziamenti, è boom

I dati elaborati dalla Cgil regionale. La cassa integrazione aumenta del 6%. I licenziamenti sono 45mila, il 25% in più rispetto all'anno scorso. Il sindacato chiede un tavolo per rilanciare l'industria lombarda

di rassegna.it

Il 2012 volge ormai verso la fine. In Lombardia, come nel resto del paese, non c’è nessuna crescita, mentre semmai a crescere è l’allarme per la difficile situazione del mondo del lavoro e delle imprese. È l’allarme della Cgil lombarda che ricorda i numeri dell’economia reale e del sistema produttivo.

A fine settembre i dati Inps, rielaborati dal Dipartimento politiche contrattuali della Cgil regionale, confermano una crescita della cassa integrazione complessiva del 6% rispetto ai primi 9 mesi del 2011. Aumentano cassa in deroga (18%) e cassa ordinaria (55%), mentre si riduce del 29% la cassa straordinaria. L’osservatorio regionale rileva che nei primi 9 mesi del 2012 siamo già arrivati a 45.370 licenziamenti, con una crescita del 25% rispetto agli stessi mesi del 2011.

“Questi dati – sottolinea la nota della Cgil Lombardia – segnalano ancora una volta la profondità della crisi, la sua trasformazione e l’andamento oscillante dei suoi effetti, e riconfermano le caratteristiche e i limiti di struttura del sistema economico regionale: il tessuto produttivo e occupazionale della Lombardia, dall’inizio della crisi, sta subendo una significativa riduzione (circa il 25%), mentre la disoccupazione è in crescita (i dati ufficiali indicano che è arrivata a oltre il 7%), e l’elenco delle aziende e delle attività in difficoltà o in procinto di chiusura testimoniano di uno stillicidio continuo e inarrestabile e di un crescente e preoccupante allarme sociale.

La Cgil non si rassegna alla crisi. “Abbiamo chiesto di attivare rapidamente un tavolo che, oltre alle commissioni parlamentari Lavoro e Attività produttive, che abbiamo incontrato a Roma unitariamente, comprenda il governo, la Regione e le parti sociali, per individuare linee politiche concrete e immediate di intervento per difendere e rilanciare il manifatturiero lombardo", sottolineano a Sesto S. Giovanni".

"Crediamo che dinanzi alla crisi globale, le cui cause non sono state aggredite né superate, occorra intervenire per sostenere i settori industriali e commerciali, i consumi, difendere lo Stato sociale e aggredire i problemi strutturali del paese reale, a partire dalle mancate politiche industriali che, insieme alla grande evasione, alla corruzione devastante e alle infiltrazioni mafiose, devono essere affrontati e risolti, per dare al paese e alla Lombardia una prospettiva di salvezza, di ripresa e di sviluppo che siano fondate su basi reali e non sulla propaganda mediatica. Per questo la Cgil il 20 ottobre sarà in piazza a Roma, per difendere il lavoro e per proporre un “Piano del lavoro” da avanzare al paese, al governo, alle forze politiche e sociali”.

11 ottobre 2012

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies