L’Eco di Bergamo, 23 dicembre 2011

Politiche attive del lavoro: accordo per il rilancio

Firmato in Regione il «Patto» fra le parti sociali
Dote ricollocazione anche ai disoccupati e voucher per beneficiare di servizi vari

L’impegno era stato preso e ieri, con la firma del patto per le politiche attive del lavoro, è stato mantenuto.
Con la sottoscrizione, a inizio dicembre, dell’accordo quadro sulla cassa integrazione in deroga in Regione Lombardia, infatti, le parti sociali avevano deciso di incontrarsi di nuovo per definire il capitolo delle politiche attive del lavoro. In sostanza il patto siglato «rinnova e migliora lo strumento della dote per incentivare e sostenere i lavoratori in cassa in deroga e chi è disoccupato a trovare un nuovo posto di lavoro o a riqualificarsi», come commentano i sindacati. A beneficiare dell’intesa raggiunta sono circa 20 mila cassintegrati e 70 mila disoccupati lombardi.

La dote ricollocazione

È prevista ad esempio la dote riqualificazione, rivolta a chi ha necessità di acquisire nuove competenze professionali, e la dote ricollocazione, per chi sta perdendo il posto di lavoro pur essendo ancora in cassa integrazione in deroga.
Quest’ultima in particolare nel 2012 sarà estesa ai lavoratori disoccupati e iscritti alle liste di mobilità, che attualmente non beneficiano di interventi di sostegno.
È stato concordato inoltre il rafforzamento dei tavoli di concertazione territoriale, per individuare i bisogni formativi, le necessità occupazionali e le linee di sviluppo del territorio. Per un’offerta più mirata sarà realizzato un sistema di valutazione degli operatori: centri per l’impiego, enti di formazione, enti di servizi al lavoro, sulla base dei risultati della ricollocazione e verranno individuati modelli d’intervento per la gestione delle crisi aziendali di particolare rilevanza per favorire la ricollocazione delle persone. Inoltre si pensa a misure nuove di cofinanziamento da parte dei fondi interprofessionali.

Il voucher di conciliazione

Sarà inoltre istituito un voucher di conciliazione per l’utilizzo di diversi servizi rivolto a chi, dopo un percorso di ricollocazione, accetta un nuovo posto di lavoro.
«Siamo soddisfatti - dice il segretario generale della Cisl Lombardia Gigi Petteni -, prima di tutto perché è stata accolta la nostra principale richiesta di estendere le politiche attive ai lavoratori licenziati e disoccupati che non vanno abbandonati a se stessi, ma vanno sostenuti. Siamo sempre più convinti che per affrontare questa grave crisi non basti concedere la cassa integrazione: bisogna aiutare maggiormente i lavoratori in esubero a non rassegnarsi e ad attivarsi per una nuova occupazione. Con questo accordo la Lombardia si candida a sperimentare in modo attivo la riforma degli ammortizzatori che il governo deve fare non di testa sua, ma ascoltando le parti sociali e le esperienze dei territori».
«La struttura dell’accordo – dichiara Fulvia Colombini della segreteria regionale della Cgil – ha caratteristiche programmatiche e individua una serie di azioni condivise che dovranno essere realizzate nel corso del 2012 per rendere le politiche attive del lavoro più rispondenti ai bisogni di lavoratori coinvolti nelle crisi aziendali, per riqualificarli o accompagnarli a un nuovo posto di lavoro». Inoltre «valuto positivamente i contenuti dell’accordo – puntualizza Colombini – anche per la visione di prospettiva contenuta e per la possibilità di sviluppare a tutti i livelli (regionale, provinciale, di categoria e aziendale), azioni volte a sostenere e accompagnare i lavoratori nei periodi di crisi».
L’intesa è stata sottoscritta anche da Confcommercio, che ieri ha siglato anche l’accordo sulla cassa in deroga, su cui in un primo tempo si era riservata di fare ulteriori valutazioni.

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