VARESE7PRESS 23-06-2011

Anche in provincia di Varese moltissimi pensionati sono in difficoltà a livello economico. SPI-CGIL:” Bisogna trovare subito soluzioni”.

Varese, 23 giugno 2011-Dopo i dati ufficiali INPS anche quelli diffusi recentemente dall’ISTAT confermano che quasi la metà degli assegni pensionistici (31,4 per cento) è compreso tra 500 e mille euro e il 39,1 per cento degli assegni pensionistici è addirittura inferiore a 500 euro mensili.
Per fortuna ora il sindacato dei pensionati non è il solo a denunciare che le pensioni sono sempre più povere, ma questo non ci rincuora, anzi ci obbliga come SPI-CGIL, unitamente agli altri sindacati confederali dei pensionati, a programmare, anche a Varese, una campagna straordinaria in difesa del potere d’acquisto delle pensioni.
Anche nella nostra provincia, molti pensionati, soprattutto quelli che sono andati in pensione parecchi anni fa, vedono il potere d’acquisto del loro assegno previdenziale ridursi anno per anno.
L’ISTAT conferma che la perdita del potere d’acquisto delle pensioni causa, anche nella industrializzata provincia di Varese, un continuo impoverimento dei pensionati (in particolare donne) e delle loro famiglie.
Inoltre i pensionati sono penalizzati anche indirettamente: il governo ha tagliato le risorse ai comuni del varesotto che a loro volta riducono le risorse destinate agli interventi sociali per gli anziani (si pensi per esempio cosa questo significhi per le famiglie con persone non autosufficienti)

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