Ancora due morti sul lavoro in lombardia: un forte impegno per fermare la strage quotidiana. dichiarazione di nino baseotto, segretario generale della cgil lombardia

COMUNICATO STAMPA






ANCORA DUE MORTI SUL LAVORO IN LOMBARDIA: UN FORTE IMPEGNO PER FERMARE LA STRAGE QUOTIDIANA. DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA


ANCORA DUE MORTI SUL LAVORO IN LOMBARDIA: UN FORTE IMPEGNO PER FERMARE LA STRAGE QUOTIDIANA. DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA


A proposito dell’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Ono San Pietro, in Valcamonica, in provincia di Brescia, nel quale due lavoratori edili hanno perso la vita dopo essere stati travolti dal crollo di un muro, il Segretario Generale della CGIL lombardia Nino Baseotto ha dichiarato: "ancora due vittime si sono aggiunte oggi allo stillicidio quotidiano di morti sul lavoro che il sindacato continua a denunciare da tempo.


Con questo ennesimo gravissimo incidente, il numero dei morti sul lavoro in Lombardia sale ad oltre 30 dall’inizio del 2008.


La stragrande maggioranza degli incidenti è avvenuta in situazioni di evidente non applicazione delle norme sulla sicurezza e in condizioni di precarietà, lavoro nero, lavoro grigio e sommerso, che contribuiscono pesantemente al determinarsi di una situazione generale di insicurezza.

Risulta quindi evidente che insieme allo sforzo di intensificare i controlli sulle aziende, di garantire che gli illeciti vengano sanzionati, oltre che di promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza, occorrerà agire anche per l’emersione del lavoro nero, di tutte le evasioni contributive e previdenziali, contro la precarietà e per la stabilizzazione dei contratti.


La CGIL Lombardia – ha concluso il Segretario generale - chiede alla Regione un impegno urgente preciso a coinvolgere tutti i soggetti, dalle parti sociali al sistema delle imprese e alle istituzioni preposte, affinché si possa determinare una svolta significativa e si possa fermare la strage quotidiana delle morti e degli infortuni sul lavoro".



Sesto San Giovanni 8 settembre 2008