Dichiarazione di nino baseotto, segretario generale della cgil lombardia sulle mobilitazioni sindacali di oggi.


COMUNICATO STAMPA

DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA SULLE MOBILITAZIONI SINDACALI DI OGGI.


“In questi giorni, ed in particolare oggi, nella nostra regione - ha detto Nino Baseotto, neosegretario della CGIL Lombardia – ci sono stati momenti significativi di mobilitazione che hanno coinvolto migliaia di lavoratrici e di lavoratori, di pensionate e pensionati.

Stamattina le Organizzazioni Sindacali del Pubblico Impiego hanno dato vita a presidi, volantinaggi e cortei in tutte le maggiori città per protestare contro la manovra finanziaria del Governo e contro i pesanti effetti che avranno i tagli previsti sulle condizioni di lavoro e i diritti dei dipendenti pubblici e sulla qualità dei servizi ai cittadini, a cominciare da quelli che devono garantire il diritto alla cura della salute.

E’ molto importante – ha aggiunto il leader della CGIL Lombardia – che questa mobilitazione abbia avuto un carattere unitario, sulla base delle posizioni comuni definite dalle tre categorie di CGIL CISL UIL.

Non altrettanto è avvenuto, purtroppo, nel caso della trattativa per il rinnovo del CCNL del Commercio, del Terziario e dei servizi, che si è conclusa con la grave decisione unilaterale di Fisascat CISL e Uiltucs UIL di procedere alla firma separata dell’accordo”.

Questa mattina le delegate e i delegati della Filcams CGIL regionale si sono riuniti in assemblea alla sala della Provincia di Milano, hanno approvato un ordine del giorno nel quale si esprime pieno sostegno alle posizioni tenute dalla categoria nel corso della trattativa, si decide una campagna di assemblee per informare le lavoratrici e i lavoratori e si chiede l’indizione di uno sciopero nazionale per il mese di settembre.

“La decisione delle altre due organizzazioni sindacali di siglare l’intesa separatamente – ha detto Baseotto intervenendo all’assemblea – è doppiamente grave: nel metodo, perché contravviene a tutte le regole comuni in tema di democrazia sindacale, e nel merito, perché divide i lavoratori e colpisce in modo particolare i giovani”. Il profondo disaccordo della Filcams CGIL riguarda infatti, tra le altre cose, l’obbligatorietà del lavoro domenicale e la scelta di aumentare l’orario di lavoro a chi, d’ora in poi, sarà assunto come apprendista.

La CGIL – ha aggiunto Baseotto – non considera affatto chiusa la vertenza contrattuale, e sosterrà la categoria nelle iniziative che via via assumerà.

Peraltro, faremo di tutto e anche di più, in Lombardia come a livello nazionale, per recuperare un positivo rapporto unitario con CISL e UIL”.



Sesto San Giovanni 23 luglio 2008

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