Bene il federalismo ma no alle tentazioni devoluzioniste. dichiarazione di susanna camusso segretario generale della cgil lombardia
COMUNICATO STAMPA
BENE IL FEDERALISMO MA NO ALLE TENTAZIONI DEVOLUZIONISTE. DICHIARAZIONE DI SUSANNA CAMUSSO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la sua proposta di declinazione dell’articolo 116 della Costituzione.
Inizia un iter che si confronterà con il Governo centrale e con le altre Regioni.
L’applicazione dell’articolo 116 della Costituzione, la definizione di un quadro di certezze sui poteri legislativi è una scelta utile e necessaria.
Come va positivamente valutato che il testo e le affermazioni della delibera approvata, hanno smentito i toni da conflitto istituzionale e devoluzione che troppo spesso sono echeggiati dalla Giunta e dalla maggioranza regionale.
Sui 12 punti approvati la CGIL Lombardia deve comunque rilevare che:
sull’ambiente la dimensione globale dei problemi di inquinamento suggerisce che i limiti per aria e acqua dovrebbero essere il più possibile univoci non solo in scala nazionale, ma almeno europea, per il benessere dei cittadini e per evitare forme di concorrenza sleale.
Sulla sanità registriamo un’inutile e provocatoria volontà di conflitto tesa a scaricare sul governo nazionale una politica dei ticket tutta lombarda,
che fa degli abitanti di questa regione quelli sottoposti alla maggiore spesa sanitaria.
La politica di compartecipazione alla spesa e di privatizzazione, com’è evidente, mostra la corda, riproporla nel contesto del 116 è una maschera inutile e sbagliata.
Sulla Previdenza complementare, il tema è incomprensibile prevedendo la legge nazionale tutte le condizioni per iniziative regionali; verrebbe quindi da pensare o ad un’idea di scardinamento del sistema previdenziale nazionale o di attribuzione alla Regione di normazione dei dipendenti pubblici: né l’una né l’altra strada sono a nostro avviso percorribili.
Il nostro invito è quindi a correggere le effettive deleghe nel percorso di attuazione della legge nazionale di recepimento .
Infine ci auguriamo che davvero queste siano le modalità e i termini delle scelte della Regione. Coerenza richiederebbe una rapida revisione del progetto di legge sull’istruzione e la formazione che invece presenta tutti gli elementi di strappo istituzionale e costituzionale.
Il 12 aprile CGIL CISL UIL, i pensionati e i lavoratori manifesteranno davanti alla Regione per i confronti negati e le scelte sbagliate: una voce forte perché la concertazione che la Regione rivendica da altri, sia innanzitutto realizzata in Lombardia.
Sesto San Giovanni 4 aprile 2007