Una legge regionale sull’istruzione e formazione, inefficace, discriminante e anticostituzionale ……………siamo in lombardia !
Una legge regionale sull’istruzione e formazione, inefficace, discriminante e anticostituzionale ……………siamo in Lombardia !
Lettera aperta alle famiglie agli studenti e ai lavoratori della scuola.
Giovedi 26 Luglio, a scuole chiuse, il Consiglio Regionale della Lombardia, a maggioranza, ha approvato il PDL sul “Sistema Educativo dell’Istruzione e Istruzione e Formazione Professionale”.
Dal 01 settembre entrerà quindi in vigore una legge regionale, in palese contrasto con quanto approvato in sede di finanziaria e per decreto legge dal Parlamento italiano su tale materia; un grave e importante conflitto tra le norme nazionali e quelle regionali che andrà a gravare sulle famiglie e sugli studenti.
La legge che è stata approvata non condivisibile per non poche questioni:
· Si “legalizzano”, dopo l’uscita dalla III° media, due percorsi tra loro nettamente distinti: quello legato all’istruzione canonica, liceale e tecnica, e quello legato all’Istruzione e alla Formazione Professionale fino ad arrivare ad ammettere un assolvimento d’istruzione anche dentro le “scuole bottega”. Il tanto contestato “doppio canale” della riforma “Moratti”, quella che riteneva giusto separare per ordine di “saperi”, osteggiata dai lavoratori dalle organizzazioni sindacali dalle famiglie e dagli studenti, torna a vivere in versione “lombarda”;
· Si sceglie, sull’obbligo scolastico, di dare autorizzazione all’assolvimento anche dentro percorsi non scolastici. Questo, oltre a trovare la nostra contrarietà nel merito, è in aperto contrasto con il decreto legge sul regolamento per l’obbligo scolastico che il governo si appresta ad approvare, recependo quanto previsto dalla legge finanziaria 2007. E’ inaccettabile che in Lombardia l’obbligo scolastico sia una “cosa” e nel resto del Paese sia “un’altra”;
· Si è scelto per un sistema di accreditamento per il quale avranno lo stesso trattamento di finanziamento sia scuole pubbliche che private. Ciò è incostituzionale;
· Si attribuisce al Dirigente Scolastico la facoltà di selezionare, reclutare e valutare il personale docente e non docente ai fini della costituzione del proprio organico e ciò in sfregio alle norme nazionali che in materia regolano l’accesso alla funzione docente attraverso concorsi pubblici;
· La nuova legge regionale non muove nella direzione di un necessario rilancio di sistema della Formazione Professionale.
Il lavoro doveva essere il punto di riferimento e l’unica collocazione di sistema che avrebbe dovuto prevedere sia l’integrazione con il percorso biennale della scuola secondaria superiore che un forte aggancio col mondo del lavoro per l’acquisizione di titoli professionali dopo l’assolvimento dell’obbligo.
Altre necessarie integrazioni avrebbero dovuto riguardare l’aggiornamento e la riqualificazione delle maestranze, le collaborazioni in spazi dedicati alla formazione continua, l’arricchimento e completamento dei percorsi scolastici superiori di post diploma e post-laurea, l’attivazione di collaborazioni professionali a favore del sistema universitario.
Infine riteniamo grave il fatto che tutto ciò si sia costruito senza nessuna consultazione dei Dirigenti, dei docenti, delle famiglie e degli studenti, cioè con chi nelle scuole lavora e con chi le scuole le vive.
Proponiamo ai tanti che condividono il nostro giudizio di aderire alle iniziative di mobilitazione che verranno proposte contribuendo a sostenere l’idea che questo Paese, a partire dalle ragazze e dai ragazzi che vivono in Lombardia, si merita ben altro.
Corrado Ezio Barachetti Segretario Generale FLC CGIL Lombardia
Susanna Camusso Segretaria Generale CGIL Lombardia