Due incidenti sul lavoro a brescia. sciopero immediato ferma i cantieri metrebus. dichiarazione di susanna camusso, segretario generale cgil lombardia: bisogna fermare la strage quotidiana


COMUNICATO STAMPA


DUE INCIDENTI SUL LAVORO A BRESCIA. SCIOPERO IMMEDIATO FERMA I CANTIERI METREBUS.
DICHIARAZIONE DI SUSANNA CAMUSSO, SEGRETARIO GENERALE CGIL LOMBARDIA: BISOGNA FERMARE LA STRAGE QUOTIDIANA

Ancora due tragici incidenti sul lavoro in poche ore a Brescia. Un muratore, Vincenzo Milini di 42 anni è morto ieri intorno alle14,30 in un incidente accaduto in un cantiere edile. Era impegnato nello scavo delle fondamenta di un edificio, quando del terreno gli è franato addosso uccidendolo.
Stamattina un muratore di 52 anni, Franco Rizza è morto nel cantiere per la realizzazione della metropolitana in via Bissolati cadendo da un ponteggio di tre metri che gli è poi crollato addosso.
Era dipendente dell'azienda subappaltatrice Astaldi di Roma, che sta costruendo Metrebus di Brescia.
Immediata la reazione dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali Fillea Filca Feneal che hanno immediatamente indetto uno sciopero di tutti i cantieri del Metrebus. Lo sciopero, già in corso, si protrarrà e nel pomeriggio si terrà un'assemblea permanente presso la mensa.
Susanna Camusso, nel commentare questi due gravi infortuni, gli ultimi di una lunghissima serie nel nostro paese e in particolare in Lombardia, ha sottolineato come entrambi siano avvenuti "in situazioni di evidente non applicazione delle norme sulla sicurezza. Questo rende sempre più necessario operare con fermezza sul terreno dei controlli e delle sanzioni alle aziende che non applicano la legge 626, ma occorre anche che il Governo si impegni a procedere al più presto al varo dei testi applicativi della legge delega, che senza decreti attuativi rischia di non poter essere utilizzata per combattere efficacemente il fenomeno delle morti sul lavoro". Il Segretario generale della CGIL Lombardia, sottolineando la preoccupazione del sindacato ha aggiunto: "è ora di dire basta a questa strage quasi quotidiana, a questo tremendo stillicidio di vite umane che aspirano solo ad avere un lavoro. Noi ci battiamo perché a quel lavoro vengano garantiti dignità e diritti fondamentali, come quello alla salute e alla sicurezza".

Sesto San Giovanni 26 settembre 2007


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