L'irresponsabilità del Sindaco leghista di Adro ricade sulla sua comunità

Dichiarazione di NINO BASEOTTO Segretario generale e di FULVIA COLOMBINI componente della Segreteria CGIL Lombardia

La vicenda del Comune di Adro (Brescia) è indicativa di una mancanza di responsabilità politica e di una visione collettiva e solidale della società e dei bisogni reali espressi dalla comunità.

L’Amministrazione comunale che vieta l’accesso alla mensa ai bimbi i cui genitori non pagano la retta; un cittadino che si offre di rilevare il debito delle famiglie bisognose; una parte della popolazione che protesta e che chiede che i benefici di tale donazione siano estesi a tutti.

Questa è la fotografia di una politica e di una cultura sbagliata, per le quali indigenza e povertà non sono condizioni da affrontare almeno attraverso la garanzia di servizi essenziali per tutti.

Tanto più irresponsabile questo comportamento della Giunta comunale in una situazione di crisi economica profonda e drammatica come è quella che stiamo vivendo e che ha allargato il numero delle persone e delle famiglie costrette a vivere sotto la soglia di povertà.

Il Sindaco leghista ha dato e dà prova di una visione imbarbarita dei rapporti sociali, di miopia politica e di mancanza di un’iniziativa positiva e costruttiva se davvero sussistessero condizioni di difficoltà nel bilancio del suo Comune.

Gli effetti dei drastici tagli ai bilanci comunali operati dall’attuale Governo non possono essere scaricati su quei cittadini che invece andrebbero supportati con politiche sociali più incisive ed efficaci.

 

Sesto San Giovanni, 14 aprile 2010
 

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