Congresso Lombardia: 17-18 marzo, Busto Arsizio
17/03/2010

“CGIL, guardare oltre”, al via Congresso CGIL Lombardia (17 marzo)

Con il titolo “CGIL, guardare oltre” prende il via il 17 e 18 marzo 2010 il 10° Congresso regionale della CGIL Lombardia, ospitato nei padiglioni di MalpensaFiere (Via XI Settembre) a Busto Arsizio, in provincia di Varese. I lavori congressuali, ai quali sono stati invitati anche i candidati Presidenti alle elezioni regionali, saranno aperti mercoledì 17, alle ore 10,45, dalla relazione di Nino Baseotto, Segretario Generale della CGIL Lombardia. Alle 17 dello stesso giorno interverrà Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL, mentre le conclusioni di Morena Piccinini, della Segreteria nazionale della CGIL, sono previste a fine mattinata di giovedì 18.

Il congresso della CGIL Lombardia, cui aderiscono 915.875 lavoratori e pensionati, è stato preceduto da oltre 13 mila assemblee partecipate da circa 260 mila iscritti. Sui 249.235 voti validi espressi, il 77,17 per cento (192.331) è andato alla mozione “I diritti e il lavoro oltre la crisi” (di cui è primo firmatario Guglielmo Epifani) e il 22,83 per cento (56.904) è andato alla mozione “La CGIL che vogliamo” di cui è primo firmatario Domenico Moccia.

Si è aperto il 10° Congresso della CGIL Lombardia (17 marzo)

Si è aperto a Malpensa Fiere (Busto Arsizio) il 10° Congresso della CGIL Lombardia alla presenza di 631 delegati e numerosi ospiti (i segretari della Cgil nazionale Guglielmo Epifani e Morena Piccinini, i candidati alla presidenza della Regione Roberto Formigoni, Filippo Penati, Savino Pezzotta e Vittorio Agnoletto, i rappresentanti di CISL e UIL regionali, esponenti di sindacati europei, personalità da sempre vicine alla Cgil come Antonio Pizzinato, presidente Anpi).
Dopo il saluto di Franco Stasi, segretario generale della Camera del lavoro di Varese, il segretario generale uscente della confederazione regionale, Nino Baseotto nella relazione introduttiva ha ricordato i risultati dei congressi di base: sui 249.235 voti validamente espressi, la mozione “I diritti e il lavoro oltre la crisi” ha ottenuto il 77,17 % mentre la mozione “La CGIL che vogliamo” ha conseguito il 22,83% dei consensi. “Un esito inequivoco – afferma Baseotto – di cui è dovere e responsabilità di tutti prendere atto”.

La CGIL Lombardia, con quasi un milione di iscritti, dimostra un radicamento profondo, diffuso, stabile. Eppure c’è ancora molto da fare per rappresentare tutti i lavoratori, in particolare coloro che lavorano nelle piccole unità, in nero, in situazioni di precariato. “Dobbiamo – prosegue Baseotto – cercare d’inserire elementi di qualità e d’innovazione nei rinnovi contrattuali, uno fra tutti, affrontare il nodo della precarietà”. Anche la negoziazione territoriale, consolidata in tema di welfare locale, va allargata a ulteriori ambiti: sviluppo, mobilità, formazione, ricerca, diffusione dell’innovazione, marketing territoriale.

Infine Baseotto si è rivolto alla CGIL esortando l’organizzazione a una maggiore confederalità anche al suo interno.
 

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