CGIL LOMBARDIA - UFFICIO STAMPA

STATI GENERALI REGIONALI: LA CGIL CHIEDE UNA NUOVA CONVOCAZIONE PER DISCUTERE GLI EFFETTI DELLA MANOVRA SUI CITTADINI E LE CITTADINE LOMBARDE.

DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA

A proposito dell’odierna riunione degli Stati Generali di Regione Lombardia, convocata per presentare il Documento Strategico Annuale, Nino Baseotto, Segretario generale di CGIL Lombardia, ha così commentato:

“I punti oggi evidenziati sono tutti condivisibili. La CGIL chiede però alla Giunta regionale di provare ad indicare ciò che nel Documento oggi manca: un asse strategico e delle priorità per la propria azione.

Altrimenti il rischio molto concreto è quello di fare un’elencazione di buoni propositi destinati per lo più a restare tali.

Per noi l’asse strategico, la prima priorità riguarda la definizione di coerenti politiche per far ripartire lo sviluppo e l’occupazione.

Su questo troppo poco è stato fatto e si sta facendo, in direzione – ad esempio – di un modello di sviluppo regionale orientato alla eco sostenibilità (che fine ha fatto il progetto per la green economy che il Presidente ha presentato prima di essere rieletto?), della ricerca, dell’innovazione e della formazione.

In questo contesto ho molto apprezzato la richiesta di Confindustria di una più incisiva azione regionale di contrasto alla criminalità ed ai fenomeni di illegalità: è proprio quel che pensa anche la CGIL ed è positivo che il Presidente della Regione abbia recepito questa richiesta.

Ho infine chiesto la riconvocazione in tempi rapidi degli Stati Generali per evitare di essere tutti un po’ surreali, visto che oggi è stato presentato il Documento Strategico senza alcun accenno ai riflessi che i tagli al sistema delle Autonomie Locali contenuti nella manovra economica del Governo avranno sulla reale possibilità di realizzare gli obiettivi che Regione Lombardia intende darsi.

Solo tre esempi:

· con i tagli fatti dal 2010 ad oggi, ai quali si aggiungono quelli ora annunciati, il federalismo fiscale regionale sarebbe morto e sepolto;

· ad invarianza dei provvedimenti previsti dalla manovra, l’auspicato allentamento dei vincoli del patto di stabilità per i nostri Comuni virtuosi diventa una pura chimera;

· si è detto, e noi condividiamo, che bisogna stipulare un forte patto per le politiche della casa: mi chiedo come sarà possibile se, ad esempio, sul Fondo sostegno affitti (di cui beneficiano le fasce più deboli) la manovra prevede che si passi da un contributo statale a Regione Lombardia di 23 milioni di euro nel 2011 ad uno di 1,5 milioni di euro per il 2012?

Per questo è urgente una nuova discussione che faccia chiarezza per evitare che tutto o quasi si riduca alla politica degli annunci virtuali: è necessario invece un sostanziale cambio di passo nell'azione del governo regionale”.

 

Sesto San Giovanni 12 luglio 2011
 

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