SIGLATO L’ACCORDO REGIONALE SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA. IL SEGRETARIO GENERALE NINO BASEOTTO: CI AUGURIAMO CHE FIRMI PRESTO ANCHE CONFINDUSTRIA.
Per la Cgil Lombardia il nuovo accordo sugli ammortizzatori in deroga raggiunto oggi presso l’Assessorato al Lavoro è il frutto di un lungo confronto tra le Parti Sociali e la Regione e rappresenta un risultato importante e positivo. Questo è il giudizio di tutte le parti sociali, ad esclusione di Confindustria, che si è riservata di valutare se apporre la firma solo in un secondo momento.
Per Nino Baseotto, Segretario generale della CGIL Lombardia “l'accordo è un fatto positivo, uno strumento necessario per contribuire ad attenuare gli effetti negativi su lavoratrici e lavoratori che la crisi continua a determinare.
Do atto a Regione Lombardia - aggiunge Baseotto - di aver praticato la strada del dialogo e del confronto con le parti sociali e di averne recepito suggerimenti ed osservazioni.
È necessario ed urgente che altrettanto impegno sia dedicato al confronto sul tema delle politiche di sviluppo e alla necessità di far seguire, alle parole e agli impegni, fatti concreti. Mi auguro inoltre che Confindustria Lombardia sottoscriva al più presto l'accordo odierno. Sarebbe grave se gli industriali si sottraessero rispetto al tema delle politiche attive e, in modo particolare, della formazione e riqualificazione.
Oltre a tutto, una tale posizione apparirebbe ancor più incomprensibile a fronte del fatto che proprio Fondimpresa è uno dei Fondi interprofessionali più attivi e che sin qui meglio ha operato
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Nè sarebbe accettabile l'affermarsi dell'idea che si incassa ma non si contribuisce.
Ricordo inoltre che i fondi interprofessionali non sono una proprietà privata di qualcuno, bensì una risorsa che deriva dalla gestione paritetica tra Sindacato dei lavoratori ed Associazioni datoriali”.
L’intesa raggiunta oggi assicura anche per il 2011 la copertura finanziaria per garantire il sostegno degli ammortizzatori sociali in deroga alle lavoratrici e ai lavoratori sia delle aziende che denunciano una crisi congiunturale, sia di quelle la cui crisi ha un carattere più strutturale. Contiene inoltre alcuni elementi innovativi, come ad esempio la possibilità di una modalità di utilizzo più flessibile della cassa per le aziende in crisi congiunturale e la differenziazione degli interventi sulle politiche attive, in particolare finalizzati alla ricollocazione nei casi di cessazione dell’attività e per i lavoratori che usufruiscono della mobilità in deroga.
Nel periodo 2009-2010 in Lombardia le aziende che avevano usufruito della cassa integrazione in deroga erano state 14mila, e 120mila le lavoratrici e i lavoratori che ne avevano beneficiato, 90mila dei quali hanno intrapreso un percorso di formazione e di riqualificazione attraverso le politiche attive.
Anche su questo terreno si andrà presto a siglare un’intesa rispetto alla quale la Cgil Lombardia chiede certezze nel reperimento delle risorse e nella governabilità delle procedure di assegnazione delle “doti”, che costituiscono la base materiale delle politiche attive.
Sesto San Giovanni 25 febbraio 2011