Sedi ministeriali al nord: comunicato dei Segretari generali confederali e di categoria della CGIL e della Funzione Pubblica CGIL di Roma e Lazio e della Lombardia, 30 luglio 2011

Per il bene dell’Italia rispettiamo i valori sanciti dalla Costituzione e lavoriamo per l’unità del Paese.

Comunicato dei Segretari generali confederali e di categoria della CGIL e della Funzione Pubblica CGIL di Roma e Lazio e della Lombardia - 30 luglio 2011

Siamo fortemente preoccupati da quanto sta accadendo nel nostro Paese sul piano istituzionale, politico, economico e sociale. Ci aspetteremmo che chi riveste le più alte responsabilità di governo si facesse carico di tale situazione e con atti e comportamenti adeguati tentasse di affrontarla assumendosi anche l’onere di farsi da parte evitando, in ogni caso, iniziative strumentali per la ricerca inutile quanto pericolosa per il sistema democratico, di un consenso che sta venendo meno per il fallimento dell’azione di governo, con l’unico effetto di accentuare la disgregazione e la debolezza dell’Italia.
Con la decisione di istituire sedi decentrate di alcuni ministeri si è prodotto un salto di qualità nell’opera di incrinare la tenuta istituzionale sancita dalla Costituzione che indicando Roma Capitale, ne sancisce anche la presenza delle strutture costituzionali e di governo.
Il forte richiamo del Presidente della Repubblica al Governo assume un valore straordinario per la stessa identità nazionale ed è la manifestazione evidente della necessità di una risposta democratica forte di sostegno da parte di tutti i democratici.
Non può esistere una “Capitale diffusa” e non è accettabile una articolazione delle sedi del Governo anche se si tratta di Ministeri senza portafoglio come sta avvenendo in questa fase con i decreti emanati dai Ministri per il Federalismo e della Semplificazione amministrativa il 7 giugno scorso. Si parla già del Ministero per il Turismo ed anche di quello dell’Economia e Finanze. Questo peggiora la funzione di governo, mette in discussione l’unità del paese, è in contrasto con la Costituzione.
E’ facile prevedere che siamo al lancio della palla di neve “per vedere l’effetto che fa”. Si farebbe un errore se si pensasse che si tratta di folklore. E’ un serio pericolo che va affrontato senza perdere tempo.
L’Italia ha bisogno di credere nei suoi valori democratici e ridare autorevolezza a tutte le sue istituzioni democratiche che nascono dall’Antifascismo, dalla Resistenza e dalla Costituzione. L’unità del paese è il presupposto fondamentale.
Noi dirigenti della CGIL di Roma e del Lazio e della Lombardia, per le responsabilità rivestite e per la valenza simbolica che tale presa di posizione intende assumere, lanciamo un allarme ed allo stesso tempo dichiariamo la nostra volontà di dare vita a tutte le iniziative necessarie per interrompere questa spirale di inaccettabile contrapposizione territoriale.

Claudio Di Berardino Segretario Generale CGIL di Roma e del Lazio
Lorenzo Mazzoli Segretario Generale FP CGIL di Roma e del Lazio Florindo Oliverio Segretario Generale FP CGIL Lombardia
Nino Baseotto Segretario Generale CGIL Lombardia

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