UN APPELLO E UNA PROPOSTA DELLA CGIL AL CONSIGLIO REGIONALE USCENTE: TROVARE 50 MILIONI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA, IN GRAVE PERICOLO PER IL 2013. PRESIDIO DELLE AZIENDE IN CRISI A ROMA.

DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA, E DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA REGIONALE.

“Il 2013 si presenta come un anno nel corso del quale la crisi economica farà ancora sentire duramente i suoi effetti, come i recentissimi dati ci dicono, in merito a una prevista ulteriore riduzione della base occupazionale, con conseguente aumento della disoccupazione e del ricorso agli ammortizzatori sociali”.
A dirlo sono il Segretario generale e la segretaria della CGIL Lombardia Nino Baseotto e Fulvia Colombini.
Gli Ammortizzatori sociali in deroga in questi anni sono stati un valido strumento per attenuare le espulsioni dal mondo del lavoro, per sostenere imprese e lavoratori in attesa di una possibile ripresa, per salvaguardare professionalità che sarebbero andate disperse. Nel corso del 2012, quasi 90.000 persone hanno fatto ricorso a questo strumento di sostegno al reddito, la cui mancanza per il 2013 significherebbe licenziamenti sicuri, rendendo la situazione esplosiva con grave rischio per il mantenimento della coesione sociale.
L’Accordo Stato Regioni sul finanziamento per il 2013 degli Ammortizzatori sociali in deroga, firmato nei giorni scorsi mette a disposizione una quantità di risorse totalmente insufficiente; nella nostra regione si rischia che i soldi finiscano prima della metà del prossimo anno.
In Lombardia per il 2013 servono circa 20 milioni al mese per pagare gli assegni di sostegno al reddito, per un totale previsto di 240 milioni.
Dal Governo affluiranno nelle casse regionali 109 milioni per tutto il 2013. Mancano quindi 130 milioni di euro che al momento non si sa come e se possano essere reperiti.
In sede di Assessorato del Lavoro, le Parti Sociali stanno lavorando per il rinnovo dell’Accordo lombardo per i prossimi sei mesi, ovvero con scadenza al 30 giugno 2013, ma pur riconoscendo l’utile lavoro che si sta facendo al tavolo, la CGIL è consapevole che il prossimo 30 giugno è una data molto ravvicinata, e quindi preferisce lanciare fin da subito l’allarme sulla insufficienza delle risorse.
“Non vorremmo trovarci durante la prossima primavera - dicono i due sindacalisti della CGIL - a non sapere con quali risorse continuare a sostenere lavoratori e imprese! Per questo chiediamo al Consiglio regionale uscente che la prossima settimana, nei giorni 10 e 11 dicembre, approverà la manovra finanziaria per il 2013 di trovare, nelle pieghe di un bilancio di 22,7 miliari di euro, 50 milioni da destinare al finanziamento degli Ammortizzatori in deroga per dare un po' più di tempo e di fiducia al sistema produttivo lombardo.
E’ importante che le aziende possano fare le loro previsioni per un tempo più lungo di sei mesi, e con uno stanziamento di 50 milioni si potrebbe arrivare fino alle scadenze del prossimo settembre.
La CGIL Lombardia - dicono ancora Baseotto e Colombini - non dimentica che il finanziamento del sistema della deroga deve essere garantito dal Governo, e per richiamare tutti alle proprie responsabilità sta contemporaneamente organizzando un presidio delle aziende in crisi che si terrà a Roma, nei giorni dell’approvazione della legge di stabilità, per chiedere che le attuali insufficienti risorse vengano incrementate in modo da poter coprire tutto il 2013.
Infine, se il Consiglio regionale deciderà di compiere il passo che la CGIL chiede, pensiamo che questa azione contribuirà anche a riconciliare i cittadini con l’idea che la politica, dopo le brutte vicende che hanno portato all’interruzione prematura della legislatura regionale, possa e debba occuparsi dei problemi delle persone, del sostegno al sistema economico e produttivo e contribuire all’uscita in positivo da questi anni difficili.
Chiediamo dunque ad ogni singolo Consigliere, concludono, di operare affinché la nostra proposta diventi realtà”.

Sesto San Giovanni, 3 dicembre 2012

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