QUALCHE SIGNIFICATIVO PASSO INDIETRO DELLA GIUNTA REGIONALE SUL DECRETO OCCUPAZIONE E SVILUPPO.
ACCOLTE ALCUNE PROPOSTE DELLA CGIL LOMBARDIA.

DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA

Per Nino Baseotto, Segretario generale della Cgil Lombardia, “il testo del progetto di legge regionale “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione” approvato oggi dalla Giunta è, in alcune parti, diverso da quello proposto alle parti sociali.

Si conferma anzitutto un provvedimento più orientato alla semplificazione di regole e procedure: fatto importante ma non esaustivo e sufficiente.

Prendo atto con soddisfazione che la Giunta ha fatto qualche significativo passo indietro su alcuni dei punti più controversi: evidentemente le osservazioni critiche e le proposte avanzate dalla CGIL Lombardia e da altre organizzazioni di rappresentanza non erano poi scandalose o strumentali.

In particolar modo, cambiano gli articoli relativi alla contrattazione e alla formazione continua.

Colgo positivamente che il nuovo articolato mostra più rispetto verso l’autonomia e le prerogative delle parti sociali, pur permanendo talune ambiguità come il richiamo all’art. 8, voluto dal precedente Governo, che prevede la possibilità di accordi decentrati in parziale o totale deroga di leggi e contratti. Su questo continuiamo ad essere radicalmente contrari.

Come CGIL ribadiamo la nostra piena disponibilità ad avviare una stagione di rafforzamento ed allargamento della contrattazione di secondo livello, in coerenza con quanto previsto dall’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e dalla relativa ratifica del 28 settembre 2011.

Accordi e contratti li promuovono e li fanno le parti sociali, liberamente ed autonomamente, ha aggiunto Baseotto. Se Regione Lombardia rispetterà questa funzione e confermerà la messa a disposizione di risorse a sostegno della contrattazione decentrata, sarà un fatto che la CGIL apprezzerà.

Resta il nostro netto dissenso sul capitolo relativo al reclutamento del personale docente della scuola, materia sulla quale riteniamo vi sia una carenza di legittimazione da parte della Regione a legiferare, accanto ad un certo grado di confusione ed oscurità del testo proposto, confermando la possibilità di selezioni di istituto, cui siamo contrari.

Seguiremo ora l’iter di discussione ed approvazione della proposta di legge; presenteremo alle competenti Commissioni Consiliari e al Consiglio Regionale le nostre proposte di emendamento e miglioramento del testo.

Sesto San Giovanni 10 febbraio 2012

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