LA CGIL LOMBARDIA: SULLA SANITA' NECESSARIO UN CONFRONTO SUL MERITO DEI PROBLEMI TRA I CANDIDATI ALLE PRIMARIE CIVICHE.
DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA.
Nino Baseotto, Segretario generale della CGIL Lombardia ha dichiarato: "Personalmente apprezzo molto il fatto che il confronto tra i candidati Presidente alle Primarie civiche del centro sinistra per la Regione Lombardia sia entrato nel vivo e che si discuta del merito dei grandi temi di governo della nostra Regione.
Ovviamente la Sanità ha uno spazio particolare per l’importanza che riveste nel bilancio e nelle politiche regionali.
In questo senso mi auguro che il confronto resti sul merito dei problemi e non scivoli sul piano della propaganda o delle affermazioni di principio.
A differenza di quanto avvenuto in passato, noi pensiamo che per la Sanità sia necessario un forte ruolo da parte della Regione in termini di indirizzo e programmazione.
Il carattere pubblico del sistema sanitario va difeso e rafforzato, soprattutto di fronte a tagli pesantissimi nei trasferimenti statali.
Allo stesso tempo il ruolo della Sanità privata non può essere demonizzato, prospettandone un depotenziamento a priori.
Per come oggi è fatto il sistema sanitario regionale, l’apporto dei privati in termini di servizi e messa a disposizione di posti letto è necessario a garantire standard di qualità al sistema.
Se si pensasse di tagliarlo a prescindere si determinerebbero conseguenze insostenibili sia per ciò che riguarda i livelli occupazionali del settore, sia per il livello delle prestazioni sanitarie rese alle cittadine e ai cittadini di questa regione.
Altro è intervenire, come noi da tempo proponiamo, affinchè siano rivisti gli accreditamenti e le convenzioni in essere, sotto il profilo della trasparenza e dell’efficacia, esigendo che i privati accreditati garantiscano un mix di prestazioni e non solo quelle più lautamente remunerate, oltre ad assicurare il rispetto dei contratti nazionali di lavoro, anche per evitare forme di dumping sul costo del lavoro.
Va inoltre definito un sistema permanente di valutazione che riguardi l’insieme dell’offerta sanitaria regionale e non sia soltanto – come avveniva sino ad ora – il modo per ridurre lo spazio del pubblico a favore di un privato spesso poco controllato e che a volte si è mostrato di pessima qualità".
Sesto San Giovanni 4 dicembre 2012