DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA. A PROPOSITO DELLE NOTIZIE RIGUARDANTI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE.

Per Nino Baseotto, Segretario generale della Cgil Lombardia, “la notizia che anche il Presidente del Consiglio Regionale risulterebbe indagato per fatti di corruzione rende ulteriormente compromesso il quadro istituzionale di Regione Lombardia.

Il principio garantista della presunzione di innocenza vale e deve sempre valere per tutti.

Ciò nondimeno, peró, lo stillicidio di inchieste e provvedimenti giudiziari che riguardano esponenti di primissimo piano eletti in Consiglio Regionale, tra i quali alcuni che hanno avuto anche responsabilità dirette o indirette nel governo regionale, pone oggi più che mai una vera e propria questione etica e morale, prima ancora che politica.

Che credibilità può avere una Regione così ampiamente interessata a vicende di corruttela?
Non basta più dire che la Giunta non c'entra: si pone un tema più di fondo che è quello di rinnovare e risanare profondamente un'Istituzione così importante per la vita ed il futuro dei cittadini lombardi.

Chiedo un atto di responsabilità democratica e civile - conclude Baseotto - per evitare che il tarlo dell'antipolitica prevalga e perché invece la politica sappia preservare se stessa ed il senso delle Istituzioni. Chiedo al Presidente Formigoni e ai gruppi politici che siedono in Consiglio un atto conseguente e chiaro”.

Sesto San Giovanni 6 marzo 2012

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