Boscagli: misure per famiglie coordinate con governo

fonte: “Lombardia notizie”.

notiziario della giunta regionale del 9 dicembre 2008

“Stiamo per dar corso a iniziative straordinarie a favore delle famiglie e delle persone fragili e in difficoltà, colpite dalla situazione di crisi; lo faremo immediatamente dopo aver conosciuto esattamente tutte le misure che il Governo intende prendere, in modo da poterci efficacemente coordinare e di conseguenza indirizzare le risorse dove effettivamente il bisogno è più presente”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, intervenendo questa mattina al convegno “La legge regionale n. 3 del 2008 - Partecipare agli itinerari del welfare”, organizzata dalla Caritas della Lombardia per presentare e discutere la nuove legge quadro regionale sui servizi alla persona in ambito sociale e sanitario. “L’esperienza di questi ultimi mesi - ha spiegato Boscagli – ci insegna che la volontà di realizzare interventi a sostegno di quelle famiglie e di quelle persone, che più di altre soffrono dell’attuale situazione di crisi, non deve assolutamente scontrarsi con la mancanza di informazione o di coordinamento tra i vari livelli istituzionali, pena produrre una duplicazione di misure a favore di alcuni lasciando invece scoperti altri bisognosi”. Parlando poi della nuova legge quadro della Regione, Boscagli ha sottolineato che “siamo approdati alla definitiva istituzionalizzazione del principio di sussidiarietà, diventato ora anche un principio costituzionale. Mobilitando tutta la società abbiamo trasformato lo spazio pubblico nel quale la Regione non è più l’ente che eroga e gestisce i servizi, ma è quello che governa e controlla il sistema. Si tratta di un mutamento epocale che pone Regione Lombardia all’avanguardia in Italia e in Europa non solo in campo socio assistenziale, ma anche nella sanità e nelle politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro”. L’assessore Boscagli ha voluto inoltre ricordare anche altri punti innovativi e qualificanti della legge. Innanzitutto, “è la prima volta - ha detto - che un sistema regionale dei servizi e delle strutture sociali e socio sanitarie viene organizzato e gestito nell’ambito di un’unica rete costituita dalle singole unità di offerta, pubbliche e private, residenziali, semiresidenziali e territoriali, le cui prestazioni abbracciano tutto l’arco degli interventi”. “Inoltre questa legge – ha proseguito - rafforza il ruolo del Terzo Settore sia nel momento della programmazione, sia nella gestione di servizi, sia ancora nella possibilità di sperimentare modelli innovativi di intervento. E lo fa attraverso l’istituzione del Tavolo regionale del Terzo Settore, diventato un tavolo permanente di consultazione”.

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