Il ministro sacconi presenta il “libro verde sul futuro del modello sociale”.

fonte: Il Settimanale del Ministero della Salute

Presentazione. Ogni settimana un aggiornamento sintetico ed esauriente sulle iniziative del Ministero, sulle prese di posizione ufficiali, sui temi in discussione a proposito di cura, assistenza, prevenzione e organizzazione. Il settimanale è rivolto a tutte le professionalità coinvolte nella tutela della salute e agli operatori dell’informazione. L’iscrizione alla newsletter è gratuita.
Indice del n. 30, del 26 luglio 2008. Il Ministro Sacconi presenta il “Libro Verde sul futuro del modello sociale”. Sottosegretario Fazio alla Conferenza sulla Campagna per la donazione del sangue. Mutilazioni genitali rituali: il Sottosegretario Martini convoca i Nas. Il Sottosegretario Roccella sulla vicenda Eluana Englaro. Tavolo stato-regioni su libera circolazione pazienti in UE Presto registro e osservatorio su stati vegetativi.

Il Ministro Sacconi presenta il “Libro Verde sul futuro del modello sociale” con l’obiettivo di avviare un dibattito pubblico sul futuro del sistema di Welfare in Italia. Il documento, in analogia con i medesimi strumenti adottati dalla Commissione europea, è infatti rivolto a tutti i soggetti istituzionali, sociali e professionali per condividere la visione sul disegno di un nuovo modello sociale. Una consultazione pubblica è aperta per un periodo di tre mesi, fino al 25 ottobre, attraverso la casella di posta elettronica libroverde@lavoro.gov.it. Questa la prefazione del Ministro del Lavoro, della Salute e Politiche sociali Maurizio Sacconi. “Questo Libro Verde è dedicato ai giovani e alle loro famiglie perché vuole concorrere a ricostruire fiducia nel futuro. Con esso si vuole avviare un dibattito pubblico sul futuro del sistema di Welfare in Italia nella speranza di pervenire a soluzioni quanto più condivise dagli attori istituzionali, politici e sociali concorrendo in tal modo alla stessa coesione nazionale. Le tendenze demografiche, i grandi cambiamenti nella coscienza dei bisogni e nella struttura delle risposte, la globalizzazione sregolata e una crescita della economia che rimane al di sotto del potenziale stanno progressivamente sgretolando la rete delle vecchie sicurezze. Assistiamo, a volte impotenti, ad un radicale cambiamento della economia e della società che si riflette, in negativo, sulla vita delle persone, sui loro bisogni, sulle loro paure e sui loro comportamenti. La organizzazione delle funzioni di indirizzo politico in materia di lavoro, salute e inclusione in un unico Ministero dedicato allo sviluppo sociale può e deve costituire l’occasione per una visione integrata dei vari profili che concorrono al bene-essere dei cittadini. E’ stato il recente Libro Bianco della Commissione Europea sulla salute a enfatizzare lo stretto legame tra salute e prosperità economica sottolineando, altresì, la centralità del beneessere dei cittadini nelle politiche contemplate dalla Strategia di Lisbona per la crescita e la occupazione. Promuovere la salute consente di ridurre la povertà, l’emarginazione e il disagio sociale, incrementando la produttività del lavoro, i tassi di occupazione, la crescita complessiva della economia. Allo stesso modo un aumento della qualità della occupazione e delle occasioni di lavoro per un arco di vita più lungo si traduce in maggiore salute, prosperità e bene-essere per tutti. Una rifondazione del nostro modello sociale sarà più agevole e potrà consentire al tempo stesso soluzioni più avanzate e durature se una omogenea direzione politica si dimostrerà in grado di definire il complesso delle tutele e delle opportunità delle persone lungo l’intero ciclo di vita - dal concepimento alla morte naturale - offrendo risposte unitarie e non settoriali o, peggio, segmentate in corrispondenza dei diversi bisogni nel momento in cui si manifestano. La sfida a cui siamo chiamati non è solamente economica ma, prima di tutto, progettuale e culturale. Vogliamo riproporre la centralità della persona, in sé e nelle sue proiezioni relazionali a partire dalla famiglia. Pensiamo a un Welfare delle opportunità che si rivolge alla persona nella sua integralità, capace di rafforzarne la continua autosufficienza perché interviene in anticipo con una offerta personalizzata e differenziata, stimolando comportamenti e stili di vita responsabili, condotte utili a sé e agli altri. Un Welfare così definito si realizza non solo attraverso le funzioni pubbliche ma soprattutto riconoscendo, in sussidiarietà, il valore della famiglia, di tutti i corpi intermedi e delle funzioni professionali che concorrono a fare comunità. Esso potrà offrire migliori prospettive soprattutto a giovani e donne, oggi penalizzati da una società bloccata e incapace di valorizzare tutto il proprio capitale umano”.

Indice del n. 31, del 2 agosto 2008. Il punto sui primi 84 giorni di governo della sanità. Firmato l’Accordo per il contratto dei dirigenti medici e veterinari del SSN. On line l’annuario statistico del SSN. Project Management - gestire progetti in sanità e nel sociale. In autunno nuove politiche sulla maternità

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