Indice del n. 2, del 12 gennaio 2008

fonte: Il Settimanale del Ministero della Salute

Presentazione. E’ ripresa dal mese di ottobre la pubblicazione della newsletter del Ministero della Salute. Ogni settimana un aggiornamento sintetico ed esauriente sulle iniziative del Ministero, sulle prese di posizione ufficiali, sui temi in discussione a proposito di cura, assistenza, prevenzione e organizzazione. Il settimanale è rivolto a tutte le professionalità coinvolte nella tutela della salute e agli operatori dell’informazione. L’iscrizione alla newsletter è gratuita.


Ridurre l’IVG tra le donne immigrate. Il punto sulla situazione meningite.194, una legge applicatissima. Sulla tutela della maternità. Tre anni di divieto di fumo. Un appello alla Regione Veneto.
Sulla tutela della maternità.
Il Ministro della Salute Livia Turco ha richiesto tre pareri al Consiglio Superiore di Sanità in riferimento alla sussistenza della vita autonoma del feto di cui agli articolo 6 e 7 della legge 194 del 1978, alle modalità di impiego del farmaco RU-486 e sull’assistenza ai nati molto pre termine. Di seguito un estratto della lettera inviata al presidente del Css, professor Franco Cuccurullo. “Caro presidente, nelle ultime settimane sono stata più volte sollecitata ad intervenire in merito all’applicazione della legge 194 del 1978 per “la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza”. Come ho avuto modo di sottolineare, sia in occasione dell’ultima relazione annuale al Parlamento sia in interventi sulla stampa, ritengo che la legge 194 sia una legge saggia, lungimirante, quanto mai attuale e soprattutto capace di coniugare responsabilità della donna e responsabilità del medico di fronte a decisioni di massima importanza. Grazie a questa legge, non solo è stata abolita la pratica indegna degli aborti clandestini ma si sono avviate tutte quelle iniziative di supporto e sensibilizzazione a una maternità consapevole e responsabile che hanno fatto sì che gli aborti si riducessero di ben il 44,6% dal 1982 (anno di massimo ricorso all’aborto) al 2006. (...) Dobbiamo anche ricordare nelle prossime settimane inoltre l’Aifa terminerà l’iter dell’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco abortivo RU-486 attraverso la procedura di mutuo riconoscimento prevista dalla normativa europea e vincolante per tutti i Paesi dell’UE. Attualmente tale farmaco è già commercializzato in Francia, Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Grecia, Spagna, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Svizzera e anche negli Stati Uniti, in Australia e in Cina. Con la procedura di mutuo riconoscimento attualmente in corso saranno coinvolti insieme all’Italia anche il Portogallo, la Romania, l’Ungheria e la Lituania. (...) Mi vorrei infine soffermare sulla necessità di formulare indirizzi per gli operatori sanitari in materia di assistenza neonatale per i nati con molto anticipo rispetto al termine naturale e in generale sulla gravidanza e il parto, che è avvertita da tempo dalla stessa comunità scientifica e per la quale mi ero già premurata di coinvolgere tutte le società scientifiche interessate costituendo l’apposito gruppo di lavoro da lei presieduto.”

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