Le iniziative per rilanciare i consultori familiari.

fonte: Notizie dal governo. La newsletter del 18 dicembre 2007

Le ultime regioni che hanno firmato l’accordo per il rilancio dei consultori familiari e l’attuazione degli interventi di sostegno ed aiuto ai nuclei familiari sono state il 17 gennaio scorso l’Umbria e l’Emilia Romagna. Le regioni e le province autonome che finora hanno risposto all’appello del Dipartimento delle politiche per la famiglia sono dunque: Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia e la Provincia autonoma di Trento. La riorganizzazione dei consultori familiari mira a favorire l’evoluzione dei consultori verso veri e propri centri per la famiglia sulla scorta delle migliori pratiche affermatesi negli ultimi anni nel nostro Paese. L’obiettivo è creare una rete di servizi vicini alla famiglia nella sua vita quotidiana e capace di mettere in comunicazione le diverse realtà che se ne occupano: oltre ai consultori, i centri per la famiglia, le associazioni e i numeri utili che assistono le persone in difficoltà. D’intesa con Regioni ed Enti locali, il Ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, aveva destinato circa 100 milioni di euro alla sperimentazione di progetti e misure innovative per la riorganizzazione dei consultori familiari, la qualificazione degli assistenti familiari e l’abbattimento delle tariffe dei servizi per le famiglie numerose. A seguito delle intese, Regioni e Province autonome beneficiano subito del Fondo nazionale per le politiche della famiglia (che per il 2007 ammonta a 223 milioni di euro), ai quali si aggiungono gli importi che Regioni e Province autonome devono cofinanziare autonomamente.


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